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21 ottobre 2018

INTERVISTA FRI19 - Erika Lenti

Grafica banner originale Rocchia Design

Nel mondo rosa del FRI19 oggi incontriamo virtualmente Erika Lenti.
Lenti Erika nasce nel 1979, in un paese in provincia di Roma, dove vive tutt’ora insieme al maritoMassimo e i due figli, Manuel e Marissa. Inizia a scrivere nel 2016, quando il ricordo di un vecchiotema di scuola le riaffiora alla mente: nasce così il suo primo romanzo.
Benvenuta Erika, come hai approcciato al genere romance?
Grazie per l’opportunità di farmi conoscere. Il mio approccio al genere romance come scrittrice è avvenuto per caso solo due anni fa quando, a seguito di un periodo buio e a un colpo in testa – potrebbe far ridere ma è successo veramente – ho iniziato a immaginare personaggi che interagivano tra loro. Comunque mi è sempre piaciuto, sin da piccola, fantasticare quando vedevo un film romantico e ipotizzare scene alternative. Anche come lettrice il mio approccio è avvenuto recentemente, perché ho sempre preferito generi horror o thriller.

Quale autore/autrice italiano/a ha lasciato il segno per quanto riguardo il genere rosa?
Sto scoprendo gli autori italiani solo di recente e devo dire che ce ne sono veramente tanti e talentuosi, ma se devo indicare chi mi ha spinta ad avvicinarmi a questo mondo devo assolutamente citare Cinzia La Commare perché il suo ‘I colori di Juliet’ è uno dei primi libri che mi è entrato nel cuore e che mi ha dato l’input per scrivere il romanzo che ho poi pubblicato.

I tuoi testi su cosa si basano principalmente? Romanticismo, umorismo, ironia, passione…?
Cerco sempre di trattare argomenti importanti, quali possono essere un disturbo psicologico, una malattia o un disagio, ma cercando sempre di alleggerire il tutto con un pizzico di ironia e romanticismo. Per ‘Semplicemente Gio’’ ho cercato di creare qualcosa di diverso e l’ho trasformato in un musical, usando la musica come filo conduttore tra i personaggi.

Come delinei i tuoi protagonisti, quali sono solitamente le caratteristiche che meglio li rappresentano? Hai un prototipo o sono sempre molto differenti? Parlaci di loro.
Mi piace spaziare con i personaggi, evitando di soffermarmi su un unico prototipo. Ho iniziato con un personaggio femminile che odia tutto ciò che la circonda, per poi passare alla folle Gio’ che ama la vita in tutte le sue sfumature. Gio’ è proprio la protagonista della mia prima pubblicazione, una ragazza frizzante che non si fa tanti problemi di essere giudicata male e agisce pertanto d’istinto. Ma un giorno tutto cambierà, perché si scontrerà con due diversi personaggi maschili: Liam, l’uomo perfetto, premuroso e bellissimo, e Dylan, deluso dagli eventi e poco socievole. Mi piace anche dare spazio a personaggi secondari, quindi ci saranno nipoti birichini, sorelle e amiche apprensive, cognati premurosi, mamme e sagge nonne. Tutto nella cornice romantica di Manhattan e un gran finale nella bellissima Sardegna, accompagnati dalle canzoni dei Modà.

Realtà e romanzo si incontrano nella tua vita da scrittrice?
Spesso la fantasia lascia spazio alla realtà quando scrivo, soprattutto quando ci metto qualcosa di me, che può essere un semplice pensiero o un fatto realmente accaduto, oppure battute ironiche di un dialogare quotidiano.

Cosa vorresti suscitare nel lettore con i tuoi romanzi?
Vorrei suscitare nel lettore ciò che io cerco quando leggo: un uragano di emozioni, tutte diverse. Vorrei farlo sognare, vorrei fargli venire il batticuore, vorrei che ridesse, ma che asciugasse più di una lacrima.

Quali elementi deve avere, secondo te, un buon romance?
L’effetto sorpresa secondo me è molto importante e non parlo solo nel finale, ma in ogni capitolo ci dovrebbe essere quel qualcosa che ti porti a voler passare alla pagina successiva.

Nei romance sei #teamromanticismo o #teamerotismo? Motiva la tua scelta di squadra.
La fusione di entrambi è il connubio perfetto. Il romanticismo ti porta a sognare a occhi aperti, ma una spolverata di peperoncino non fa mai male.

Cosa ti aspetti da questo Festival?
So che non sono conosciuta nell’ambiente quindi tra tanti sarà difficile farsi notare, ma ciò che conta e che cerco in questa opportunità è vivere un’esperienza da ricordare per il resto della mia vita. Ci saranno nomi noti e autrici che ho avuto la fortuna di conoscere anche se solo virtualmente e sarà l’occasione finalmente per abbracciarle.

Quali romanzi presenterai/porterai con te al FRI19? Ci saranno anche novità non ancora pubblicate? Cosa troveranno le autrici quando ti incontreranno?
Al FRI porterò ‘Semplicemente Gio’’, un pezzo del mio cuore, che è la mia unica pubblicazione e chissà se riuscirò a terminare un nuovo romanzo giusto in tempo da poter presentare in anteprima. Intanto sto preparando una serie di gadget per chi vorrà conoscermi.

Grazie Erika, che la tua carriera spicchi il volo e che sia sempre rosea.

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