Secondo me la realtà è molto interessante, forse più dell'invenzione.
Fausto Pirrello
GENERE: Narrativa
PREZZO: cart. 13 €
PAGINE: 108
PREZZO: cart. 13 €
PAGINE: 108
SINOSSI
Nonseum è il museo austriaco che raccoglie tutte le invenzioni inutili ma perfettamente funzionanti, così
come i racconti dell’omonimo libro di Fausto Pirrello. In un mondo effimero e precario, immerso in atmosfere
surreali e grottesche, i protagonisti incarnano di volta in volta problematiche esistenziali o legate al mondo
contemporaneo e alla vita quotidiana: c’è chi scopre il peso delle parole e delle domande, chi ha diverbi col
divino, chi affronta la morte, chi conquista la propria indipendenza. Con un linguaggio metanarrativo e
sperimentale, il narratore si insinua coraggiosamente in ogni pagina, mettendo in risalto vizi e virtù
dell’essere umano, rappresentato nelle sue più intime e giocose perplessità.
Fausto Pirrello è nato a Catania nel 1991. Nonseum è la sua prima pubblicazione.
Benvenuto su Peccati di Penna Fausto! Quando hai scoperto la passione per la scrittura?
La mia passione per la scrittura è quantomai consequenziale.
Ciò che mi appassiona maggiormente sono le storie e l'autosufficienza.
Quando sono incapace di scovare nel mare magnum editoriale la narrazione che sto cercando, me la creo da me.
A inventare le storie ho imparato a scuola, quando mi annoiavo. A scrivere, pure.
Quindi mi rendo conto solo ora che è tutto merito della pubblica istruzione.
Qual è stato il tuo primo testo?
Il mio primo testo compiuto è un racconto che ha sostanzialmente l'ambizione di mitizzare un problema psico-somatico di matrice asociale.
(Mi piace molto l'aver usato un linguaggio forbito per sintetizzare un racconto che, all'atto pratico, parla di scorregge).
Quale genere letterario ti è più affine? Quale invece non riesci a leggere e/o a scrivere?
Non ho un genere preferito, ho periodi. Ad esempio, per gran parte della mia vita ho evitato il Western. Poi da quando ho scoperto Mcarthy, ne faccio incetta.
E, in generale, credo che il genere conti molto meno della penna che lo scrive.
Difatti, io riesco a scrivere pochissimi generi.
Come è stato il tuo percorso verso la pubblicazione?
Tortuoso, come ogni percorso che si rispetti. In salita e pieno di ostacoli.
Le volte che ho pensato di mollare in corsa sono innumerevoli, ma per fortuna inferiori di una alle volte che ho detto continuo.
Come è nata l’idea di Nonseum? Cosa ti ha ispirato?
L'idea di Nonseum nasce dal titolo. Si rifà a un museo austriaco che raccoglie tutte le invenzioni inutili ma perfettamente funzionanti. Mi sono allora accorto che molti dei miei racconti erano così.
Automatico è stato raccoglierli.
Per l'ispirazione mi rifaccio all'incompiuto. Frasi dette per caso, scene cinematografiche ininfluenti, dettagli di poco conto.
Da lì una lunghissima catena di “e se...” mi porta a un qualcosa di diametralmente opposto che secondo me vale la pena sviluppare.
Quanto c’è di te in questo testo?
Solo la fantasia, gli occhiali attraverso i quali vedo il mondo.
Secondo me la realtà è molto interessante, forse più dell'invenzione.
Ma trasposta su carta (o altro formato) perde gran parte della propria fascinazione.
Mentre la fantasia, a livello sostanziale, non può che vivere di trasposizione.
Hai mai affrontato il “blocco dello scrittore”? Come lo hai superato?
Più che altro il blocco del non faccio più lo scrittore, le volte che ho pensato di smettere.
Per il resto, non ho paura di scrivere cose brutte, quindi scrivo anche quando non mi sento particolarmente in forma.
Ciò che di decente esce lo tengo, il resto lo butto.
Cosa vuoi comunicare con il tuo Nonseum?
Niente.
Voglio che chi lo legge abbia un lasso di tempo di divertisemment.
Lo voglio distrarre.
Cosa pensi del Self-Publishing?
Che è sempre esistito, cambia solo la tecnica.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Trovare la via per non smettere mai di fare ciò che mi diverte.
Grazie a Fausto Pirrello per averci dedicato il suo tempo. In bocca al lupo e buona scrittura!
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