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6 maggio 2019

RECENSIONE - Linea di sangue di Angela Marsons (D.I. Kim Stone #5) | Newton Compton Editori

Siamo giunti al quinto romanzo della serie dedicata alla detective Kim Stone di Angela Marsons: Linea di Sangue.

Mi sono appassionata tanto ai thriller grazie ad Angela Marson, per questo questo mi fiondo su ogni sua pubblicazione e  Linea di Sangue non fa eccezione, la stavo aspettando e l'ho letta in due giorni.

La scrittura della Marsons consente di volare sulle pagine, è molto descrittiva ma chiara nell'esposizione e i dialoghi ben inseriti e gestiti.

Resto sempre ammaliata e stupita dagli intrecci che la Marsons riesce a creare e in questo romanzo ho assaporato un colpo di scena che non avevo considerato.

Nonostante le situazioni intricate e il coinvolgimento psicologico che il testo innesca non solo nella protagonista ma anche nel lettore che cerca di capire cosa stia accadendo e cosa accadrà, le vicende non risultano mai confuse e questo lo apprezzo tantissimo.

In Linea di Sangue ritroviamo Kim Stone presa da un'indagine, dal suo passato e dalla sua nemesi Alexandra Thorne, una sociopatica estremamente intelligente e manipolatrice che Kim ha mandato in galera ma che continua ad agire. Il gioco tra questi due personaggi è una partita a tennis che pare infinita ed è estremamente avvincente. La detective è un personaggio che adoro, mi piace come analizza la scena e come, nonostante appaia fredda, sia capace di dare tanto, anche se a suo modo; Alexandra Thorne è una degna rivale e riesce a tenerle testa e intimorirla, ma ha un punto debole: non provando sentimenti non può prevedere tutte le azioni dettate da essi.

Le indagini che ruotano intorno al filone principale, ovvero quelle che riguardano il cadavere di un’assistente sociale trovata morta con un'unica ferita, riporta a galla drammi famigliari di diverso tipo, stranamente tutti i personaggi coinvolti hanno scheletri nell'armadio, più o meno pericolosi. 

Anche qui il team della detective è fondamentale, Bryant è il mio preferito, l'unico che riesce a capire fino in fondo Kim e, anche se sbagliato, io continuo a vederli bene insieme. Dawson è quello che mi pare dia sempre problemi, ma gli voglio bene comunque, dai.

La narrazione è in terza persona e l'attenzione su diversi personaggi, talvolta si lascia il presente per un salto nel passato tramite le pagine di un diario, questo ulteriore elemento, però, non complica la fruizione del romanzo.

Kim è un concentrato di girl power senza la componente da prima donna che in altre protagoniste mi infastidisce.

Vi consiglio assolutamente questa serie e quindi anche Linea di sangue di Angela Marsons.


RECENSIONE - Una morte perfetta di Angela Marsons (D.I. Kim Stone #4)


aut
Quando la polizia ritrova il cadavere di un’assistente sociale uccisa da un’unica letale coltellata, tutto fa pensare a una rapina andata male. Ma la detective Kim Stone è convinta che qualcosa non torni. Pochi giorni dopo, una tossicodipendente della zona viene ritrovata uccisa nello stesso identico modo. L’istinto di Kim le suggerisce che dietro ci sia la mano dello stesso assassino. Eppure non c’è niente a collegare le due vittime, a eccezione dell’inquietante precisione con cui sono state uccise: una singola coltellata. Mentre Kim è alle prese con il caso, un fantasma del suo passato torna a farle visita con un’inquietante lettera che riapre antiche ferite, ancora non del tutto cicatrizzate. Se vuole davvero fermare l’assassino prima che il numero delle vittime cresca, dovrà rimanere vigile per districarsi nella fitta rete di intrighi e di bugie che le si sta stringendo attorno… anche se significa mettere in grave pericolo la sua stessa vita.



Testo fornito dall'editore

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