AUTORE: Paolo Cochi
EDITORE: Runa Editrice
GENERE: Cronaca
PREZZO: cartaceo 16 €
PAGINE: 358
TRAMA
Il mostro di Firenze rappresenta il caso criminale più lungo e controverso della cronaca nera italiana: decenni d'indagine, una scia di sangue con almeno 16 vittime, tante morti considerate "collaterali", la pista sarda, Pacciani e i compagni di merende, per giungere alle ipotesi sui mandanti che, finora, hanno condotto solo ad assoluzioni per quanti ritenuti coinvolti. Per la prima volta la storia del mostro di Firenze viene raccontata attraverso i verbali, i rapporti giudiziari e gli atti ufficiali, per una nuova valutazione di aspetti centrali della vicenda e per evidenziare elementi rimasti inediti. La cronologia degli eventi e le nuove conclusioni di recenti studi di entomologi e medici legali, creano una dicotomia inconciliabile con i risultati fino a oggi processualmente accertati. Un'altra verità, dunque, che smonta una a una le dichiarazioni del testimone reo confesso Giancarlo Lotti, questa volta senza possibilità alcuna di appello.
ESTRATTO
"I racconti del reo-confesso Giancarlo Lotti, che portarono alla condanna definitiva dei "compagni di merende", ne escono totalmente ridimensionati. Di "impossibili verità", raccontate al processo da Lotti, ce ne sono molte e di spessore e ancora più "incredibile" rispetto al giorno dell'ultimo delitto degli scopeti ."
"Ugualmente, gli esiti delle nuove perizie effettuate sullo stato dei cadaveri dell'ultimo omicidio, quello del 1985, avvenuto a Scopeti ai danni di Nadine Mauriot e di Jean Michel Kraveichvili fanno concludere per una retrodatazione del delitto quantomeno al giorno precedente rispetto a quello cristallizzato nelle sentenze, disarmando inevitabilmente le dichiarazioni dei testi oculari Giancarlo Lotti e Fernando Pucci, che riferirono d’aver partecipato al duplice omicidio nella tarda serata di domenica 8 settembre 1985."
"Ugualmente, gli esiti delle nuove perizie effettuate sullo stato dei cadaveri dell'ultimo omicidio, quello del 1985, avvenuto a Scopeti ai danni di Nadine Mauriot e di Jean Michel Kraveichvili fanno concludere per una retrodatazione del delitto quantomeno al giorno precedente rispetto a quello cristallizzato nelle sentenze, disarmando inevitabilmente le dichiarazioni dei testi oculari Giancarlo Lotti e Fernando Pucci, che riferirono d’aver partecipato al duplice omicidio nella tarda serata di domenica 8 settembre 1985."
AUTORE
Paolo Cochi, reporter e documentarista, segue il caso del mostro di Firenze da più di venti anni. Ha realizzato come autore e regista due documentari e molteplici trasmissioni televisive. Ha una rubrica di cronaca nera dedicata alla vicenda. Vive e lavora a Roma, nel settore della comunicazione cine/televisiva, affrontando spesso vicende storiche e misteriose, in modo scientifico. Coltiva da anni la speranza che questo “cold-case” venga definitivamente risolto.
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