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5 aprile 2024

RECENSIONE - Iron Flame di Rebecca Yarros (Fourthh Wing #2) | Sperling & Kupfer

Iron Flame inizia, a mio parere, male… lento e monocorde.
La prima parte è un continuo errore di comunicazione o mancata comunicazione tra Xaden e Violet. Violet che poi fa tanto la preziosa ma è sempre, passatemi il termine, "infuocata", mentre lui sta sotto come un tappeto giace sotto i piedi...
Per me mezzo libro si può bruciare, passatelo a Tairn. Tairn tu sei l’unico serio, anche se quando servi arrivi sempre in ritardo, questo te lo devo dire!
Ho avvertito una certa monotonia: ciclicamente si ripetono azioni, situazioni (come dicevo Tairn sempre in ritardo) e pensieri. Soprattutto pensieri di lei che si sopporta poco, immagino Tairn a sentirsi via telepatica le turbe mentali su Xaden. Fortunatamente dopo due terzi di libro si cambia musica, ci sono novità… però due terzi di libro da superare non sono pochi, ci vuol pazienza e passione, di buono il romanzo ha che è scorrevole e riesce a fidelizzare. La narrazione è in prima persona, conduce Violet, con un extra finale di…
 
L’ambientazione questa volta è un po’ più varia, ci si sposta tra zone: accademia, zona dei ribelli e un terzo regno che pare vivere in un equilibrio tutto suo.
 
Violet in questo secondo anno di addestramento è minacciata da studenti, insegnanti, neanche alla posta c’è tutta questa fila per arrivare allo sportello. Lei però è forte e supera ogni cosa… e anche grazie al cactus, altrimenti gli altri libri chi li porterebbe avanti?
 
Siano santificate le scene con i draghi, con alcune davvero potenti dove si percepisce la forza delle creature e anche la loro gerarchia. Tairn è forte, prepotente e fedele, miglior personaggio non protagonista a mani basse. Andarna la adoro, porta con sé un mistero e una crescita travagliata… ci sarà una grande evoluzione secondo me.
 
Per qualche istante torna un personaggio che mi ha spezzato il cuore nel libro precedente e qui continua a spazzarmelo. Immagino sappiate di chi io stia parlando. Quando un personaggio seppur secondario ha una carica, in questo caso positiva, è ovvio che colpisca e conquisti il lettore, peccato siano sempre i migliori ad andarsene. Gli altri secondari sono sempre un po’ piatti, a volte si salvano ed emergendo grazie a qualche frase o azione, attiva o passiva. Per quanto riguarda i personaggi secondari introdotti proprio in questo romanzo, sono abbastanza dimenticabili, uno solo è rilevante perché odia Violet ed è legato a Xaden, insomma, brilla di luce riflessa.
 
Ultima nota sulla coppia Xaden-Violet, nonostante io non abbia capito come sia nata questa forte storia d’amore, che par scoppiata di botto e senza senso, ho trovato bella la discussione tra loro riguardo i segreti e l’innamoramento. Ho percepito da parte di Xaden un tormento, un dolore e una delusione che mi hanno toccato e, visto che Xaden non l’ho apprezzato troppo, è un gran passo in avanti, anzi, dirò di più, il suo personaggio come background e come costruzione forse è il migliore, se mettiamo insieme le informazioni sul personaggio del primo e del secondo romanzo, ne esce fuori un personaggio più sfaccettato di quel che sembra al principio di questa serie.
 
Anche in Iron Flame abbiamo una parte di allenamento, anzi due: la prima in accademia, l’altra fuori in una collaborazione tra cavalieri e volatori, tra draghi e grifoni… in pratica olio e acqua.
 
L’ultima parte è quella con azione, commozione, stupore, e un finale che… non mi ha fatto impazzire, ma per scrivere altri due libri ci voleva un ulteriore matassa da risolvere. 
 
Che dire, questa serie continua ad avere dei difetti, ma a me piace anche così.



Tutti si aspettavano che Violet Sorrengail morisse durante il suo primo anno all’accademia militare di Basgiath, compresa lei stessa. Ma la Trebbiatura è stata solo la prima, difficilissima prova per eliminare i candidati più insicuri, indegni e sfortunati. Ora inizia l’addestramento vero e proprio, e Violet già si chiede come farà a superarlo. Perché non sarà soltanto terribilmente estenuante, brutale e progettato per testare la capacità dei cavalieri di resistere al dolore oltre ogni limite. Il vero pericolo è il nuovo vicecomandante, che ha deciso di dimostrare a ogni costo quanto la ragazza sia inadatta al posto che si è guadagnata a fatica, a meno che non tradisca l’uomo che ama. Forse il corpo di Violet è più debole di quello degli altri, ma di certo non le mancano né l’ingegno, né una volontà di ferro. E soprattutto, il vicecomandante non tiene conto della lezione più importante di Basgiath: i cavalieri di draghi si fanno le regole da soli. Ma la determinazione a sopravvivere non sarà sufficiente quest’anno. Perché Violet conosce il vero segreto nascosto da secoli all’accademia militare di Basgiath e niente, nemmeno il fuoco dei draghi, potrebbe essere sufficiente a salvarli.



Testo fornito dall'editore

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