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Salve a tutti e benvenuti a una nuova intervista dedicata alle autrici del FRI19. Oggi sul blog: Emma Altieri.
Emma Altieri è uno spirito libero, sempre in cerca di una meta definitiva per mettere radici. Nasce in Italia, al nord, ma poi viaggia per gran parte della sua vita fino a quando conosce quello che ora è suo marito e decide di fermarsi. E’ sempre stata attratta dalla scrittura, fin da bambina. Negli anni dell’adolescenza ha scritto numerose poesie in cui ha racchiuso tutti i suoi sentimenti. In età adulta ha deciso di mettere alla prova le sue capacità iniziando con brevi racconti e FanFiction su EFP fino a decidere di buttarsi nel mondo del self-publishing e provare a pubblicare i suoi romanzi, rimasti per anni racchiusi nei cassetti.
Benvenuta Emma, quando hai iniziato a scrivere Romance?
Ciao a tutti e grazie per questa occasione. Il mio amore per la scrittura è nato quando ero molto piccola. Ho sempre amato affidare alle pagine di un diario o di un quaderno i miei pensieri. A otto anni ho scritto il mio primo racconto. Durante l’adolescenza, invece, affidavo i miei pensieri alle poesie. In età adulta invece ho iniziato a dedicarmi a storie vere e proprie fino a decidere di provare a pubblicare.
Qual è il romance più bello made in Italy che tu abbia mai letto? E il film che più ti è rimasto nel cuore?
Leggo molte autrici italiane e ho amato diversi romanzi nel loro genere. Ne ho diversi di preferiti, fra questi sicuramente Sapore Proibito di Catherine BC, primo erotico letto in vita mia e che adoro sopra ogni cosa oppure Tutto il tempo del mondo di Sara Purpura che ha una capacità di affrontare dei temi delicati con una delicatezza che raramente ho trovato in altri autori.
Come scrivi i tuoi testi? Di getto seguendo il flusso di idee o pianificando?
Ho provato diverse volte a fare una scaletta delle idee nella mia testa e alla fine il risultato era una cosa completamente diversa fino a che mi sono arresa a me stessa. Scrivo di getto, nella mia testa la storia prende corpo strada facendo. Inizio con una idea e poi lascio che si sviluppi mentre scrivo. Il più delle volte sono i miei personaggi a prendere il sopravvento e decidere tutto.
Hai temi ricorrenti nei tuoi romance?
Ho scritto solo tre libri, due parte di una dilogia e il terzo a quattro mani con Catherine BC e hanno ambientazioni molto differenti fra di loro. Mi sono resa conto che una costante in effetti c’è. Le mie protagoniste hanno caratteri forti e per niente remissivi. Adoro caratterizzarle in modo che spicchino nel racconto e si facciano rispettare.
In quali città ambienti le tue storie? Quale città è particolarmente romantica per te?
Ho avuto diverse ambientazioni sia italiane che straniere. A seconda di come si sviluppa la storia mi sposto ma senza preferenze particolari. La città più romantica per me è Roma, ma credo che mi influenzi il fatto che ci vivo e amo questa città con tutto il cuore.
Sei mai stata criticata per i tuoi testi rosa? Come hai reagito?
Le critiche sono sempre presenti. Sono stata contestata più che altro nella ambientazione della dilogia. Ambientare una storia nel mondo del motociclismo mi ha portato a documentarmi molto ma alcune persone lo hanno trovato non dettagliato mentre altre mi hanno fatto i complimenti. Diciamo che analizzo sempre le critiche da qualsiasi fonte arrivino. Se sono costruttive ne faccio tesoro e cerco di migliorarmi ma se sono distruttive cerco di non prendermela troppo. Purtroppo, in questo ambiente non sempre le critiche vengono fatte per aiutare ma solo per affossare il lavoro altrui.
Perché leggere romance?
È bello aprire un libro ed essere trasportati in un altro mondo. Questo in cui viviamo è talmente pieno di cose brutte che la mente ha bisogno di distrarsi, di sognare. Un libro è una finestra su un altro mondo. Fra le pagine di un libro non puoi essere sopraffatto dalla bruttura della realtà. Leggere fa bene all’anima. Il romance è l’ennesima potenza di questo potere. Sognare amori, uomini straordinari, città romantiche. Tutti abbiamo diritto al nostro “lieto fine”.
Nei romance sei #teamerotico o #teameroticoNO? Motiva la tua scelta di squadra.
Sono decisamente #teamerotico ma con moderazione. Sono sempre dell’idea che un libro erotico, se ben scritto, sia un gran bel leggere. L’importante è che non diventi una storia piena di scene di sesso senza una trama. Mi piace che ci sia il giusto bilanciamento fra la storia e l’eros.
Cosa ti aspetti da questo Festival?
Un modo per poter conoscere i lettori e le colleghe e soprattutto una finestra per potersi far conoscere a chi ancora non sa chi siamo, soprattutto per una autrice alle prime armi come me.
Quali romanzi presenterai/porterai con te al FRI19? Ci saranno anche novità non ancora pubblicate? Cosa troveranno lettrici e lettori quando ti incontreranno?
Oltre alla dilogia della “Smartness Series” quindi Adrenalin e Restless, sto lavorando a uno spin-off che si intitolerà “Mistake” e uscirà il 24 novembre.
Inoltre, sto lavorando a “Wounds – African Scars” che sarà una sorta di seguito di “Scars-Frammenti di noi” scritto a quattro mani con Catherine BC, al quale stiamo lavorando proprio ora e che sicuramente sarà pubblicato nel 2019 ma non sappiamo ancora la data precisa.
Non voglio fare promesse ma credo che in occasione del Festival riuscirò ad avere anche un altro inedito, ma ancora è troppo presto per poter fare progetti.
Grazie Emma, che il rosa sia sempre nella tua vita!
Grazie a voi di tutto. Vi auguro una vita a tinte rosa ^_^
Ciao a tutti e grazie per questa occasione. Il mio amore per la scrittura è nato quando ero molto piccola. Ho sempre amato affidare alle pagine di un diario o di un quaderno i miei pensieri. A otto anni ho scritto il mio primo racconto. Durante l’adolescenza, invece, affidavo i miei pensieri alle poesie. In età adulta invece ho iniziato a dedicarmi a storie vere e proprie fino a decidere di provare a pubblicare.
Qual è il romance più bello made in Italy che tu abbia mai letto? E il film che più ti è rimasto nel cuore?
Leggo molte autrici italiane e ho amato diversi romanzi nel loro genere. Ne ho diversi di preferiti, fra questi sicuramente Sapore Proibito di Catherine BC, primo erotico letto in vita mia e che adoro sopra ogni cosa oppure Tutto il tempo del mondo di Sara Purpura che ha una capacità di affrontare dei temi delicati con una delicatezza che raramente ho trovato in altri autori.
Come scrivi i tuoi testi? Di getto seguendo il flusso di idee o pianificando?
Ho provato diverse volte a fare una scaletta delle idee nella mia testa e alla fine il risultato era una cosa completamente diversa fino a che mi sono arresa a me stessa. Scrivo di getto, nella mia testa la storia prende corpo strada facendo. Inizio con una idea e poi lascio che si sviluppi mentre scrivo. Il più delle volte sono i miei personaggi a prendere il sopravvento e decidere tutto.
Hai temi ricorrenti nei tuoi romance?
Ho scritto solo tre libri, due parte di una dilogia e il terzo a quattro mani con Catherine BC e hanno ambientazioni molto differenti fra di loro. Mi sono resa conto che una costante in effetti c’è. Le mie protagoniste hanno caratteri forti e per niente remissivi. Adoro caratterizzarle in modo che spicchino nel racconto e si facciano rispettare.
In quali città ambienti le tue storie? Quale città è particolarmente romantica per te?
Ho avuto diverse ambientazioni sia italiane che straniere. A seconda di come si sviluppa la storia mi sposto ma senza preferenze particolari. La città più romantica per me è Roma, ma credo che mi influenzi il fatto che ci vivo e amo questa città con tutto il cuore.
Sei mai stata criticata per i tuoi testi rosa? Come hai reagito?
Le critiche sono sempre presenti. Sono stata contestata più che altro nella ambientazione della dilogia. Ambientare una storia nel mondo del motociclismo mi ha portato a documentarmi molto ma alcune persone lo hanno trovato non dettagliato mentre altre mi hanno fatto i complimenti. Diciamo che analizzo sempre le critiche da qualsiasi fonte arrivino. Se sono costruttive ne faccio tesoro e cerco di migliorarmi ma se sono distruttive cerco di non prendermela troppo. Purtroppo, in questo ambiente non sempre le critiche vengono fatte per aiutare ma solo per affossare il lavoro altrui.
Perché leggere romance?
È bello aprire un libro ed essere trasportati in un altro mondo. Questo in cui viviamo è talmente pieno di cose brutte che la mente ha bisogno di distrarsi, di sognare. Un libro è una finestra su un altro mondo. Fra le pagine di un libro non puoi essere sopraffatto dalla bruttura della realtà. Leggere fa bene all’anima. Il romance è l’ennesima potenza di questo potere. Sognare amori, uomini straordinari, città romantiche. Tutti abbiamo diritto al nostro “lieto fine”.
Nei romance sei #teamerotico o #teameroticoNO? Motiva la tua scelta di squadra.
Sono decisamente #teamerotico ma con moderazione. Sono sempre dell’idea che un libro erotico, se ben scritto, sia un gran bel leggere. L’importante è che non diventi una storia piena di scene di sesso senza una trama. Mi piace che ci sia il giusto bilanciamento fra la storia e l’eros.
Cosa ti aspetti da questo Festival?
Un modo per poter conoscere i lettori e le colleghe e soprattutto una finestra per potersi far conoscere a chi ancora non sa chi siamo, soprattutto per una autrice alle prime armi come me.
Quali romanzi presenterai/porterai con te al FRI19? Ci saranno anche novità non ancora pubblicate? Cosa troveranno lettrici e lettori quando ti incontreranno?
Oltre alla dilogia della “Smartness Series” quindi Adrenalin e Restless, sto lavorando a uno spin-off che si intitolerà “Mistake” e uscirà il 24 novembre.
Inoltre, sto lavorando a “Wounds – African Scars” che sarà una sorta di seguito di “Scars-Frammenti di noi” scritto a quattro mani con Catherine BC, al quale stiamo lavorando proprio ora e che sicuramente sarà pubblicato nel 2019 ma non sappiamo ancora la data precisa.
Non voglio fare promesse ma credo che in occasione del Festival riuscirò ad avere anche un altro inedito, ma ancora è troppo presto per poter fare progetti.
Grazie Emma, che il rosa sia sempre nella tua vita!
Grazie a voi di tutto. Vi auguro una vita a tinte rosa ^_^
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