Dopo quasi un mese dal blogtour, ecco il mio commento su Non ti lascerò di Chevy Stevens. La trama si sviluppa attorno a un argomento sempre attuale: quello della violenza domestica, fisica e psicologica.
La protagonista è Lindsey, una donna che senza rendersene conto diventa una marionetta nelle mani del marito, Andrew, che comincia a esercitare una forte pressione psicologica su di lei, condizionandola in ogni suo modo di fare, dal vestire al comportarsi. Con il passare del tempo la situazione non migliora, e l'uomo comincia a minacciare non solo lei ma anche la figlia.
La svolta avviene quando Lindsey riesce a fuggire e a ricostruirsi una vita, mentre il marito finisce in prigione dopo un incidente e la morte di una donna. La vera tensione della storia emerge quando, dopo anni, Andrew esce di prigione, perché non si sa cosa aspettarsi. Sarà cambiato? Pentito? Sincero? Chissà?
Lindsay si sente osservata, minacciata, nonostante Andrew mostri buone intenzioni e cerchi di instaurare un nuovo rapporto con la figlia.
Violenza e stalking sono alla base di Non ti lascerò di Chevy Stevens, ma tali elementi vanno al di là della piccola, drammatica, realtà famigliare. Le azioni si ripercuotono su terzi e sul lungo periodo, mettendo in modo un meccanismo che nessuno dei personaggi principali avrebbe mai potuto immaginare.
Personalmente, avevo intuito qualcosa, diciamo che la dinamica dei fatti non è inedita.
Il ritmo del romanzo è lento, i tempi si alternano tra passato e presente, aiutandoci a comprendere il background dei personaggi, la narrazione è in prima persona avvicinandoci maggiormente alla mente dei personaggi: i POV sono quelli di Lindsay e la figlia Sophie.
L'ambientazione non è mai quella di una grande di città, ma si parla di paesi e cittadine Americane.
Lindsay si sente osservata, minacciata, nonostante Andrew mostri buone intenzioni e cerchi di instaurare un nuovo rapporto con la figlia.
Violenza e stalking sono alla base di Non ti lascerò di Chevy Stevens, ma tali elementi vanno al di là della piccola, drammatica, realtà famigliare. Le azioni si ripercuotono su terzi e sul lungo periodo, mettendo in modo un meccanismo che nessuno dei personaggi principali avrebbe mai potuto immaginare.
Personalmente, avevo intuito qualcosa, diciamo che la dinamica dei fatti non è inedita.
Il ritmo del romanzo è lento, i tempi si alternano tra passato e presente, aiutandoci a comprendere il background dei personaggi, la narrazione è in prima persona avvicinandoci maggiormente alla mente dei personaggi: i POV sono quelli di Lindsay e la figlia Sophie.
L'ambientazione non è mai quella di una grande di città, ma si parla di paesi e cittadine Americane.
Cosa insegna Non ti lascerò di Chevy Stevens? Che dietro i sorrisi ci possono essere dolori, che il male è sia nelle metropoli che nei piccoli centri, e che le nostre azioni vanno ponderate perché possono influenzare la vita degli altri e nuovamente la nostra.
Qui l'approfondimento sui PERSONAGGI.
Qui l'approfondimento sui PERSONAGGI.
Traduzione di Giuseppe Marano, 2019 |
Dalla migliore autrice di thriller canadese, un romanzo che terrà avvinto il lettore dalla prima all’ultima pagina.
Un uomo molto attraente che ti porta in vacanza in un resort di lusso: il mare cristallino, la spiaggia bianchissima, un luogo paradisiaco. Un sogno, per Lindsey. Almeno in apparenza. Nella realtà, il matrimonio di Lindsey è un incubo. Andrew è un uomo morboso: qualunque gesto della moglie, anche involontario, può scatenare la sua rabbiosa gelosia e farlo diventare violento. Beve molto e ha minacciato di ucciderla, se scappa. Una notte, Lindsey riesce finalmente a fuggire portando con sé la figlia. Non torneranno più. Il marito verrà arrestato in seguito a un incidente e per lei e la bambina inizierà un periodo di pace. Undici anni dopo, Lindsey è una piccola imprenditrice, e la sua vita e quella della figlia adolescente scorrono tranquille in una nuova città. Lei frequenta un gruppo di sostegno e ha un nuovo fidanzato, Greg, che la ama più di quanto lo ami lei. Fino a quando Andrew non viene scarcerato e cominciano ad accadere cose strane, una serie di incidenti sempre più misteriosi.
Lei e Sophie sono nei guai o si sta solo suggestionando? È Andrew che vuole fargliela pagare per ogni giorno trascorso dietro le sbarre? È tornato per mantenere la sua promessa? D’altronde, chi altro potrebbe essere…? Con una scrittura accattivante e frenetica, che avvolge il lettore e lo lascia senza fiato, Chevy Stevens ci porta negli abissi dell’ossessione amorosa e dei legami sbagliati.
Un uomo molto attraente che ti porta in vacanza in un resort di lusso: il mare cristallino, la spiaggia bianchissima, un luogo paradisiaco. Un sogno, per Lindsey. Almeno in apparenza. Nella realtà, il matrimonio di Lindsey è un incubo. Andrew è un uomo morboso: qualunque gesto della moglie, anche involontario, può scatenare la sua rabbiosa gelosia e farlo diventare violento. Beve molto e ha minacciato di ucciderla, se scappa. Una notte, Lindsey riesce finalmente a fuggire portando con sé la figlia. Non torneranno più. Il marito verrà arrestato in seguito a un incidente e per lei e la bambina inizierà un periodo di pace. Undici anni dopo, Lindsey è una piccola imprenditrice, e la sua vita e quella della figlia adolescente scorrono tranquille in una nuova città. Lei frequenta un gruppo di sostegno e ha un nuovo fidanzato, Greg, che la ama più di quanto lo ami lei. Fino a quando Andrew non viene scarcerato e cominciano ad accadere cose strane, una serie di incidenti sempre più misteriosi.
Lei e Sophie sono nei guai o si sta solo suggestionando? È Andrew che vuole fargliela pagare per ogni giorno trascorso dietro le sbarre? È tornato per mantenere la sua promessa? D’altronde, chi altro potrebbe essere…? Con una scrittura accattivante e frenetica, che avvolge il lettore e lo lascia senza fiato, Chevy Stevens ci porta negli abissi dell’ossessione amorosa e dei legami sbagliati.
Testo fornito dall'editore
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