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14 maggio 2013

RECENSIONE - Nodo di Sangue di Laurell K. Hamilton

Titolo: Nodo di Sangue
Autore: Laurell K. Hamilton
Editore: Tea

Dopo aver tanto sentito parlare di Anita Blake, mi sono decisa a prendere il primo libro della serie ed eccomi qui a commentare.

La protagonista, Anita Blake, è un’ammazza vampiri ma soprattutto è una risvegliante, capace di portare in vita i morti sotto forma di zombie. Questa per me è stata una novità. È citata la magia vudù, ma purtroppo solo accennata, mi sarebbe piaciuto sapere di più, sulle sue origini e capire come mai lei abbia questa particolare abilità. 
Anita appare come una super donna, una sotuttoio, una wonder woman che alterna momenti di superbia a momenti di fifa acuta. Forse per questo non la trovo particolarmente simpatica. 

Il romanzo è ricco di creature e personaggi, ma nessuno è realmente principale, e si susseguono come le situazioni; non si ha tempo di capirli, di approfondirli, e magari affezionarsi. Coloro che attirano la mia simpatia sono Philip, uno è uno stripper in un locale di vampiri; e Edward un killer del soprannaturale. Questi due personaggi hanno un po’ di spessore, un passato, dei traumi, ma comunque non sono approfonditi, e li si può apprezzare solo superficialmente, quando avrebbero meritato di più. Insomma, la protagonista indiscussa del romanzo è Anita, tutto il resto è contorno, e questo non mi piace particolarmente, anche per variare punto focale, avrei preferito un compagno, co-protagonista, un amico più rilevante, una presenza scenica che si affiancasse lei, la grande sterminatrice… 

Un’altra pecca del libro, è che alcune cose sono date per scontate. Non si spiega cos’è un Master, come nasce un risvegliante, e altre piccole cose che al lettore sarebbero utili per comprendere meglio il mondo descritto. Alcuni navigati lettori di Urban Fantasy possono intuire cosa sia un Master e colmare le lacune grazie ai cliché del genere, ma penso che si debba sempre dare una piccola spiegazione nel proprio romanzo rispetto a ruoli, creature, e altri componenti soprannaturali.  

In rilievo è posto l’elemento poliziesco: l’investigazione e alla base della storia ed è un elemento piuttosto innovativo, anche se ha iniziato a dilagare tra gli autori, resta una scelta minoritaria e ancora gradevole. Dopo un 98% di testo impiegato per ricerche, indizi e misteri, solo il 2% del libro si dedica al finale che si consuma in poche pagine, in modo molto frettoloso e poco soddisfacente. Una sorta di corsa verso il traguardo… 

Il testo è scorrevole, un linguaggio semplice che unisce dialoghi a descrizioni chiare e dirette, con dettagli anche sanguinolenti. Lo stile narrativo non annoia, è veloce e trainante. 

Non so dire se Nodo di Sangue mi sia piaciuto, non mi sento di dire un Sì, ma neanche un No. La lettura è stata piacevole, ma non ho trovato un elemento d’attrattiva forte, quindi resto in bilico per la risposta.

By Nel
 

TRAMA
Anita Blake. Occhi e capelli neri, carnagione chiara, fisico atletico. Il suo lavoro è quello di Risvegliante presso la Animators Inc. di St. Louis: dietro compenso - e per un breve periodo - resuscita i morti (cosa molto utile, ad esempio nei processi per omicidio o nelle eredità contese). Ma Anita ha anche un secondo «impiego»: è una cacciatrice di vampiri autorizzata. Da qualche tempo, infatti, i vampiri sono stati legalmente riconosciuti: possono vivere, lavorare e avere contatti con gli umani, però, se qualcuno sgarra, ci pensa lei a sistemarlo con la sua Browning, caricata a proiettili placcati in argento. Non per nulla i vampiri l'hanno soprannominata la Sterminatrice...
Eppure è proprio un vampiro quello che, in una soffocante mattina di luglio, si presenta nel suo ufficio e le fa una proposta quantomeno singolare: occuparsi del serial killer che sta terrorizzando la città e che si accanisce esclusivamente sui vampiri. Soltanto grazie a lei, alle sue doti e alla sua esperienza, sarà possibile individuarlo e mettere fine alla strage. Anita è decisa a rifiutare, però, quella sera stessa, incontra Jean-Claude, un potentissimo vampiro che, senza mezzi termini, la ricatta: o lei accetta l'incarico oppure la sua amica Catherine morirà. E così, per Anita, comincia una caccia inquietante in un universo oscuro, popolato da esseri sfuggenti e mutevoli, determinati a tutto pur di controllare lei e le sue facoltà: lo stesso Jean-Claude, al cui fascino è quasi impossibile resistere; Nikolaos, la potentissima Master della città, che ha più di mille anni, ma conserva l'aspetto di una deliziosa fanciulla; Phillip, l'intrigante umano che ha bisogno di essere succhiato quasi a morte dai vampiri... Imprigionata in una ragnatela di inganni e di trappole, senza potersi fidare di niente e di nessuno, Anita dovrà muoversi con cautela e sfoderare tutto il suo coraggio (oltre che il suo crocifisso) per sopravvivere. Perché è molto difficile sapere chi o che cosa è in agguato là fuori, nelle profonde, caldissime notti di St. Louis. E spesso, per scoprirlo, si è costretti a stringere un pericoloso nodo di sangue... 
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5 commenti:

  1. Io l'ho adorato "Nodo di sangue", mi è piaciuto davvero tantissimo. I primi libri di questa serie erano davvero belli, poi le cose sono cambiate. Peccato, era una delle serie Urban fantasy migliori; adesso non è male, ma all'inizio era tutta un'altra cosa. Secondo il mio parere, ovvio.

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