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Zoe è una donna di quarant’anni, di origini meridionali. Artista poliedrica, laureata all'Accademia di belle Arti, dopo due master in marketing e comunicazione inizia a lavorare come libera professionista in l'Italia. Mamma da un anno e mezzo di uno splendido bambino, ha messo da parte la sua carriera per dedicarsi alla famiglia e alle sue passioni. Scrive, disegna, dipinge, appassionata di musica e fotografia, compone storie da quando è bambina. Il suo esordio avviene con Claustrofobia il romanzo auto pubblicato fa parte della duologia del buio assieme al Nemesi. Nel 2019 vedranno la luce progetti diversi, tra i quali una trilogia dal sapore british.
Ho trascorso parte della mia adolescenza nelle librerie, i miei gusti in fatto di letture sono sempre stati eclettici. Spaziavo in generi molto diversi tra loro, prediligendo i classici dell’800 e la letteratura horror. Ho iniziato a leggere il romance solo da pochi anni, scoprii per prima Sylvia Day con la Crossfire series, mi appassionai alla trama, ma che sofferenza attendere la conclusione della serie! Da allora non mi sono più fermata e la mia libreria si è triplicata, ho scoperto tante autrici eccezionali, ma il colpo di fulmine l’ho avuto con Tiffany Reisz.
Come sappiamo, il romance ha tante sfumature dall’erotico all’ironico, al dark e molto altro ancora: come definiresti i tuoi romanzi?
I romanzi che ho scritto possono essere considerati un po’ trasversali, perché spaziano in più generi.
Claustrofobia è decisamente un erotico con sfumature noir, mentre Nemesi è l’esatto opposto, un romanzo oscuro-suspense che sconfina nell’erotico.
Hai un target di riferimento? A chi consiglieresti i tuoi libri?
Non scrivo pensando al mio target di riferimento, mi piace pensare che i miei romanzi possano incuriosire persone diverse che amano trame originali, coraggiose e avvincenti.
Come definiresti il tuo stile?
Mi dicono che scrivo racconti che sembrano sceneggiature cinematografiche, il mio stile si adatta alla narrazione, non è sempre lo stesso, non saprei definirne la tipologia.
Mi dicono che scrivo racconti che sembrano sceneggiature cinematografiche, il mio stile si adatta alla narrazione, non è sempre lo stesso, non saprei definirne la tipologia.
Preferisci ambientazioni nostrane o straniere per i tuoi testi?
Non ho delle preferenze, ho descritto Roma e il Congo, ma mi piace molto viaggiare con la fantasia e mi entusiasma far viaggiare il mio lettore, quindi per i prossimi romanzi spazierò in luoghi molto diversi.
Quali sono le caratteristiche che non apprezzi nei romance? Cosa cerchi di non far mancare ai tuoi romanzi?
Non amo i romanzi che mancano di approfondimento e non raccontano storie attendibili.
Presto molta attenzione a questi due aspetti, faccio continue ricerche e provo ad aggiungere ai miei racconti degli spunti di riflessione che possano coinvolgere il lettore, oltre a dargli degli elementi di svago.
Cosa speri di suscitare nel lettore?
Spero emozioni forti e perché no, anche contrastanti, i libri che hanno lasciato un segno nella mia vita, mi hanno fatto arrabbiare tanto. Insomma non mi accontenterei di suscitare solo empatia.
Mi piacerebbe regalare un biglietto di sola andata per un viaggio interessante all’interno di uno scenario a tinte forti.
Nei romance sei #teamlietofine o #teamlietofineancheNO? Motiva la tua scelta di squadra.
Fino a questo momento sono rientrata nel teamlietofine, ma non mi piacciono le etichette, ci sono alcuni aspetti che non possono essere costruiti a priori pensando ad un finale a lieto fine o meno.
Ho scoperto di recente, che quello che io posso ritenere lieto fine non lo è per un altro lettore, a meno che non si parli della morte di uno dei protagonisti, in quel caso è decisamente un finale amaro. Riassumo dicendo che mi lascio aperte tutte le possibilità.
Il mondo è bello perché vario!
Cosa ti aspetti da questo Festival?
Spero di vivere un’esperienza interessante, che un anno fa non avrei mai immaginato di poter fare, incontrare di persona i miei lettori, avvicinarne di nuovi e conoscere le mie autrici preferite, faccio qualche nome? ;)
Spero di vivere un’esperienza interessante, che un anno fa non avrei mai immaginato di poter fare, incontrare di persona i miei lettori, avvicinarne di nuovi e conoscere le mie autrici preferite, faccio qualche nome? ;)
Quali romanzi presenterai/porterai con te al FRI19? Ci saranno anche novità non ancora pubblicate? Cosa troveranno le lettrici e i lettori quando ti incontreranno?
Porterò la mia duologia che racchiude Claustrofobia e Nemesi, uno spin-off dal titolo Hot
Christmas girls e due nuove pubblicazioni una delle quali è già pronta. La prima vera sorpresa che i miei lettori riceveranno sarà vedere la mia vera faccia, che terrò nascosta fino a quel momento! Se siete un po’ curiosi di scoprire cosa c’è dietro le apparenze o avete voglia di farmi sapere cosa vi hanno suscitato i miei romanzi non mancate di passare a salutarmi, terrò in serbo qualche divertente sorpresa che forse non vi aspettate!
Grazie Zoe, che le pagine della tua vita siano sempre rosee.
Grazie a voi tutti!
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