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Con Peccati di Penna oggi c’è Giulia Borgato, autrice self, romance e anche un po’ fantasy e che ovviamente troverete al FRI19.
Giulia Borgato, classe 1980, vive in provincia di Padova con il marito e tre gatte viziate che chiama affettuosamente le bimbe. Adora leggere e scrivere fin dalla più tenera età tanto che i compagni delle elementari la chiamano Gianni Rodari. Nel 2006 consegue la laurea in Lettere con una tesi sulle opere teatrali di Marguerite Yourcenar e inizia a lavorare come bibliotecaria.Benvenuta Giulia, come hai iniziato a scrivere romance e cosa ti piace di questo genere?
Dal 2008 è responsabile della Biblioteca comunale di Polverara alla quale ha dedicato una pagina sul social network Facebook che aggiorna costantemente.
Ho sempre scritto, fin da bambina, storie d’amore. Anche il mio primo romanzo in fondo, anche se paranormal, era un romance. Ciò che amo di questo genere è la presenza dell’amore profondo che riesce a superare, sempre, tutte le difficoltà.
C’è un’autrice romance preferita alla quale ti ispiri o semplicemente ti piace leggere e ritieni una garanzia? Se sì, perché?
Se devo citarne solo una, scelgo Colleen Hoover. La amo perché so che mi strapperà il cuore, ma che alla fine lo rimetterà al suo posto, perché scrive divinamente e perché parla spesso, come me, di seconde possibilità.
Cosa pensi delle critiche solitamente mosse al genere romance?
Per prima cosa ci tengo a dire che ognuno ha il diritto di leggere ciò che vuole! Inoltre ho notato che in genere queste critiche vengono mosse da persone che un romance non l’hanno mai letto, e non si può criticare ciò che non si conosce, o da persone che non digeriscono che questo genere venda sempre moltissimo.
Ti hanno mai criticata per i tuoi romanzi solo perché rosa? Se sì, come hai reagito? Se no, come pensi reagiresti?
Non sono mai stata attaccata direttamente per ciò che scrivo, al massimo mi è stato detto “io quella roba non la leggo”. Non rispondo e continuo dritta per la mia strada.
Nei romance sei #teamlietofine o #teamnolietofine? Motiva la tua scelta di squadra.
Sono #teamlietofine per tutta la vita, anche perché il rosa puro deve avere il lieto fine, è una regola del genere. Se parliamo di altre categorie del romance, come per esempio il dark, allora il discorso è diverso, ma trattano temi che non tocco quando scrivo e romanzi che leggo di rado.
Ci sono temi che ricorrono spesso nei tuoi romance?
Come già accennato, credo che ciò che mi contraddistingue sia il tema della seconda possibilità.
Come definiresti la tua scrittura?
Semplice ma curata.
Pensi che l’erotico sia una componente importante nei romance?
Penso che sia una componente da non sottovalutare, ma che vada inserita coerentemente nella trama, altrimenti si rischia di avere una serie di scene di sesso consecutive che però non contribuiscono al procedere della storia.
Cosa ti aspetti da questo Festival?
Sono sicura che il FRI sarà un’esperienza meravigliosa! Mi aspetto di riabbracciare molte autrici che conosco, di incontrarne molte altre per la prima volta e spero che le lettrici vengano a salutarmi.
Quali romanzi presenterai/porterai con te al FRI19? Ci saranno anche novità non ancora pubblicate? Cosa troveranno le autrici quando ti incontreranno?
Porterò tutti i miei romanzi, Accanto a un angelo, Sei parte di me e Il mio mondo nei tuoi occhi, che declinano varie sfumature del romance. Per quanto riguarda le novità non faccio promesse, se non quella di provarci!
Grazie Giulia, non mi resta che augurarti un bel FRI19!
Grazie Ornella!
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