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5 luglio 2018

RECENSIONE - Una ragazza inglese di Beatrice Mariani | Sperling & Kupfer

Una ragazza inglese di Beatrice Mariani è un tributo a Jane Eyre di Charlotte Brontë ed ecco cosa ne penso e cosa mi ha fatto provare.

Una ragazza inglese è una storia che trasporta nella stagione estiva, che ci fa immergere nella vita di Jane da piccola asociale bimba che ama leggere a giovane ragazza che si trova costretta a fare da tata per racimolare i soldi per l'università.

La storia è molto scorrevole, quasi fino alla fine dove ci si perde nella parte legale e "crime" della storia che forse avrei sfumato per non appesantire l'essenza iniziale del romanzo.

Premetto che la storia mi è piaciuta, mi ha intrattenuta, è stata una bella lettura, ma devo far presente anche quello che per me è stata una nota dolente, ovvero: la protagonista. Jane è una ragazza abbastanza insolita, quasi una mosca bianca per come è genuina e ingenua.

Jane ha meno di vent'anni e già si muove bene nel mondo, affrontando le difficoltà della vita come una grave perdita e un trasferimento lontano da casa e dal suo paese. Nonostante questi eventi e la maturità che dovrebbe scaturire da tali evoluzioni,  però, resta un po' bambina, pura, e si innamora con troppa facilità e con troppa prepotenza, rendendo quell'amore per Edoardo affrettato prima e quasi morboso poi. 

Gli eventi non mi hanno portato a credere nella forza di questo amore, non me lo hanno reso romantico e possibile, ma qualcosa di sbagliato, anche se al principio intrigante. Sbagliato non per differenze sociali o anagrafiche, ma per come si sviluppa il sentimento da parte della protagonista e per come poi si delinea la figura di Edoardo.
Nonostante le pecche e gli errori di Edoardo, Jane gli resta legata come un cagnolino senza forza di volontà o voglia di andare oltre lui, oltre quella parentesi durata pochissimo e io una tale dipendenza e devozione non sono riuscita a comprenderle. L'amore nutrito dalla ragazza non è abbastanza sviluppato nel romanzo e dall'esterno lo definirei più come un'attrazione e una sintonia, ma tirando le somme il rapporto tra Jane e Edoardo è fugace e per questo che l'epilogo poi mi ha stranito.

Edoardo al principio si affaccia alla storia come un uomo scontroso, sulle sue, ma con lati morbidi che emergono poco alla volta. Affascinante, passionale, coinvolto in affari illeciti, per sbaglio o con consapevolezza in fin dei conti non importa perché lui ammalia con la sua aurea misteriosa, ma sono i dettagli finali che ne ledono il fascino e che smettono di farmelo piacere.
Jane è giovane, con grandi potenzialità, perché rovinarsi la vita per un ricordo o per delle aspettative che non hanno una solida base? Quell'amore all'inizio stuzzicante, esagerato, per me sfuma in una realtà poco da favola. Ai miei occhi, Jane prende le scelte sbagliate, avrei preferito un finale diverso per lei. L'epilogo forse per alcuni sarà un lieto fine, per me è un... 'nsomma.

Tra i personaggi secondari mi è piaciuta sicuramente di più l'amica di Jane, Ivana, più reale e concreta, vivace e spontanea, rispecchia meglio una ragazza comune dei giorni nostri. E come non citare la tata di Jane da bambina, Bettina, un personaggio ironico che fa divertire anche se compare poco, ha dei modi rudi e allo stesso tempo affabili che non passano inosservato.

Il ritmo del romanzo non è incalzante ma abbastanza placido soprattutto nella parte iniziale dove Jane vive le sue nuove giornate in villa a bada del piccolo di casa, in pratica conosciamo la sua quotidianità con alti e bassi.

Una ragazza inglese di Beatrice Mariani, concludo e ripeto, mi è piaciuto, nonostante non abbia compreso l'amore provato dalla protagonista e non abbia condiviso il suo percorso. Ovviamente in ogni lettore Jane susciterà sensazioni diverse, io non posso che consigliarvi questo romanzo se siete in cerca di una storia relativamente tranquilla e con una ragazza innamorata alle sue prime esperienze.

TRAMA

È un tardo pomeriggio di giugno quando Jane raggiunge il cancello della villa dove passerà l’estate. Per lei, diplomata a pieni voti in Inghilterra, lavorare come ragazza alla pari per una ricca famiglia romana è un modo per mettere da parte qualche soldo, ma soprattutto il primo passo verso un futuro che intende scegliere da sola. Gli zii, unici parenti rimasti, la vorrebbero indirizzare a studi di economia, un percorso sensato che garantisce un solido avvenire.
Ma lei non può dimenticare che i suoi genitori hanno seguito la loro passione a costo della vita, e la passione di Jane è il disegno, non i numeri. Il cuore, fin dal loro primo rocambolesco incontro, la spinge verso il suo datore di lavoro, Edoardo Rocca, un uomo d’affari dal fascino misterioso, zio del bambino di cui lei si deve occupare. È bello, sicuro di sé, sfuggente. Jane ne è intimorita, ma al tempo stesso attratta. Lui appartiene a un altro mondo, lo sa bene, eppure sente un’affinità che nessuna logica può spiegare. Basta una notte insonne perché si accenda una passione che sfida il buonsenso e la convenienza, non solo per la differenza di età ma anche perché c’è qualcosa che Edoardo nasconde, segreti ed errori che stanno per travolgerlo.

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