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Melany Star è una giornalista che ha lavorato come freelance in Italia per agenzie inglesi ed americane. Si è occupata di eventi internazionali organizzati nelle principali città d’arte italiane. Ha seguito anche visite di capi di stato e grandi fatti di cronaca di interesse internazionale. Di padre americano e madre italiano , ha vissuto la sua infanzia negli Stati Uniti, dove ora si dedica a scrivere libri. Si è laureata in Italia a Venezia, dopo aver frequentato il corso di laurea in Storia e poi è rimasta nel bel paese come corrispondente. Ora vive in una casa in riva al mare con il suo compagno e una coniglietta dal pelo grigio blu che non si fa mai accarezzare , ma che non vuole mai rimanere sola e quando è felice saltella impazzita. Ama la politica e la fantapolitica , il glamour l’ironia e le belle serate vissute in calde atmosfere.
Benvenuta Melany , qual è il tuo primo ricordo legato al romance?
Grazie davvero del vostro tempo. Non ho un primo ricordo, ho tanti primi ricordi, perché il romance lo si trova dentro un po’ in tutti i generi, nei gialli, nella fantascienza, nel dark. C’è un romanzo spartiacque in cui mi sono imbattuta e che mi ha rivelato come il romance possa davvero consentire di esplorare all’infinito il mondo delle emozioni: “La regina maledetta” di Jeanne Kalogridis. E la biografia romanzata di Caterina De Medici, in cui con gusto moderno l’autrice ha dato vita ad un personaggio femminile forte e passionali con intrecci avvicenti e da brivido. Nel frattempo ho sempre letto gialli e thriller anche storici e mi si era già aperto un altro mondo con “Il nome della rosa” di Umberto Eco. Un giallo in cui il medioevo viene raccontato sotto un'altra luce , ambientato in un convento dove la cultura aveva mantenuto tutto il suo valore e anche l’amore viene visto senza pregiudizi.
Come sappiamo, il romance ha tante sfumature dall’erotico all’ironico, al dark e molto altro ancora: come definiresti i tuoi romanzi?
Erotici, romantici, a tratti ironici intrecciati con l’avventura, il giallo e la fantapolitica. Il mio obiettivo è raccontare i sentimenti forti con glamour. Un’impresa eh?
Hai un target di riferimento? A chi consiglieresti i tuoi libri?
A lettori che amano farsi sorprendere con storie di uomini e di donne inedite e coinvolgenti, che non si accontentano di trame scontate che alla fine non ti arricchiscono. Li consiglio soprattutto a chi ama farsi emozionare dalla seduzione, dalle atmosfere e da chi si diverte quando il rosa sfuma nel giallo e il giallo nel rosa .
Come definiresti il tuo stile?
Senza fronzoli, asciutto, perché il mio genere di racconto va vissuto senza distrazioni.
Preferisci ambientazioni nostrane o straniere per i tuoi testi?
Grazie davvero del vostro tempo. Non ho un primo ricordo, ho tanti primi ricordi, perché il romance lo si trova dentro un po’ in tutti i generi, nei gialli, nella fantascienza, nel dark. C’è un romanzo spartiacque in cui mi sono imbattuta e che mi ha rivelato come il romance possa davvero consentire di esplorare all’infinito il mondo delle emozioni: “La regina maledetta” di Jeanne Kalogridis. E la biografia romanzata di Caterina De Medici, in cui con gusto moderno l’autrice ha dato vita ad un personaggio femminile forte e passionali con intrecci avvicenti e da brivido. Nel frattempo ho sempre letto gialli e thriller anche storici e mi si era già aperto un altro mondo con “Il nome della rosa” di Umberto Eco. Un giallo in cui il medioevo viene raccontato sotto un'altra luce , ambientato in un convento dove la cultura aveva mantenuto tutto il suo valore e anche l’amore viene visto senza pregiudizi.
Come sappiamo, il romance ha tante sfumature dall’erotico all’ironico, al dark e molto altro ancora: come definiresti i tuoi romanzi?
Erotici, romantici, a tratti ironici intrecciati con l’avventura, il giallo e la fantapolitica. Il mio obiettivo è raccontare i sentimenti forti con glamour. Un’impresa eh?
Hai un target di riferimento? A chi consiglieresti i tuoi libri?
A lettori che amano farsi sorprendere con storie di uomini e di donne inedite e coinvolgenti, che non si accontentano di trame scontate che alla fine non ti arricchiscono. Li consiglio soprattutto a chi ama farsi emozionare dalla seduzione, dalle atmosfere e da chi si diverte quando il rosa sfuma nel giallo e il giallo nel rosa .
Come definiresti il tuo stile?
Senza fronzoli, asciutto, perché il mio genere di racconto va vissuto senza distrazioni.
Preferisci ambientazioni nostrane o straniere per i tuoi testi?
Entrambi ho scelto Venezia per i miei racconti perché ha un’atmosfera speciale per il romance , ma anche perché offre continue spunti per parlare del mondo. Le chiese , i palazzi , le opere d’arte raccontano di contatti secolari con l’Europa e l’Oriente e anche nel terzo millennio i contatti con il resto sono numerosi e costanti
Quali sono le caratteristiche che non apprezzi nei romance? Cosa cerchi di non far mancare ai tuoi romanzi?
Quali sono le caratteristiche che non apprezzi nei romance? Cosa cerchi di non far mancare ai tuoi romanzi?
Non apprezzo i toni stucchevoli, e i personaggi descritti come macchiette, le donne dipinte come troppo cattive o troppo vittime, gli uomini troppo possessivi o troppo traumatizzati e violenti.
Cerco di non far mai mancare la realtà e la leggerezza. Credo che dentro ognuno di noi ci siano più personalità, più maschere direbbe Hobbes, che emergono secondo l’ambiente in cui ci capita di vivere e gli eventi che ci tocca giocoforza affrontare.
Cosa speri di suscitare nel lettore?
Emozione, voglia di pensare sorridendo, ma soprattutto voglia di vivere la bellezza in ogni cosa.
Nei romance sei #teamlietofine o #teamlietofineancheNO? Motiva la tua scelta di squadra.
È possibile una via di mezzo? Diciamo un lieto fine aperto, per stimolare la fanstasia ad immaginare un seguito. Il vissero felice e contenti e basta è un tappo intellettuale.
Cosa ti aspetti da questo Festival?
Mi aspetto di entrare in sintonia con molte persone che amano leggere
Quali romanzi presenterai/porterai con te al FRI19? Ci saranno anche novità non ancora pubblicate? Cosa troveranno le lettrici e i lettori quando ti incontreranno?
Troveranno il mio primo romance-giallo “Settembre veneziano”. Ne sto scrivendo un altro, ma non so quando lo finirò.
Grazie Melany, che le pagine della tua vita siano sempre rosee.
Grazie a tutti voi dell’attenzione
Cerco di non far mai mancare la realtà e la leggerezza. Credo che dentro ognuno di noi ci siano più personalità, più maschere direbbe Hobbes, che emergono secondo l’ambiente in cui ci capita di vivere e gli eventi che ci tocca giocoforza affrontare.
Cosa speri di suscitare nel lettore?
Emozione, voglia di pensare sorridendo, ma soprattutto voglia di vivere la bellezza in ogni cosa.
Nei romance sei #teamlietofine o #teamlietofineancheNO? Motiva la tua scelta di squadra.
È possibile una via di mezzo? Diciamo un lieto fine aperto, per stimolare la fanstasia ad immaginare un seguito. Il vissero felice e contenti e basta è un tappo intellettuale.
Cosa ti aspetti da questo Festival?
Mi aspetto di entrare in sintonia con molte persone che amano leggere
Quali romanzi presenterai/porterai con te al FRI19? Ci saranno anche novità non ancora pubblicate? Cosa troveranno le lettrici e i lettori quando ti incontreranno?
Troveranno il mio primo romance-giallo “Settembre veneziano”. Ne sto scrivendo un altro, ma non so quando lo finirò.
Grazie Melany, che le pagine della tua vita siano sempre rosee.
Grazie a tutti voi dell’attenzione
Che bella intervista :)
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