Ho pronta questa recensione da molto, ma non sono riuscita a scriverla e metterla online prima perché, tra un post e l'altro e le tante uscite, il tempo mi è sfuggito di mano.
Il viaggio di Elena Bartolomei è un romanzo dallo stile molto scorrevole e fresco, una spigliatezza che si scontra con le tematiche insite nel testo e che non faticano a saltar fuori.
Il viaggio di Elena Bartolomei è un romanzo dallo stile molto scorrevole e fresco, una spigliatezza che si scontra con le tematiche insite nel testo e che non faticano a saltar fuori.
Amelia, la protagonista, è una donna in cui percepisco una gran gioia di vivere, di amare, di esprimersi, eppure è così frenata da stringere il cuore. Si riesce a stabilire un contatto emotivo con lei e, questo, fa bene e male allo stesso tempo.
Quello che le succede è traumatizzante, il buio crolla su di lei, ma dopo quell'oscurità, quel dolore immenso, riemerge la luce e non è mai troppo tardi per trovare se stessi e seguire i propri sogni e, perché no, la felicità.
Questo romanzo è breve ma scuote, il suo incipit in particolare ha lasciato il segno in me. Se cercate una lettura breve ma intensa, ve lo consiglio.
Questo romanzo è breve ma scuote, il suo incipit in particolare ha lasciato il segno in me. Se cercate una lettura breve ma intensa, ve lo consiglio.
TRAMA
TITOLO: Il viaggio
AUTORE: Elena Bartolomei GENERE: Narrativa femminile PREZZO: cart. 15,90 € PAGINE: 160 |
Amelia è una giovane e brillante ginecologa, senza grande stima di se
stessa, ma apparentemente felice della sua vita tranquilla a fianco di
un uomo facoltoso che dice di amarla. Fino al giorno in cui lui la
picchia, lasciandola sospesa in una dimensione extra-corporea che non
conosce e che la spaventa.
Un sogno? La morte? Amelia non lo sa, ma dovrà esplorarla in
compagnia di alcuni personaggi intenzionati ad aiutarla. Non li
riconoscerà immediatamente. Soltanto molto più tardi scoprirà le loro
identità, parti fondamentali del suo vissuto: un bagaglio
imprescindibile per questo viaggio in cui ricordi, letteratura e
politica s’intrecciano continuamente.
Il percorso esistenziale parte da Roma per giungere in Colombia,
paese tormentato da una guerra civile senza fine. Qui, nella missione di
Medici Senza Frontiere, il viaggio dell’anima e quello fisico si
ricongiungeranno in un suggestivo cerchio magico che condurrà la
protagonista, insieme a tutti i suoi fantasmi letterari e alla sua
coscienza civile, in bilico tra la Colombia e Cuba, a trovare lì
l’inizio e la fine di tutto…
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