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Amo la storia e il profumo del passato: rovine, castelli, vecchie cattedrali sono la mia passione, forse perché ho sempre vissuto in una città dove è possibile vedere, toccare e respirare la storia e l’arte in qualunque angolo.
Sono laureata in Sociologia delle Comunicazioni di Massa, sono una traduttrice, e sono sempre stata un’avida lettrice, da quando scoprii la grande Agatha Christie all’età di dodici anni. Ma è stato quando ho letto il mio primo romance di Kathleen E. Woodiwiss, Il lupo e la colomba, che mi sono innamorata di questo genere.
Adoro la bellezza in tutte le sue forme, sono un’inguaribile romantica, e amo visceralmente Venezia, che considero la mia seconda casa. Nel libro Caldo intrigo a Venezia ho sposato il mio amore per la città dei dogi con quello per il romance. Ma amo anche l’ironia e il divertimento e scrivere 40 anni e tacco 12 mi ha davvero divertita parecchio.
Indipendente e curiosa, ho viaggiato parecchio in giro per il mondo, dall’America all’Africa, dall’Europa al Medio Oriente. Non perdo mai occasione di fare le valigie e salire su un aereo o prendere un treno al volo o qualsiasi altro mezzo di trasporto, che mi consenta di partire.
Ciao a tutte e grazie di cuore di avermi invitata in questo bellissimo blog. Il mio primo ricordo legato al romance risale ai tempi della scuola media, quando lessi un libro che mi pare si chiamasse “Quella nostra estate”. Non chiedermi di chi fosse, non me lo ricordo, ma fu in quel momento che capii di esser un’inguaribile romantica. Per molto tempo ho pensato che la storia romantica per eccellenza fosse ambientata nel passato forse perché per me il passato aveva il sapore della favola. Oggi ho rivalutato il presente e ho cominciato a scrivere anche libri di ambientazione contemporanea, e ho scoperto l’ironia che mi ha conquistata.
Come sappiamo, il romance ha tante sfumature dall’erotico all’ironico, al dark e molto altro ancora: come definiresti i tuoi romanzi?
Non lo so, non credo sia io a doverli definire. I romance storici che ho scritto, erano più sul genere della serie “Angelica”, mentre “40 anni e tacco 12” è un chick-lit decisamente ironico. Ho voluto sperimentare un nuovo registro e ho ricevuto molti complimenti, inoltre “40 anni e tacco12” è rientrato tra i finalisti del concorso Il Mio Esordio, selezionato dalla Scuola Holden. Per me è stata una grande soddisfazione.
Hai un target di riferimento? A chi consiglieresti i tuoi libri?
Ho scritto libri molti diversi. Per quanto riguarda i romance storici, li consiglio a chi ama le storie di cappa e spada, soprattutto “Caldo intrigo a Venezia”, di cui vado molto fiera. “40 anni e tacco 12” lo consiglio a chi ha voglia di farsi quattro risate con un chick-lit in stile Come sposare un milionario.
Come definiresti il tuo stile?
Ironico, graffiante. Questo, per la verità, è il mio nuovo stile, quello che ho scoperto da poco, quello che sento particolarmente nelle mie corde senza aver mai pensato di poterlo scrivere.
Preferisci ambientazioni nostrane o straniere per i tuoi testi?
Non ho preferenze particolari, vado secondo ispirazione. In genere, quando mi viene in mente una storia automaticamente arriva anche l’ambientazione e arrivano i nomi dei personaggi. Cerco però ambientazioni che conosco, luoghi che sento miei, sia in Italia che all’estero. “Caldo intrigo a Venezia” è ambientato, ovviamente, a Venezia, una città che amo profondamente e che per me incarna la dimensione della favola più di ogni altra. “Non così innocente” è ambientato tra l’Inghilterra e la Francia, Paesi che conosco e che mi affascinano. “40 anni e tacco 12” è ambientato tra Firenze e la Sardegna, luoghi che appartengono a periodi felici della mia vita e a cui sarò sempre legata.
Quali sono le caratteristiche che non apprezzi nei romance? Cosa cerchi di non far mancare ai tuoi romanzi?
Non sopporto la noia delle trame e dei personaggi, i dialoghi irrealistici, gli atteggiamenti stucchevoli, la pornografia fatta passare per erotismo.
Cerco di non far mancare l’equilibrio. Una storia è bella quando è equilibrata. Non nel senso di noiosa, ma quando c’è il giusto mix di romanticismo, azione, eros, ironia e dettagli che impreziosiscono il racconto. Certo, dipende dal genere, ma quando c’è tutto questo a me la storia piace e prende molto.
Cosa speri di suscitare nel lettore?
La voglia di voltare pagina e continuare a leggere, la voglia di fare nottata pur di arrivare alla fine, la voglia di chiudere il libro una volta terminato e di acquistare subito un mio nuovo lavoro.
Nei romance sei #teamlietofine o #teamlietofineancheNO? Motiva la tua scelta di squadra.
Sono decisamente #teamlietofine. Ho bisogno di sognare, ho bisogno della favola e la favola per me ha il lieto fine. Ciò che finisce male mi deprime, non c’è niente da fare.
Cosa ti aspetti da questo Festival?
Di conoscere molte amicizie che finora sono state solo virtuali, conoscere persone che condividono la mia stessa passione e lettori, tanti lettori. È meraviglioso immergersi in un contesto in cui tutti parlano la stessa lingua, condividono e comprendono a fondo le stesse passioni. Ho partecipato anni fa al Romantic Times Booklover Convention a Houston, negli Stati Uniti, un evento a cui il Festival si rifà, ed è stata una delle esperienze più belle della mia vita.
Quali romanzi presenterai/porterai con te al FRI19?
Al Festival porterò “Caldo intrigo a Venezia”, “Non così innocente” e “40 anni e tacco 12”.
Ci saranno anche novità non ancora pubblicate?
Ancora non so dirti. Sto lavorando a un progetto per me importantissimo ma non so a che punto sarò a giugno né quanto potrò dire.
Cosa troveranno le lettrici e i lettori quando ti incontreranno?
Libri! Gadget! E una matta vestita da matta che non vede l’ora di conoscervi!
Grazie Arianna, che le pagine della tua vita siano sempre rosee.
Grazie a te e a tutte voi. Spero di vedervi tutte a Festival Italiano del Romance.
Grazie della bella intervista e non vedo l'ora di conoscervi al Festival Italiano del Romance!
RispondiEliminaFigurati :)
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