Ex Tenerbris di Lorenzo Basilico è un urban fantasy che in teoria avrebbe dovuto essere nelle mie corde ma in pratica lo è stato meno di quanto immaginassi. Ma quindi mi è andata male? No.
Il protagonista, Annibale Salinas, è un mezzo mago che si trova a fuggire da chiunque, il regno sovrannaturale pare impazzito alle sue calcagna, la vera domanda è perché? Fino a metà libro non è dato saperlo. Lì mi è iniziato a salire il nervoso, ma io sono impaziente.
Ci sono molte creature ma tutte di passaggio, alcune poco usuali e questo è sicuramente un pro.
Annibale non è solo ma in qualche modo si ritrova in un gruppo singolare in questo viaggio (è un viaggio davvero) verso la scoperta della sua identità. Il gruppo è al maschile, mi è mancata una presenza femminile, ne avevo adocchiata una interessante ma anche lei non è stata presenza fissa: Amelia, la Strega delle Acque Oscure descritta come bella, potente e dedita a magia non proprio ortodossa. Io quindi innamorata, ma ahimè non fa parte dei personaggi che manda avanti la storia.
Il romanzo è ben scritto, alcune presenze e scene le ho trovate particolarmente interessanti, ad esempio quella con le adepte di Artemide mi ha affascinato tantissimo e ho apprezzato anche la sequenza con l’inseguimento dei lupi nella quale ho trovato una bella dinamicità.
Lo stile è descrittivo, narrazione in prima persona, dialoghi attuali e i riferimenti alla cultura pop seminati qua e là. Non c’è romance quindi chi predilige fantasy senza storie d’amore qui va sul sicuro, almeno in questo primo libro.
Il protagonista, Annibale Salinas, è un mezzo mago che si trova a fuggire da chiunque, il regno sovrannaturale pare impazzito alle sue calcagna, la vera domanda è perché? Fino a metà libro non è dato saperlo. Lì mi è iniziato a salire il nervoso, ma io sono impaziente.
Ci sono molte creature ma tutte di passaggio, alcune poco usuali e questo è sicuramente un pro.
Annibale non è solo ma in qualche modo si ritrova in un gruppo singolare in questo viaggio (è un viaggio davvero) verso la scoperta della sua identità. Il gruppo è al maschile, mi è mancata una presenza femminile, ne avevo adocchiata una interessante ma anche lei non è stata presenza fissa: Amelia, la Strega delle Acque Oscure descritta come bella, potente e dedita a magia non proprio ortodossa. Io quindi innamorata, ma ahimè non fa parte dei personaggi che manda avanti la storia.
Il romanzo è ben scritto, alcune presenze e scene le ho trovate particolarmente interessanti, ad esempio quella con le adepte di Artemide mi ha affascinato tantissimo e ho apprezzato anche la sequenza con l’inseguimento dei lupi nella quale ho trovato una bella dinamicità.
Lo stile è descrittivo, narrazione in prima persona, dialoghi attuali e i riferimenti alla cultura pop seminati qua e là. Non c’è romance quindi chi predilige fantasy senza storie d’amore qui va sul sicuro, almeno in questo primo libro.
Io ho un po’ patito la mancanza di un personaggio femminile fisso e un tocco romance. Non penso sia un segreto che prediligo i fantasy romance, ma questa è altra storia.
Come dicono gli inglesi: It’s not my cup of tea, ma sono riuscita comunque ad apprezzare il romanzo.
Un mago normale si destreggia in una Milano diventata la Casablanca del soprannaturale, tra folletti poco raccomandabili, licantropi, elfi e il mutuo da pagare.
Il suo passato lo reclama e qualcuno lo sta cercando.
Dovrà recarsi nella terra verde d’Irlanda per saperne di più.
E, una volta intrapreso questo viaggio, niente sarà più come prima.
Il suo passato lo reclama e qualcuno lo sta cercando.
Dovrà recarsi nella terra verde d’Irlanda per saperne di più.
E, una volta intrapreso questo viaggio, niente sarà più come prima.
Testo fornito dall'editore
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