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9 febbraio 2017

RECENSIONE - Madame Claudel è in un mare di guai di Aurélie Valognes | Newton Compton Editori

TITOLO:  Madame Claudel è in  un mare di guai 
AUTORE: Aurélie Valognes
EDITORE: Newton Compton Editori

Immaginate un attuale Scrooge francese che invece di odiare il Natale odia le persone. Fatto?
Bene, abbiamo il nostro incredibile protagonista Monsieur Scrooge Ferdinand Brun !

Leggere questo romanzo è come essere catapultati in una commedia tragicomica, il lettore non sa se ridere o piangere, perché ne capitano di tutte i colori, una dietro l’altra, non ha il tempo di adattarsi agli eventi, figuriamoci di annoiarsi. 

Monsieur Ferdinand Brun affronta l’impossibile, non è uno stinco di santo però, poverello, avrà diritto di vivere un po’ di serenità, o no? 
L’unica gioia della sua vita è una cagna, e pure lei… puff… sparisce. La sfiga lo attanaglia sin da bambino e sopra gli ottant'anni si ostina ad essere la sua unica compagnia. Un uomo scorbutico, indisponente, asociale, che sotto sotto fa sorridere proprio per questo suo atteggiamento.

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Cover inglese
La prima parte è quella più triste, dove Monsieur Brun si strugge, non ne può più, poi una bambina, Juliette, si intrufola in casa sua e porta finalmente un pizzico di brio e scompiglio. Come si dice dalle mie parti: Tras 'e sicc e s mett 'e chiatt, ovver entra con discrezione e poi si prende sempre più spazio e confidenza. Quando poi Ferdinand incontra la vicina di casa, iniziano ulteriori complicazioni: Madame Claudel è estremamente chiacchierona e l'ottuagenario non può che assecondarla, anche perché non gli lascia tempo di replica. In sostanza, il vegliardo si trova delle amicizie senza sapere come, ma si adatta e il suo cuore inizia a riscaldarsi anche se vorrebbe negarlo.

Il romanzo si legge in poco tempo, la scrittura è talmente semplice e fruibile che il testo sembra scivolar via dalle mani. 

Le situazioni presentate sono un po’ eccessive, forzate, ma è l’elemento portante di questa storia e che rende tutto, appunto, tragicomico.
Non saprei definire in altro modo questo romanzo se non piacevolissimo e leggero, una compagnia gradevole e dall’umorismo velato.

Non è il classico testo che dà sensazioni forti, è un tipo di lettura che, secondo me, mira a intrattenere e mettere in luce in modo soft, ridicolizzando ed estremizzando, alcuni aspetti della nostra società, come ad esempio la solitudine degli anziani che in questo romanzo, alla faccia della loro età, sono più arzilli e forti di alcuni trentenni.

Se cercate una lettura di transizione, qualcosa di lieve e piacevole, puntate su  Madame Claudel è in  un mare di guai.  
 ❤❤❤½


TRAMA

Ferdinand Brun vive a Parigi, al numero 8 di Rue Bonaparte, ha ottantatré anni e non gli piacciono le persone. Sfortunato dalla nascita – ha perso la mamma e la nonna quando era ancora piccolo –, è cresciuto nel risentimento, diventando introverso e taciturno. Purtroppo con il passare degli anni è addirittura peggiorato e così la moglie lo ha mollato di punto in bianco scappando con il postino, mentre la figlia e il nipotino sono andati a vivere dall’altra parte dell’oceano. Rimasto solo con la cagnolina Daisy, unico essere vivente degno del suo affetto, Monsieur Brun ha deciso di disertare il genere umano e di ridurre al minimo i suoi contatti con gli altri, compresi quelli con la portinaia, la detestata Madame Suarez. Un infausto giorno, la cagnolina Daisy muore e la settimana dopo Monsieur Brun rimane vittima di un incidente. Tutto è contro di lui, e quando la figlia lo mette di fronte all’ipotesi dell’ospizio, non gli resta che accettare l’aiuto di Madame Claudel, un’arzilla signora di novantatré anni, che abita al suo piano. Ma sarà l’arrivo della piccola Juliette, figlia dei nuovi condomini, l’unico evento in grado di scalfire il muro di diffidenza e scontrosità che il vecchio ha costruito intorno a sé.

1 commento:

  1. Simpaticissimo romanzo. Il personaggio che di sicuro mi è rimasto impresso è Madame Béatrice Claudel XD

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