Il Monarca pallido di Alessio Filisdeo è un dark fantasy esoterico la cui trama in teoria si basa sulla vendetta ma che nei fatti è un percorso di conoscenza che ci pone davanti alla cupidigia dell’uomo, alla sfrontatezza del suo
sfidare la natura e poteri che neanche dovrebbe sfiorare. Sicuramente
una trama particolare, con creature peculiari che difficilmente
troverete altrove, quindi se siete in cerca di una lettura diversa avrete pane per i vostri becchi denti.
La protagonistaEva “Claudia”, capirete le virgolette leggendo il romanzo, è stata praticamente plasmata con sofferenza e arti mistiche, come lei altre, ma LEI decide di vendicarsi dei suoi aguzzini seguendoli per il globo e per le epoche. Date le premesse mi aspettavo molta più violenza da parte sua, invece è piuttosto contenuta, la trovo addirittura calma in alcuni momenti. La sua pena è tanta, quindi mi sarei aspettata un atteggiamento molto più aggressivo.
A proposito dell’ambientazione: è ciò che mi ha colpito maggiormente al di là del lato fantasy/esoterico, perché passando di periodo storico in periodo storico e di luogo in luogo, abbiamo varietà e dinamicità. Oltre al viaggiare spazio/temporale, trovo meraviglioso quando il fantasy si lega a elementi reali.
Il finale lascia spazio all'immaginazione, questo potrebbe essere un punto dolente, o magari uno stimolo...
La risposta è: dipende molto dai vostri gusti e da cosa vi aspettate.
Se amate i fantasy legati a creature “classiche” e a un soprannaturale più usuale, allora valutate bene, perché qui niente suona come un “già visto”. Certo c’è un vampiro ma è marginale, e non vi è una storia d’amore ma un percorso di conoscenza.
Il lato esoterico è molto presente, centrale, vi deve piacere questo tipo di sfumatura del fantasy.
La protagonista
Nonostante apprezzi la storia nella sua originalità e cupezza, non posso dire di esser stata attratta allo stesso modo dai personaggi.
Con Claudia non è scattata la scintilla, come anticipato non ho percepito la sua forza, la sua combattività e mi dispiace di questo perché la trama mi ha trasmesso altre sensazioni.
Ho trovato più interessante il marchese Alexandre Marie Alphonse d’Apollyon, il vampiro, un personaggio ricorrente, non solo per il suo modo di porsi ma anche per il singolare legame con la protagonista che avrei visto bene come trama secondaria. Ma io ho un debole per i vampiri…
Gli altri personaggi sono passeggeri o secondari, e non hanno attirato la mia attenzione, forse mi sbaglierò, però mi è parso sia stato posto l’accento più sull’ambientazione e sul lato esoterico che sui personaggi, o almeno è quello che ho provato io durante la lettura.
Ho trovato più interessante il marchese Alexandre Marie Alphonse d’Apollyon, il vampiro, un personaggio ricorrente, non solo per il suo modo di porsi ma anche per il singolare legame con la protagonista che avrei visto bene come trama secondaria. Ma io ho un debole per i vampiri…
Gli altri personaggi sono passeggeri o secondari, e non hanno attirato la mia attenzione, forse mi sbaglierò, però mi è parso sia stato posto l’accento più sull’ambientazione e sul lato esoterico che sui personaggi, o almeno è quello che ho provato io durante la lettura.
A proposito dell’ambientazione: è ciò che mi ha colpito maggiormente al di là del lato fantasy/esoterico, perché passando di periodo storico in periodo storico e di luogo in luogo, abbiamo varietà e dinamicità. Oltre al viaggiare spazio/temporale, trovo meraviglioso quando il fantasy si lega a elementi reali.
La narrazione è in terza persona. Lo stile dell’autore è fruibile ma non diretto, è descrittivo e vi sono pochi dialoghi rispetto alla narrazione e, appunto, alle descrizioni che si accentuano quando c’è il cambio di scena, ovvero di luogo e tempo.
Il finale lascia spazio all'immaginazione, questo potrebbe essere un punto dolente, o magari uno stimolo...
In conclusione, consiglio o non consiglio Il Monarca pallido di Alessio Filisdeo?
La risposta è: dipende molto dai vostri gusti e da cosa vi aspettate.
Se amate i fantasy legati a creature “classiche” e a un soprannaturale più usuale, allora valutate bene, perché qui niente suona come un “già visto”. Certo c’è un vampiro ma è marginale, e non vi è una storia d’amore ma un percorso di conoscenza.
Il lato esoterico è molto presente, centrale, vi deve piacere questo tipo di sfumatura del fantasy.
Eva è unica. Tramite esperimenti esoterici di inenarrabile tormento la loggia degli Uomini Gufo l'ha resa una Dea, un essere immortale attraverso cui perseguire sogni di smodata grandezza. Ma che accade quando una simile creatura sceglie di ribellarsi ai suoi creatori? Attraverso secoli, epoche e imperi, Eva consacrerà la sua eterna esistenza allo sterminio di coloro che la misero in catene, mostri all'ombra della storia tramano il dominio assoluto e il ritorno degli Antichi. L'apocalisse incombe e il Monarca Pallido osserva in attesa.
Testo fornito dall'editore
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