RECENSIONE - Nevernight. Mai dimenticare (Libro primo degli accadimenti di Illuminotte) di Jay Kristoff | Mondadori

Nevernight. Mai dimenticare di Jay Kristoff è arrivato dopo una serie di letture deludenti e mi ha fatto esclamare: Wow!

Trama
Mia è un’orfana, la sua famiglia è stata uccisa, il suo obiettivo è vendicarsi, come? Ammazzando i colpevoli. Viene presa sotto l’ala protettrice di un anziano che la indirizza a una scuola di assassini, la Chiesa Rossa, e lì conosceremo tantissimi personaggi e una crudezza irreale, dove la morte non provoca quasi turbamento. Il mondo in cui si muove la protagonista è nuovo, ha una sua struttura, religione, politica, e tantissime creature; Mia stessa è particolare. Questa è una storia con violenza, sangue, volgarità. Agli interessati, c’è anche una lievissima sfumatura spicy. Piccola eh, non pensate sia tipo un romance. 

Personaggi
Mia è una ragazza minuta e combattiva che sacrifica se stessa per il suo obiettivo, è molto chiusa ma quando inizia a voler bene a qualcuno nessuno può ferire quel qualcuno, ho già anticipato quanto sia vendicativa? Abbiamo un "gatto" che, vi dico, è il mio personaggio del cuore, impossibile ignorarlo e non amarlo. Tric compare lungo il viaggio presso la scuola di assassini, ha una bella storia, è approfondito e diventerà importante per Mia. Ci sono molti studenti di cui conosceremo le particolarità come Ash e Muto, o la rivale di Mia: Jessamine. E che dire dei pittoreschi insegnanti che mentre cercano di impartirti una lezione rischiano anche di ammazzarti? Il bibliotecario poi… è uno spasso. Per non parlare di quelle creature assurde come una tessitrice di pelle e carne che plasma e cura, o veri e propri mostri che possono dilaniarti mentre cerchi un libro in biblioteca. Ogni soggetto è descritto, tratteggiato alla perfezione, nessuno è simile all’altro.  

Ambientazione
Repubblica di Itreya. Il worldbuilding è elaborato, eccezionale, cupo, a tratti horror, le atmosfere sono tetre. All’inizio però è complicato muoversi nel mondo di Kristoff.

Stile
L’approccio è stato difficile, ma una volta entrati nello stile dell’autore si vola, anche se mi è sembrato cambiare dopo l’incipit. Molto descrittivo ma non pesante; diretto e colorito, con dialoghi frizzanti. Una scrittura coinvolgente.

Ritmo
La prima parte è un po’ lenta ma una volta che ingrana non ci si ferma più.

Finale
Succedono tante cose, alcune fanno male, altre arrabbiare, ma non è realmente la fine, anche perché è una trilogia.
 

Conclusioni
Questo fantasy è una bomba: worldbuilindg strutturato, personaggi caratterizzati, azione, originalità… io lo consiglio.

🚦 Resoconto in punti

Deboli
🔴Incipit, non è facile, si fatica a entrare in sintonia con la scrittura dell’autore e con il mondo del romanzo.

Forti
🟢Trama
🟢Personaggi
🟢Worldbuilding
🟢 Azione
🟢 Dialoghi
🟢 Stile colorito e pungente
🟢 Non-Gatto!

Destinata a distruggere imperi, Mia Corvere ha solo dieci anni quando riceve la sua prima lezione sulla morte. Sei anni dopo, la bambina cresciuta tra le ombre si avvia a mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Ma le possibilità di sconfiggere nemici così potenti sono davvero esili, e Mia è costretta a trasformarsi in un'arma implacabile. Deve mettersi alla prova tra i nemici - e gli amici - più letali, e sopravvivere alla protezione di assassini, mentitori e demoni, nel cuore stesso di una setta dedita all'omicidio. La Chiesa Rossa non è una scuola come le altre, ma neanche Mia è una studentessa come le altre. Le ombre la amano. Si nutrono della sua paura.