Andrea Nicoli (Cimolais, 1983) Scrive dall’età di 16 anni, poco prima di
lasciare la scuola senza mai diplomarsi. Fra il 2003 e il 2008
partecipa a vari concorsi letterari, ed in diversi casi riceve
segnalazioni o il suo scritto viene pubblicato nell’antologia dei
migliori del concorso.
Nel 2011 la sua prima pubblicazione, la raccolta di racconti dell’orrore
“Il portiere di Bisanzio” (ed. Demian, prefazione di Alessandro
Perissinotto).
Dal 2013 si trasferisce a Trieste, alla ricerca degli stimoli culturali
tipici delle città di frontiera, e l’anno successivo pubblica il suo
romanzo “La luna e l’acqua”, un noir gotico-romantico ambientato a
Venezia, primo titolo della collana di narrativa dell’editore
Vividolomiti.
Il suo stile di scrittura rimanda principalmente ad autori del passato,
prevalentemente del periodo gotico o di inizio novecento, con tratti
tendenti al romanticismo tedesco ed allo “Strurm und Drang”.
Legge la narrativa di Poe, Bierce, Maupassant, Hoffmann, Meyrink e la
poesia degli artisti della scapigliatura italiana, soprattutto Boito,
Praga e Tarchetti. Si ispira principalmente a questi autori.
Benvenuto su Peccati di Penna, Andrea Nicoli! Quando hai scoperto la passione per la scrittura?
Ho iniziato ad esercitarmi nella scrittura già durante i primi anni di scuola superiore, esortato dai professori che avevano notato la mia passione per alcuni generi letterari, in particolare per la prima letteratura horror.
Qual è stato il tuo primo testo?
Un racconto dell’orrore, sempre al liceo.
Quale genere letterario ti è più affine? Quale invece non riesci a leggere e/o a scrivere?
Sono attratto prevalentemente dai generi che io chiamo “neri”, ovvero thriller, horror e noir, gli stessi che preferisco leggere. Non mi trovo a mio agio con gran parte dei testi di genere fantasy (né a scriverli né a leggerli), anche alcuni classici fra questi sono da considerare dei capolavori.
Come è stato il tuo percorso verso la pubblicazione?
Per entrambe le mie pubblicazioni è passato molto tempo dalla proposta all’uscita effettiva, penso che ciò sia normale per gli emergenti; nel complesso però sono soddisfatto perché il risultato a livello qualitativo è stato sempre molto buono.
TITOLO: La luna e l'acqua AUTORE: Andrea Nicoli EDITORE: Vividolomiti GENERE: Giallo PREZZO: cartaceo 17,00 € PAGINE: 256 Disponibile qui. Segui: Facebook e Twitter. |
Come è nata l’idea di La luna e l’acqua? Cosa ti ha ispirato?
Venezia innanzitutto. Sono sempre stato ispirato da quelle atmosfere uniche tipiche di quella città, penso tuttora che siano lo scenario adatto per ambientare delle storie come quella che ho scritto io.
Quanto c’è di te in questo testo?
Ho volutamente basato parte della storia su esperienze autobiografiche, ovviamente adattate al caso. In gran parte però si tratta di avvenimenti marginali, non decisivi per la trama.
Hai mai affrontato il “blocco dello scrittore”? Come lo hai superato?
Mi è capitato di trovarmi di fronte alla difficoltà di iniziare, ma non essendo (ancora) il mio mestiere scrivo perlopiù solo quando sono veramente ispirato, aggirando l’eventuale presentarsi del problema.
Cosa vuoi comunicare con il tuo La luna e l’acqua?
La luna e l’acqua è una storia inventata e come tale potrebbe anche essere fine a se stessa, ma in realtà può trasmettere diversi aspetti: ci sono il disagio generazionale, l’amore platonico e l’inquietudine dell’incognito ma soprattutto la storia di una città, dei suoi abitanti e del suo splendore evanescente.
Cosa pensi del Self-Publishing?
È una valida alternativa per farsi conoscere, ma nulla più di questo: difficilmente può sostituire il lavoro di un editore ben strutturato e competente.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Ho in mente di continuare a raccontare storie per intrattenere ma anche di cercare di comunicare qualcosa in più, cercando anche di cambiare stile e perché no, anche sperimentare. Mentre fermentano le idee per un nuovo romanzo mi esercito con racconti brevi.
Grazie ad Andrea Nicoli per il suo tempo. In bocca al lupo e buona scrittura!
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