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AUTORE: Massimiliano Pedrazzoli
EDITORE: Echos Edizioni (15/12/2014)
GENERE: Sci-Fi/Distopico
PREZZO: cartaceo 14 €
PAGINE: 254
TRAMA
Il Succo, ricavato dalle Piantagioni dell'Albero della Vita, ha regalato all'uomo un'esistenza pressoché illimitata. Thomas Mendel, per non infrangere la legge sul controllo demografico, è messo davanti alla scelta di porre fine alla propria esistenza o a quella della figlia nascitura. Una vita per un'altra. Arborea nasconde un segreto, che potrà dare speranza o disperazione a seconda di chi lo svelerà. Che significato ha la Foresta? Che cosa cercano il Governatore e i finanziatori? L'intricata trama ci porterà a scoprire un sorprendente epilogo.
NOTIZIE SULL'AUTORE
Massimiliano Pedrazzoli:sono nato (e cresciuto) a Mantova quarantadue anni fa, e vivo con mia moglie e i miei due figli, Tommaso e Camilla a Curtatone, un comune alle porte della città.
L'idea da cui nasce Arborea è nata da un evento reale, che mi ha spinto a fare alcune considerazioni sulle priorità che si possono avere nei confronti dell'esistenza. Trovarsi tra le mani la responsabilità di dover decidere se far continuare una vita o se impedirne la continuazione, mi ha posto davanti a un’enormità di quesiti. L’ambientazione fantascientifica non è stata scelta fine a se stessa, ma come pretesto per poter riflettere in modo più ampio sulla vita, e sulla responsabilità che acquisiamo nel momento in cui siamo costretti a esserne giudici. La storia parte dalla scelta che un padre deve compiere per preservare la vita della propria figlia, e si sviluppa intrecciando anche rapporti umani diversi, che sono quasi sempre problematici, perché vissuti all'ombra di una società dispotica che incita all’individualismo assoluto. Nel romanzo è esasperato il desiderio dell'uomo di imporsi su tutto il resto, anche a discapito dei propri affetti e della natura che lo circonda, qui intesa come parte stessa e imprescindibile dell'esistenza, puntando in modo inconsapevole verso una paradossale autodistruzione. In un mondo dove, grazie al Succo, la morte non spaventa più, è il timore di dover gestire una sofferenza quotidiana ciò perseguita le persone. Il testo è strutturato in capitoli brevi, che alternano azione a momenti di riflessione.
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