Puabi è figlia della Dea Ishtar e punta a diventare ella stessa una divinità, ma per raggiungere il suo obiettivo deve affrontare delle prove; chiamiamolo percorso dell’eroe. Durante una di queste imprese si imbatte in qualcosa di orribile, oserei dire affine ai temi dell’horror. La parte più intrigante e macabra riguarda gli uomini scorpione, come da titolo, e avrei voluto un passaggio più ampio dedicato a loro, un approfondimento di questo lato crudo e crudele che mi è piaciuto.
I personaggi sono Puabi e il suo gruppo di accompagnatori, si avverte amicizia e confidenza tra loro, ma i personaggi mi sono arrivati poco, a parte la protagonista di cui abbiamo un accenno del background e capiamo le motivazioni; lei nelle poche pagine a disposizione riusciamo a “sentirla”.
L’autrice descrive bene e in modo semplice, ho apprezzato alcuni dettagli per rendere tutto più coerente e credibile rispetto all’ambientazione.
La lettura procede agevolmente. La narrazione è in terza persona.
Le vicende scorrono con un ritmo regolare.
Il finale non è un finale ma un aggancio per un possibile seguito. Il racconto mi è sembrato un capitolo estrapolato da un testo più ampio, ho sentito la mancanza di una parte precedente oltre che di una successiva.
In conclusione, Aqrabuamelu - Gli uomini scorpione lo consiglio perché gli elementi che lo compongono sono validi, c’è uno studio e un progetto, però se non gradite le storie che iniziano quando si è già in ballo e la mancanza di punto fermo, potrebbe non fare per voi.
Scopri cosa si cela sotto l’ombra dello scorpione e uccidila, ha ordinato Ishtar. Ma qual è il segreto che si cela dietro queste parole così enigmatiche?
Per scoprirlo, Puabi e i suoi fidi compagni si imbatteranno in un male da secoli dimenticato ma mai sopito.
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri commenti sono la linfa vitale del blog, lasciate un segno ツ