Quando penso ai thriller, quelli con un detective protagonista, mi viene subito in mente Angela Marsons con la sua Kim Stone.
Adoro l'autrice dal suo primo titolo di questa serie: Urla nel silenzio (recensione qui).
Con La ragazza scomparsa la Marsons ha confermato nuovamente la sua bravura. Ha una protagonista carismatica, personaggi di contorno che si caratterizzano sempre più e si fanno apprezzare volume dopo volume.
Inoltre, elemento non da poco, ogni storia è diversa dall'altra, intricata, ben costruita, e con quella vena di sadismo e violenza che tiene incollati alle pagine.
Lo stile è semplice ma dettagliato, descrittivo, con i giusti dialoghi. I POV cambiano in alcuni capitoli, e in La ragazza scomparsa questi spostamenti d'attenzione, anche se interessanti e concentrati su un filone narrativo secondario altrettanto valido, mi hanno un po' "intralciato", non perché noiosi o prolissi, ma perché avevo davvero voglia di non staccarmi da Kim Stone. Io spesso non amo i protagonisti, o mi sono antipatici o mi restano indifferenti, ma con la detective Stone è passione! Lei ha questo lato oscuro, triste, solitario, che non vedo l'ora sia scalfito, anche se poco alla volta. Ogni avventura mette in luce una sfumatura della sua personalità, e se c'è una costante è la dedizione al lavoro, il voler salvare e fare giustizia. Non è una paladina senza macchia, a volte è rude, ma fa tutto parte del suo fascino. Non è una donna banale.
Angela Marson è un'autrice favolosa, quando arriva un suo libro ho sempre la sensazione che mi troverò in situazioni difficili, ricche di pathos e con quel dettaglio in più a fare la differenza.
Va bene, basta con la sviolinata, avrete capito che il romanzo è stra-promosso. Se leggete thriller, vi consiglio di dare un occhio alle pubblicazioni di questa scrittrice: Urla nel silenzio (recensione qui), Il gioco del male (recensione qui) e La ragazza scomparsa.
Adoro l'autrice dal suo primo titolo di questa serie: Urla nel silenzio (recensione qui).
Con La ragazza scomparsa la Marsons ha confermato nuovamente la sua bravura. Ha una protagonista carismatica, personaggi di contorno che si caratterizzano sempre più e si fanno apprezzare volume dopo volume.
Inoltre, elemento non da poco, ogni storia è diversa dall'altra, intricata, ben costruita, e con quella vena di sadismo e violenza che tiene incollati alle pagine.
Lo stile è semplice ma dettagliato, descrittivo, con i giusti dialoghi. I POV cambiano in alcuni capitoli, e in La ragazza scomparsa questi spostamenti d'attenzione, anche se interessanti e concentrati su un filone narrativo secondario altrettanto valido, mi hanno un po' "intralciato", non perché noiosi o prolissi, ma perché avevo davvero voglia di non staccarmi da Kim Stone. Io spesso non amo i protagonisti, o mi sono antipatici o mi restano indifferenti, ma con la detective Stone è passione! Lei ha questo lato oscuro, triste, solitario, che non vedo l'ora sia scalfito, anche se poco alla volta. Ogni avventura mette in luce una sfumatura della sua personalità, e se c'è una costante è la dedizione al lavoro, il voler salvare e fare giustizia. Non è una paladina senza macchia, a volte è rude, ma fa tutto parte del suo fascino. Non è una donna banale.
Angela Marson è un'autrice favolosa, quando arriva un suo libro ho sempre la sensazione che mi troverò in situazioni difficili, ricche di pathos e con quel dettaglio in più a fare la differenza.
Va bene, basta con la sviolinata, avrete capito che il romanzo è stra-promosso. Se leggete thriller, vi consiglio di dare un occhio alle pubblicazioni di questa scrittrice: Urla nel silenzio (recensione qui), Il gioco del male (recensione qui) e La ragazza scomparsa.
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