Il libro delle ombre di Stefano Lanciotti è sicuramente un urban fantasy interessante che unisce "l'urban" ad altri mondi.
Appena si comincia la lettura si riscontrano i cliché del genere: ragazza rimasta orfana e prescelta per un qualcosa e il ragazzo eroe di turno che non può che attirare l'attenzione dal suo angolino ombroso.
L'incipit è molto veloce, la storia parte in quarta e trascina, peccato che tutto il romanzo non segua questa linea. Infatti, per me, la lettura ha incontrato alti e bassi, non tutti i passaggi mi hanno entusiasmato allo stesso modo.
Cosa ho apprezzato particolarmente di questo romanzo?
Sicuramente la cura per i dettagli e per tutte le creature inventate. Quando trovo una tale caratterizzazione e note originali resto sempre piacevolmente colpita.
Lo stile dell'autore è fluido e idoneo al genere e al target, ho apprezzato molto la sua scrittura.
Nonostante i punti di forza di questo testo, personalmente non mi sono trovata coinvolta dalla storia.
TRAMA
Chi è veramente Beryl Anderson? Lei è convinta di essere una ragazza
come tante altre ma, quando la sua vita comincia ad andare in pezzi e le
accadono cose inspiegabili, l'idea che esista un mondo del tutto
diverso da quello che conosce, nel quale lei è una persona molto
speciale, comincerà ad apparirle meno incredibile. E assieme a nuovi
compagni d'avventure, dovrà imparare a combattere per conoscere a fondo
se stessa, salvare la sua vita e, forse, il mondo intero.
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