Il fascino della neve sta nel suo essere sempre diversa.
Per capirla c’è la scienza, e poi c’è la necessità di camminarci sopra.
Da nivologo e da un appassionato,
la neve come non l’abbiamo mai vista.
Un libro unico nel suo genere,
che ha il sapore di una favola per adulti e per bambini.
Per capirla c’è la scienza, e poi c’è la necessità di camminarci sopra.
Da nivologo e da un appassionato,
la neve come non l’abbiamo mai vista.
Un libro unico nel suo genere,
che ha il sapore di una favola per adulti e per bambini.
I giorni della neve di Francesco Casolo e Michele Freppaz dal 27 novembre in libreria.
GENERE: Narrativa
PREZZO: ebook 7,99 € | cart. 16 €
PAGINE: 220
PREZZO: ebook 7,99 € | cart. 16 €
PAGINE: 220
SINOSSI
Valle d’Aosta. In un albergo chiuso per la stagione, in un villaggio alpino a 1600 metri, due padri si incontrano a margine di una festa per bambini. Francesco è un uomo di città, con un’istintiva passione per la montagna, che ha deciso, di trasferirsi per un periodo da quelle parti con sua figlia. Michele lassù invece ci vive da sempre, anche se il suo lavoro di nivologo, lo studio della neve, del ghiaccio e delle valanghe, lo ha portato in giro per il mondo. I due scambiano qualche parola, diventano amici, prendono a fare insieme delle passeggiate in alta quota: se per il primo è un modo per entrare in un universo di scienziati, alpinisti e montanari tutti accomunati dalla passione/ossessione per la neve, per il secondo è l’occasione di condividere l’amore per un mondo, il suo, che nello stesso giorno può essere tanto paradiso di bellezza quanto nemico spietato. Perché la neve è molto più di un paesaggio imbiancato o di una pista da sci: è qualcosa di vulnerabile e
potentissimo, è libertà, memoria, pace, pericolo.
Unendo osservazione scientifica e vita quotidiana, nostalgia e spirito d’avventura, incanto romantico e fotografica descrizione di questi meravigliosi ambienti naturali, Casolo e Freppaz ci regalano uno sguardo ampio e non idealizzato su ciò che la montagna oggi è realmente. Senza mai dimenticarsi di quei fiocchi che, mossi dal vento, calano a terra raccontando sempre nuove storie.
Michele FREPPAZ, valdostano, nivologo ed esperto di suoli d’alta quota, è professore associato presso l’Università di Torino. Negli anni ha partecipato a importanti progetti di ricerca non solo sulle Alpi ma anche sulle Montagne rocciose, in Patagonia e in Himalaya. Il suo principale campo di ricerca è rappresentato dai suoli d’alta quota, con particolare riferimento allo studio del ruolo di neve e valanghe negli ambienti montani. E’ stato membro del Comitato di Coordinamento della Rete LTER Italia e visiting professor all’Institute of Arctic and Alpine Research (University of Colorado).
Francesco CASOLO, milanese, da alcuni anni trascorre lunghi periodi in un villaggio della Valle d’Aosta dove ha insegnato in uno “Ski institut”, un liceo privato destinato a giovani delle nazionali di sci. Appassionato di natura e avventura, è autore di vari libri, tra i quali una trilogia bestseller sul mondo degli inuit groenlandesi, scritta insieme all’esploratore artico Robert Peroni. Da un decennio è anche docente di Storia del cinema presso l’Istituto Europeo di Design.
Francesco CASOLO, milanese, da alcuni anni trascorre lunghi periodi in un villaggio della Valle d’Aosta dove ha insegnato in uno “Ski institut”, un liceo privato destinato a giovani delle nazionali di sci. Appassionato di natura e avventura, è autore di vari libri, tra i quali una trilogia bestseller sul mondo degli inuit groenlandesi, scritta insieme all’esploratore artico Robert Peroni. Da un decennio è anche docente di Storia del cinema presso l’Istituto Europeo di Design.
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