L'inno di un profeta riluttante Joanne Proulx è in libreria dal 30 gennaio per Leggereditore.
Immaginate una classica lettura YA dove ci si cala nella vita di un banale adolescente, e immaginate che il banale adolescente improvvisamente, straparlando, racconti la morte di un suo amico e che questa avvenga il giorno dopo.
Ecco che una piccola componente paranormale entra in gioco.
Da questo incipit cominciamo il calvario di Luke che non solo deve attraversare un lutto ma anche affrontare occhi indiscreti e i media curiosi.
La parte reale e quella soprannaturale sono presenti in modo impari, il romanzo si concentra più sulla vita da adolescente tra emozioni contrastanti, dubbi, amicizie ed esperienze, che sulle premonizioni di morte. Non nego che mi sarebbe piaciuto avere più soprannaturale e forse più atmosfere dark, in quanto L'inno di un profeta riluttante Joanne Proulx è definito proprio "romanzo dark sulla vita e sulla morte", ma ovviamente è sempre una questione di sensibilità e di gusti e io apprezzo molto le note "oscure" in un libro, quindi è ovvio per me desiderarne di più.
Lo stile utilizzato è molto semplice e ci avvicina al mondo interiore di Luke, quindi una scrittura perfetta per un pubblico giovane e piacevole e veloce per uno adulto.
I personaggi sono caratterizzati da piccoli dettagli che riescono a stamparli nella mente del lettore, e Luke non manca di presentarceli durante la narrazione in prima persona tramite dei salti nel passato attraverso i ricordi. In particolar modo emergono l'insolito Fang e Faith, la ragazza che creerà un po' di scompiglio nei pensieri del protagonista, coetanea ed ex dell'amico di cui aveva predetto la fine. Insomma, il suo interesse amoroso.
Come detto, il romanzo non ha un percorso lineare, spesso Luke ci riporta indietro per farci conoscere meglio i suoi amici e delineare il suo rapporto con loro, e se da un lato è apprezzabile e utile, a volte forse c'è un abuso di flashback che allontanano dal flusso corrente.
Se dovessi definire di cosa è intriso L'inno di un profeta riluttante Joanne Proulx direi tormento, perché la vita di un adolescente è già difficile a aggiungerci del "macabro" e il tema del lutto conferisce una drammaticità maggiore al genere.
Concludendo, penso sia un libro dai contenuti interessanti.
Immaginate una classica lettura YA dove ci si cala nella vita di un banale adolescente, e immaginate che il banale adolescente improvvisamente, straparlando, racconti la morte di un suo amico e che questa avvenga il giorno dopo.
Ecco che una piccola componente paranormale entra in gioco.
Da questo incipit cominciamo il calvario di Luke che non solo deve attraversare un lutto ma anche affrontare occhi indiscreti e i media curiosi.
La parte reale e quella soprannaturale sono presenti in modo impari, il romanzo si concentra più sulla vita da adolescente tra emozioni contrastanti, dubbi, amicizie ed esperienze, che sulle premonizioni di morte. Non nego che mi sarebbe piaciuto avere più soprannaturale e forse più atmosfere dark, in quanto L'inno di un profeta riluttante Joanne Proulx è definito proprio "romanzo dark sulla vita e sulla morte", ma ovviamente è sempre una questione di sensibilità e di gusti e io apprezzo molto le note "oscure" in un libro, quindi è ovvio per me desiderarne di più.
Lo stile utilizzato è molto semplice e ci avvicina al mondo interiore di Luke, quindi una scrittura perfetta per un pubblico giovane e piacevole e veloce per uno adulto.
I personaggi sono caratterizzati da piccoli dettagli che riescono a stamparli nella mente del lettore, e Luke non manca di presentarceli durante la narrazione in prima persona tramite dei salti nel passato attraverso i ricordi. In particolar modo emergono l'insolito Fang e Faith, la ragazza che creerà un po' di scompiglio nei pensieri del protagonista, coetanea ed ex dell'amico di cui aveva predetto la fine. Insomma, il suo interesse amoroso.
Come detto, il romanzo non ha un percorso lineare, spesso Luke ci riporta indietro per farci conoscere meglio i suoi amici e delineare il suo rapporto con loro, e se da un lato è apprezzabile e utile, a volte forse c'è un abuso di flashback che allontanano dal flusso corrente.
Se dovessi definire di cosa è intriso L'inno di un profeta riluttante Joanne Proulx direi tormento, perché la vita di un adolescente è già difficile a aggiungerci del "macabro" e il tema del lutto conferisce una drammaticità maggiore al genere.
Concludendo, penso sia un libro dai contenuti interessanti.
Quando predice la morte di un amico, con un'incredibile precisione e una
dovizia di particolari sbalorditiva, la vita del diciassettenne Luke
Hunter si fa complicata. L'intera Stokum, la cittadina del Michigan in
cui vive, è a conoscenza della sua premonizione e vorrebbe saperne di
più, ma Luke si chiude in sé stesso, tiene a distanza i curiosi e non
rivela a nessuno, neanche ai genitori e al suo amico Fang, che le
profezie di morte continuano a ripetersi. E mentre tutti cercano di
trarre profitto dal suo "dono", lui è costretto a fare i conti con
l'assurdo e continuo incubo in cui la scoperta di questo scomodo talento
lo ha gettato. Terrorizzato, Luke avanza a fatica attraverso un suo
personale campo minato, disseminato di riflessioni esistenziali mai
considerate prima e reso ancora più intricato da cristiani
fondamentalisti desiderosi di "aiutarlo" e dai sentimenti che capisce di
nutrire per la ragazza dei suoi sogni, nonché ex fidanzata dell'amico
morto... Un romanzo dark sulla vita e sulla morte, sul senso di
isolamento e sul bisogno di appartenenza tipici dell'adolescenza.
Testo fornito dall'editore
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri commenti sono la linfa vitale del blog, lasciate un segno ツ