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20 marzo 2023

RECENSIONE - Blackwater La Diga di Michael McDowell (Blackwater 2) | Neri Pozza Editore

Blackwater La Diga di Michael McDowell è il secondo volume della saga famigliare dedicata ai Caskey, famiglia influente di Perdido, un piccolo paesino dell’Alabama sconvolto dalla piena del fiume che lo attraversa. 
 
Questo romanzo pone al centro la rivalità tra due donne Mary-Love Caskey ed Elinor, moglie di Oscar Caskey. La matriarca della famiglia Caskey sente di perdere il controllo sui suoi figli, dopo Oscar anche la figlia Sister vuole spiccare il volo. Per quanto riguarda il paese attraversa un enorme cambiamento: una diga che porta lavoro e operai poco raccomandabili. Elinor, legata al fiume, non vuole venga innalzata la barriera, ma resta l’unica voce fuori dal coro.

Appaiono nuovi personaggi, uno dei quali è artefice della diga, l’ingegnere Haskew che in questo romanzo si fa largo nella famiglia dei Caskey... non di certo con il benestare della capo famiglia.
Mary-Love si conferma un personaggio potente, ingombrante, tossico! Il figlio Oscar mostra sempre la debolezza che lo contraddistingue mentre sua moglie Elinor, con grazia e astuzia, cerca di smuoverlo. Sister, succube della madre, inizia a ribellarsi, anche lei satura degli atteggiamenti della genitrice. La famiglia Caskey si amplia ma si allontana.

Anche in questo volume l’elemento soprannaturale è lieve, si resta sempre molto ancorati agli affari di famiglia e di paese, purtroppo l’alone di mistero che riguarda Elinor resta immutato, non si fanno progressi. Certo il lettore resta incollato alle pagine perché desidera capire dove vuole arrivare la storia, io onestamente non l’ho ancora capito.

L’ambientazione è la stessa, un paesino, il suo fiume, le sue case. L’atmosfera di piccolo paese cupo resta ed è percepibile.

Questa volta il romanzo ha una evoluzione lenta che lo penalizza, c’è una parte della storia che fatica a passare, ma niente di troppo pesante.

Anche qui il finale ci lascia in sospeso con la voglia di sapere…
Lo consiglio? Sì, ma armatevi di pazienza perché non siamo neanche a metà dell’opera.


1922. Mentre Perdido si sta riprendendo dalla devastante inondazione, la costruzione di una diga è l'unico baluardo possibile contro la furia dell'acqua. Ma il cantiere riversa sulla cittadina il suo carico di imprevisti: la rivolta degli operai, il capriccio delle correnti, il mistero di alcune sparizioni. La matriarca Mary-Love si scontra con Elinor, ora parte della famiglia Caskey. Macchinazioni, alleanze innaturali, sacrifici: a Perdido i mutamenti saranno profondi, le conseguenze irreversibili. La lotta è appena cominciata.

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