Iron Flowers ci aveva lasciato in sospeso e preannunciava un volume ricco di suspense e azione, e le attese sono state soddisfatte.
Finalmente un seguito che non prende tempo, che ci lascia immergere nel vivo delle vicende, con un ritmo incalzante, e una narrazione chiara, eloquente, rapida ma non frettolosa. Ogni elemento è ben bilanciato e non ci si annoia mai. Questo andamento l'ho apprezzato molto, sembra un elemento scontato, ma non lo è affatto.
I capitoli pongono, alternativamente, al centro le due sorelle: Serina e Nomi. La narrazione è in terza persona, nonostante la divisione dei capitoli.
Il rapporto che emerge e non viene mai messo da parte è quello delle due sorelle, entrambe evolvono e quella che sembrava la più debole si rivela poi la più forte. Accanto alla sorellanza si affiancano rapporti di amicizia e amore. Le sfumature romance però restano molto marginali.
I personaggi femminili sono tutti molto forti in questo romanzo, al contrario quelli maschili che sono fumo e niente arrosto. Il soggetto maschile forse più coerente con quello che ci è raccontato è Asa, il "cattivo" della situazione.
Malachi, l'erede spodestato, è molte chiacchiere ma poca azione, si affida al denaro, ai suoi uomini, a Nomi, ma lui nell'agire è un po' debole.
Val, l'interesse amoroso di Serina, è più forte, a mio parere una spalla migliore, ma anche lui impallidisce dinanzi alla forza di Serina o di qualsiasi altra donna reietta di Viridia.
Ritornando su Asa, lui è meschino, falso, doppiogiochista e anche se in poche occasioni, mostra il suo lato violento. Come personaggio, anche se negativo, forse è quello riuscito meglio.
Renzo, il fratello delle protagoniste, anche lui resta un po' anonimo, non lo vediamo agire ed essere intraprendente.
Iron Flowers - Regina di Cenere è palesemente un'opera che pone al centro la forza delle donne.
C'è azione, violenza, sentimento, tormento, ci sono morti che straziano.
Lo stile fluido e semplice rende la lettura una passeggiata.
L'ambientazione è interessante, ma non del tutto dettagliata, ci sono aspetti peculiari ma non approfonditi che forse non sono sviscerati per evitare di rallentare il flusso degli eventi. Ad esempio i villaggi galleggianti li ho trovati una chicca.
Se devo trovare una pecca in questo romanzo direi che lo sviluppo del momento topico non è stato ottimale e sfruttato bene, poteva essere gestito meglio, alcune scene meritavano qualche battuta in più, ma nella sua totalità Iron Flowers - Regina di Cenere è un romanzo che ho letto molto volentieri; la dilogia per me merita, mi ha tenuto buona compagnia e mi ha dato una bella spinta alla lettura al rientro dalla pausa estiva.
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Se c’è una cosa che Nomi ha imparato durante i mesi trascorsi a corte è che non bisogna arrendersi mai. Nemmeno quando tutto sembra perduto. Nemmeno quando Malachi, l’uomo che ama più di se stessa e legittimo erede al trono, viene spodestato dal fratello minore e bandito dal regno. Disperata, Nomi sa che le rimane un’unica speranza: raggiungere la sorella Serina nella prigione di Monte Rovina. Ma al suo arrivo non trova ad aspettarla le donne vinte e ferite che ha sempre immaginato. Perché le prigioniere di Monte Rovina si sono ribellate: alle loro ingiuste condanne, al loro ingiusto destino di donne. E Serina, la dolce, remissiva Serina, è il capo della rivolta. Il dolore, la violenza e la sofferenza hanno cambiato sia Nomi che Serina, eppure le sorelle sono pronte a combattere l’una al fianco dell’altra. Per liberarsi dell’usurpatore e per ristabilire la giustizia – e l’uguaglianza – in tutto il regno. Perché, a volte, per costruire un mondo migliore bisogna prima ridurre tutto in cenere. L’attesissimo seguito di Iron Flowers: il capitolo conclusivo di una serie straordinariamente attuale che parla di libertà, di sorellanza, di resilienza e, soprattutto di femminismo.?
Testo fornito dall'editore
E' piaciuto molto anche a me questo seguito e non me l'aspettavo perché il primo non mi aveva particolarmente entusiasmato. Concordo sui personaggi maschili
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