Titolo: Hunger games
Autore: Suzanne Collins
Editore: Mondadori
Avevo sentito parlare di Hunger Games dalla sua uscita nel 2009 ma all'epoca leggevo solo Ken Follett e Giorgio Faletti e non mi interessava nessun altro. Ero abbastanza ristretta nel scegliere le mie letture, ma poi ho cambiato idea e ho allargato le mie vedute…
Credevo comunque che Hunger Games non fosse il mio genere, quindi mi dissi che quando avrei esaurito la lista dei libri da leggere, lo avrei letto. Poi, però, nel 2011, annunciarono l’uscita del film e allora decisi di doverlo assolutamente leggere prima che quelli di Hollywood lo rovinassero.
Sono rimasta molto sorpresa tanto da leggerlo tre volte in sette giorni.
La storia comincia il giorno della mietitura, ovvero il giorno in cui vengono estratti i nomi dei concorrenti degli Hunger Gamens, con Katniss, una ragazza di 16 anni, che descrive con poche parole l’amore supremo che prova per sua sorella Prim, una bambina di 12 anni che sembra aver paura di tutto, persino della sua ombra e proprio lei viene sorteggiata per partecipare come tributo femminile ai settantaquattresimi Hunger Games.
Naturalmente Katniss non può permetterlo e si offre volontaria…
Spero che mia sorella non la prenda a male ma io non l’avrei mai fatto. Hunger Games non è mica il grande fratello! Ti buttano in questa arena che può essere una foresta, un deserto, una landa ghiacciata e devi cercare di sopravvivere uccidendo gli altri 23 concorrenti… oh ma siamo matti?
Insieme a Katniss, che si è offerta volontaria, viene sorteggiato anche Peeta Mellark, anche lui di 16 anni, ma nessuno si offre volontario al suo posto.
Quando ho letto questa parte, quando ho letto questa scena, mi sono immaginata tutta la piazza piena di gente in silenzio con un’inquadratura in primo piano dei fratelli di Peeta che guardavano il cielo fischiettando pensando “Io non so niente, oh guarda un uccellino” facendo finta di niente.
Dopo i sorteggi è il momento dei saluti e dopo la madre e la sorella; Gale, il migliore amico di Katniss va a salutarla. Questa è stata una scena che non mi è piaciuta. Ho sperato fino alla fine che prima di uscire dalla porta e andarsene, Gale prendesse Katniss e le stampasse un bacio sulle labbra e invece niente… se ne va via trascinato dai pacificatori che sono i nuovi poliziotti della terra di Panem, questo nuovo mondo post apocalittico che manda a morire 24 ragazzi solo per divertimento.
La storia si legge molto facilmente, la Collins usa una scrittura semplice e scorrevole. Riesce a descrivere le cose con poche parole e non ci sono punti morti che ti fanno sbadigliare anzi, quando cominci non riesci più a staccarti. Tieni il fiato sospeso fino all'ultima parola e quando arrivi alla fine ti viene da esclamare “E ora? Che succede?” e devi correre immediatamente a prendere il secondo volume.
Parliamo dei personaggi.
Katniss Everdeen è la protagonista indiscussa. Il romanzo è la trascrizione dei suoi pensieri, infatti ci troviamo per tutto il tempo nella sua testa e vediamo tutto con i suoi occhi.
Katniss è una ragazza che è dovuta crescere troppo in fretta a causa della scomparsa del padre morto in un’esplosione nella miniera di carbone. Katniss ha anche una madre, che è tipo un vegetale che sta a letto tutto il giorno e si alza solo per mangiare, quello che sua figlia riesce a cacciare nella foresta insieme al suo migliore amico Gale.
Kat è una ragazza forte che a soli 12 anni si è dovuta assumere la responsabilità di capo famiglia, ma nell'arena scopriamo anche che ha un lato dolce e sensibile e non è quel robot che ci vuol far credere di essere fin dall'inizio.
Peeta Mellark è il secondo tributo del distretto 12. Di lui non si può dire molto. È il figlio del fornaio del distretto e sembra un po' tonto (almeno per me). Sembra voler fare il doppio gioco ma poi in un’occasione salva Katniss, e poi la tradisce e la ri-salva. Non si capisce bene chi sia realmente. A me non piace molto. Anzi direi che mi sta proprio antipatico!
Gale è il migliore amico di Katniss. Lo si incontra nel primo capitolo del libro e viene spesso nominato da Katniss nell'arena
Gale è un cacciatore come Kat e insieme riescono a procurarsi il cibo per sfamare le rispettive famiglie. Fin dall'inizio si nota che Gale è attratto da Katniss, tanto che proprio dalle prime battute, lui le chiede di scappare e vivere insieme nei boschi per sfuggire alla crudele Capitol City e agli Hunger Games. Naturalmente lei rifiuta per poi offrirsi volontaria… che stupida! In quel momento ho odiato Katniss!
Gale mi piace molto come personaggio anche se appare pochissimo se non nei pensieri di Katniss, la quale si strugge al pensiero che lui la stia guardando da casa mentre sta abbracciata a Peeta.
Gale è un personaggio forte, cinico ma molto dolce e generoso, tanto da promettere a Kat che si sarebbe preso cura anche della sua famiglia.
Mi sarebbe piaciuto si fosse visto di più.
In conclusione, consiglio la letture di Hunger Games a grandi e piccini.
Ha scene cruente ma anche scene strappalacrime e l’intero romanzo ti fa emozionare dall'inizio alla fine.
Dunque che altro c’è da dire se non FELICI HUNGER GAMES E POSSA LA BUONA SORTE ESSERE SEMPRE A TUO FAVORE!
By Luce
❤❤❤❤❤
TRAMA
Quando
Katniss urla “Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!”
sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno
dell’estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show
organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o
muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza
tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell’Arena a combattere fino alla
morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche
quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l’audience.
Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli
Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver
poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella
minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato
per vivere e lo farà anche questa volta.
Nella sua squadra c’è Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la
stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri
sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di
Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli
affetti, non c’è spazio per l’amore. Bisogna saper scegliere e
soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò
che ti rende Uomo.
Quando lo vidi per la prima volta, nel 2012, non mi stuzzicò più di tanto. Ora sto rivalutando il genere distopico, e questo libro mi è stato caldamente consigliato!
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