social

http://peccati-di-penna.blogspot.it/      http://peccati-di-penna.blogspot.it/p/le-recensioni-di-peccati-di-penna.html      http://peccati-di-penna.blogspot.it/search/label/Segnalazioni       http://peccati-di-penna.blogspot.it/p/elenco-interviste.html     http://peccati-di-penna.blogspot.it/search/label/Blog%20Tour      https://4.bp.blogspot.com/-kpV7lPzLDPg/Wa6R8QW920I/AAAAAAAAOhs/-wTTOHjB1PU_Kj8p9t58BoFsNwavUmGSQCKgBGAs/s200/info.png

Post recenti

5 marzo 2024

RECENSIONE - La guerra delle dieci regine di Nisha Tuli (Urano Saga #1) | Newton Compton Editori

The Bachelor (per chi non lo sapesse è tipo Uomini & Donne) incontra Fourth Wing, o per restare in tema libri: Promesse Vane incontra Fourth Wing, in ogni caso, ne La guerra delle dieci regine il punto è che, durante un “corteggiamento” fatto di prove, le ragazze muoiono per diventare consorti di un re che non le rispetta. La cosa assurda, per giunta, è che le giovani pronte a morire non sono pezzenti ma vengono comunque da un contesto agiato; quindi, perché rischiare la vita quando puoi vivere benissimo nella tua classe sociale... potere? Bah. Considerato che la società è chiaramente patriarcale, quanto potere potrebbe avere una regina accanto a un re desideroso di potere tanto da bramare una regina sopravvissuta alle peggiori angherie?
Secondo me il principio alla base della trama non ha proprio senso… lo accetto, ma non lo comprendo e io apprezzo sempre un bel massacro alla Hunger Games, ma avrei voluto un minimo di giustificazione, non mi basta il: è tradizione. Fate capi’ pure a me. Datemi di più.
Mettendo da parte la mia personale opinione, questa trama delle regine è un granello nel contesto politico del romanzo, perché alla fine tutto si riduce a quello, il potere sul territorio, tema che però non è trattato e penso si svilupperà nei prossimi libri. Qui lo scopo è arrivare alla scelta della regina, punto.

Bello l’incipit ambientato nella prigione, nudo e crudo, ma dura molto poco, purtroppo. Lor, la protagonista, è prigioniera sin da bambina insieme al fratello e alla sorella e vive di stenti e di soprusi anche a livello... intimo, ma non si scende nei dettagli la questione è solo menzionata. Questo, però, fa capire quanto sia forte Lor.
Il motivo della carcerazione si scopre verso la fine, ma si intuisce con il procedere della lettura.


La parte centrale è monocorde, Lor dopo esser sottratta dalla prigione viene sempre acconciata per le feste (i balli intendo) e preparata per le prove di sopravvivenza dalla sua guardia, Gabriel, un fae a mio parere abbastanza bipolare, un giorno pare tenere alla sua protetta, un giorno pare voglia vederla morta. Se devo essere onesta, anche se incoerente, il personaggio di Gabriel è quello che reputo un po’ più interessante, oltre alla protagonista; non ha un solido background ma si ha modo di vedere come agisce e a me incuriosisce.

Lor si invaghisce del Re, si sente per la prima volta apprezzata e praticamente vive l’esperienza a corte con il prosciutto sugli occhi e la sua forza viene oscurata: Lor entra nel sistema. 
 
Re Atlas è bello, bravo, possente, eppure mi ha trasmesso sempre sensazioni negative, ma in fin dei conti un re che permette "giochi" del genere io neanche ci penserei a corteggiarlo. Che dire, io l’ho odiato dal primo momento.

I personaggi secondari sono quasi tutti accennati purtroppo, anche quello che dovrebbe essere un personaggio importante, il principe di Aurora, Nadir, compare poco e si conosce anche meno, si percepisce solo la durezza d’animo (uccide senza problemi) e il cattivo rapporto con il padre Rion, re di Aurora.
 
Il finale è buono, mi è piaciuta la presa di coscienza di Lor. L’illuminazione. Non poteva mancare.

Del worldbuilding abbiamo una infarinatura, poche informazioni e confuse, ad un certo punto in una conversazione son sparati nomi di regnanti e luoghi e il lettore non ha il tempo di assimilare e creare associazioni, ci si trova praticamente una lista della spesa da memorizzare, una lista che però fortunatamente non è fondamentale. La storia per lo più è chiusa sulla “selezione della regina” quindi si ha una visuale ristretta sul mondo in cui ci si muove, si è vincolati al regno di Aphelion.

Il romanzo è definito Romantasy ma la storia d’amore io non l'ho vista. Mi sembra un romanzo basato più su prove di sopravvivenza che amore e se non sbaglio la definizione di romantasy serve a porre l’accento sul romance e non sul fantasy. Penso che in futuro ci sarà una love story degna di questo nome, siccome ci sono state alcune scintile tra Lor e qualcuno… 
 
C’è dello spicy? Un pizzico, non è ricorrente, anzi.
 
Strano a dirsi ma in questa storia non c’è un buon elemento maschile, che sia per fascino, simpatia, morale… se pensiamo a Fourth Wing abbiamo Xaden e Liam, se pensiamo a Sangue e Cenere abbiamo Casteel e Kieran, ma qui? La palla di fieno che passa… sempre secondo me, per carità. In futuro suppongo emerga Nadir, ma vedremo.

I fae in questo romanzo sono creature più belle e forti degli umani e hanno le ali. Come convivono? I fae nei loro regni e gli umani nel loro, questo in linea generale ma non ci sono ancora dettagli in merito, ma sicuramente gli umani sono creature di serie B.

La narrazione è in prima persona al presente. Oltre al POV di Lor vi è quello di Nadir. La lettura scorre bene, senza intoppi, il ritmo un po’ lento soprattutto nella parte centrale del romanzo.

Trovo il romanzo fonte di intrattenimento, l’ho letto in due serate, ma come suddetto trovo poco sensata l’idea alla base della trama. Inoltre, ho avuto la sensazione che spizzicasse da altri libri, alcuni già citati, altri no… ma se li avete letti vi verranno in mente durante la lettura. Ovviamente questo non è per forza un male, dipende dal lettore.

Lo consiglio? Forse per la prima volta non so proprio cosa dire. La “trama sulle regine” vien chiusa e quindi nel prossimo romanzo si dovrebbe partire da zero, un percorso totalmente nuovo e distaccato dal precedente e non so cosa aspettarmi, il romanzo mi ha lasciato disorientata.

Posso però elencarvi gli elementi che vi aiuteranno a decidere se leggere o meno il romanzo.

  • È primo di una serie (forse tre libri)
  • Protagonista decisa, forte, ma con attimi di poca lucidità
  • Mistero legato alla protagonista
  • Romantasy? Per me NO
  • Prove di sopravvivenza
  • Un pizzico spicy, giusto un pizzico
  • Ci sono elementi comuni ad altri libri
  • Le creature presenti sono fae
  • Mancanza di un bel personaggio maschile, almeno per ora
  • Poche informazioni sul worldbuilding, ambientazione ristretta su un unico regno



La prigione di Nostraza è un luogo terribile, in cui la speranza è un miraggio e i detenuti sono disposti a tutto per sopravvivere. Lo sa bene Lor, che vi è rinchiusa da dodici anni per volere dello spietato Re di Aurora ed è consapevole che potrebbe finire i suoi giorni tra quelle mura. Ma il fato per lei ha in serbo qualcosa di mai infatti avrebbe immaginato di riassaporare la libertà, eppure, durante una sanguinosa rivolta, Lor viene prelevata da Nostraza per essere trasferita alla corte del Sole, dove dovrà contendere il ruolo di Regina ad altri nove Tributi, ragazze che, come lei, parteciperanno a quattro prove potenzialmente letali per conquistare il cuore del Re Atlas.In principio, Lor è spaventata e sopraffatta all’idea di cimentarsi in una competizione mortale, ma poi comprende che quella potrebbe essere la sua grande occasione per vendicarsi del Re di Aurora e di tutto il male che ha fatto a lei e alla sua famiglia. Tra intrighi, pericoli e mutevoli alleanze, riuscirà Lor a ottenere il titolo di Regina e ad attuare i suoi piani di vendetta?Dieci ragazze. Una sfida letale. Il cuore di un re da conquistare.«Quando fosse toccato a lui legarsi a una regina, non si sarebbe accontentato di nessuna che non gli infiammasse il sangue nelle vene.»



Testo fornito dall'editore

Nessun commento:

Posta un commento

I vostri commenti sono la linfa vitale del blog, lasciate un segno ツ

tag foto 1 tag foto 2 tag foto 5 tag foto 6 tag foto 6 tag foto 4 tag foto 7