Un romanzo storico dal ritmo avventuroso e avvincente che si legge come un film, in cui si trovano anche curiosità e insoliti retroscena legati ai simboli di Milano: la Scala, il Duomo, il toro nella galleria Vittorio Emanuele II, l'orientamento archeo-astronomico del centro urbano e la celeberrima “scrofa semilanuta”.
Ma tra battaglie e imprese epiche si raccontano anche le origini di altri misteriosi luoghi italiani, come la Chiesa della Gran Madre di Dio a Torino, il Grande Cerchio litico di Sant'Anna in provincia di Como e l'enigmatico Sass de la Preja Buia di Sesto Calende in provincia di Varese.
Il primo romanzo storico sulla fondazione di Milano
TRAMA
È il 585 a.C. Spinto da una profezia, ma anche dal desiderio del suo popolo di espandersi e colonizzare altre terre, Belloveso, un predestinato segnato dal dio del fulmine, intraprende insieme a un gruppo di coloni e guerrieri celti l’impervio passaggio delle Alpi. Sanno che li attende un’ardua sfida e sul loro cammino affronteranno agguati e tradimenti, prodigi e maledizioni, popoli rinnegati e lascive regine. La loro missione è anche una corsa contro il tempo: per ristabilire l’Oiw, il flusso di energia che governa la vita, Belloveso deve trovare e consacrare il Medhelan, il centro dei mondi, nel giorno esatto in cui «il cielo e la terra saranno uno». Questa è la storia del viaggio di un guerriero alla scoperta di un antico mistero druidico, e dello scontro fra i Celti e gli Etruschi, decisi a conquistare per primi le terre del Nord. Ma è anche la storia di un grande amore, quello tra Belloveso e Mevian, donna sacra erede dei segreti mistici degli Edui. E di un presagio che si trasformerà in una città: Milano.
Un racconto epico che da un ricco patrimonio di storia e di leggenda trae una narrazione dal passo tumultuoso e dalle atmosfere magiche, popolata di personaggi indimenticabili.
AUTORE
Michele Gazo è nato e vive a Varese. Appassionato di tradizioni celtiche, si è occupato come ricercatore indipendente di leggende e misteri legati al passato di Milano. Nel 2013, con il suo romanzo sul condottiero celta Brenno, Il flagello di Roma (Rizzoli), è stato finalista al prestigioso Premio Fiuggi-Storia. Lavora come copywriter.
Io sono in fissa con i Celti, quindi questo me lo segno!
RispondiEliminaBuon romanzo, personaggi ben delineati e battaglie ben descritte.
RispondiEliminaSi legge piacevolmente.
Poteva essere molto meglio l'impaginazione del volume, molte volte il passaggio delle vicende dai Romani ai Celti (e viceversa ) è descritto di seguito, senza il necessario stacco.