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8 febbraio 2021

INTERVISTA - Elisa Fumis e La fabbrica dei cuori abbandonati

 


 



Elisa Fumis è nata a Monfalcone il 7 novembre 1991 e scrive fin da bambina. Nel 2013 una sua poesia è stata pubblicata nella raccolta 500 Poeti Dispersi vol. 3 (La Lettera Scarlatta Edizioni). Nel 2016 ha scritto Parole Sbagliate, la sua prima opera letteraria, e Vendere Un Cuore Al Mercato Nero, che ha pubblicato attraverso una piattaforma di self-publishing, Lulu.com. Nel 2017 ha presentato Parole Sbagliate presso un auditorium locale. Nel 2018 ha scritto un racconto, Sei Il Mio Angelo, che si può leggere sul suo blog o su Wattpad. Nel 2019 ha pubblicato su Amazon Oltre, la sua prima antologia poetica, Vendere Un Cuore Al Mercato Nero e altri racconti, una raccolta di racconti surreali e soprannaturali, e Piangi arte dagli occhi, la sua seconda antologia di pensieri e poesie. A marzo del 2020 ha pubblicato su Amazon la seconda edizione di Parole Sbagliate, contentente anche due racconti inediti collegati all’opera (Il potere di Alice e La fata innamorata e il ciliegio millenario), mentre a maggio dello stesso anno è uscita una raccolta intitolata Cinquantatré vedute del Giappone (Idrovolante Edizioni) dove è possibile leggere un altro suo racconto. La versione digitale di Vendere Un Cuore Al Mercato Nero e altri racconti è stata ripubblicata da Passerino Editore a giugno dello stesso anno. La fabbrica dei cuori abbandonati è il suo quinto libro.
  
Benvenuta su Peccati di Penna Elisa! Quando hai scoperto la passione per la scrittura?
Ho scoperto la passione per la scrittura durante l’infanzia, intorno ai sei anni. All’epoca riempivo interi quaderni di storie fantasy “illustrate”. Scrivere era il mio rifugio, la fuga da una realtà troppo difficile da sopportare.Adesso la scrittura è la mia ragione di vita (o “ikigai”, per utilizzare un termine giapponese), il mio faro nelle notti più buie. Il mio motto è: Vivo per scrivere, scrivo per vivere.

Come è stato il tuo percorso verso la pubblicazione?
Il mio percorso verso la pubblicazione è stato irto di ostacoli, ma mi ha regalato tante soddisfazioni.
Per un lungo periodo avevo smesso di scrivere o mi imponevo di farlo, mi sentivo frustrata. Non avevo ancora capito che in quel momento non ero pronta.
Da quando sono riuscita a completare il mio primo libro e a pubblicarlo, non ho più abbandonato la scrittura.

Come è nata l’idea de La fabbrica dei cuori abbandonati? Quanto c’è di te in questo testo?
L’idea de La fabbrica dei cuori abbandonati è nata nel 2019, ma l’ho ripresa e finita soltanto l’anno successivo. Ho pensato che mi sarebbe piaciuto scrivere un racconto natalizio, con elementi fantastici e romantici. La storia si è scritta da sé, in modo molto spontaneo. Solo due cose mi erano chiare prima della stesura: l’inizio e la fine. Volevo il lieto fine per i miei personaggi, ma prima avrebbero dovuto soffrire e faticare un po’ per ottenerlo. Mi piaceva l’idea di una fabbrica che aggiusta gli oggetti... e non solo.
C’è abbastanza di me in questo testo. Alcune situazioni le ho vissute in prima persona, altre le ho assorbite dentro di me. Roxie mi è affine: anch’io parlo più con gli occhi che con la voce. 

La fabbrica dei cuori abbandonati di [Elisa Fumis]

Al Polo Nord c'è una fabbrica dove alcuni elfi raccolgono, aggiustano e impacchettato i regali che sono stati abbandonati, persi o rotti.
Gabriel, Roxie ed Eric non si conoscono, ma si ritrovano nella fabbrica dei regali abbandonati per un motivo: aiutare gli elfi di Babbo Natale a incartare i doni destinati ai bambini, in cambio di vitto e alloggio. I tre non hanno niente da perdere e possono trascorrere quasi due mesi in un luogo suggestivo, lontano dalla vita frenetica di città, tra pacchetti e confidenze.
La fabbrica dei cuori abbandonati è una novella natalizia, dalle tinte romance e fantasy, con un lato ecologista e un messaggio di fondo.

Cosa vuoi comunicare con la tua opera?
Con La fabbrica dei cuori abbandonati voglio trasmettere speranza, comunicare ai miei lettori che tutti noi meritiamo una seconda possibilità, un’occasione per essere felici; non dobbiamo lasciarcela sfuggire. C’è anche un messaggio ecologista importante tra le pagine del mio libro.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Mi piacerebbe riuscire a pubblicare almeno uno dei due romance che ho iniziato a scrivere lo scorso anno, a terminare e inviare alle case editrici un'antologia di racconti dedicati alle tradizioni e alle leggende giapponesi e concludere la sceneggiatura de La fabbrica dei cuori abbandonati.


Grazie a Elisa per averci dedicato il suo tempo. In bocca al lupo e buona scrittura!

2 commenti:

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