TITOLO: Dark Games
AUTORE: Anna Carey
EDITORE: Newton Compton Editori
AUTORE: Anna Carey
EDITORE: Newton Compton Editori
Salve peccatori, inizio la recensione sottolineando che questo non è un
fantasy e non è un distopico, ma un thriller young adult. La trama si
basa su un tema che ho già visto affrontare e che ricorda le dinamiche di Hunger Games ma trattate in maniera
diversa.
Non è facile riuscire a capire cosa stia succedendo.
Probabilmente è in corso una caccia all’uomo… E la preda è lei.
Tutta la storia si concentra principalmente su un unico personaggio,
una ragazza senza nome che si risveglia priva di memoria in una stazione... E
non in posto molto sicuro, aggiungerei.
Il macchinista ti ha visto. Il suono cambia – adesso, i freni stridono più forte, più acuti. È tardi. Va troppo veloce. Ti rimane una sola scelta. Ti distendi, incrociando le braccia sul petto.
Tre, due, uno. All’inizio c’è solo rumore, lo sferragliare delle ruote sulle guide di metallo, la raffica d’aria smossa dal treno. Il suo alito caldo ti scompiglia i capelli. Fissi il ventre scuro della macchina, metallo, tubi e cavi. Quando finalmente rallenta, fermandosi in stazione, impieghi qualche secondo per elaborare: sei ancora lì distesa, ti sei salvata per qualche centimetro. Sei ancora viva.
Pian piano, oltre la smemorata denominata Sunny, si incontrano
altri personaggi ma mai con lo stesso peso per il romanzo. Le due "spalle", se
così posso definirle, si alternano, presenziano e si assentano non restando
mai stabili. Sto parlando di Ben e Izzy, coetanei a cui Sunny,
anche non volendo, si affeziona, seppur
in modo diverso.
C’è una breve parentesi romantica che destabilizza ma non invade
la storia.
La ricerca della memoria, capire il motivo per cui delle persone seguano
e vogliano fare del male a Sunny è ciò che spinge a proseguire nella lettura. Poco alla volta si ricompone il quadro ma resta in sospeso una domanda: perché? Un perché
che personalmente porrei in diverse situazioni. Un po’ per incredulità, un po’
per curiosità.
Detto ciò, il romanzo è appassionante, traina perché
si e mossi dalla voglia di sapere e superare insieme alla protagonista un
iniziale stato confusionale, ma una cosa
non ho proprio digerito: la narrazione in seconda persona.
Ti sembra di essere lì da sempre. Non riesci a guardare la pancia del treno senza che ti venga voglia di urlare. Quindi chiudi gli occhi, cercando di premere le braccia sul corpo e di guadagnare un po’ di spazio, per sentirti meno oppressa. È automatico, rallenti i respiri, li conti, lasciando che fra le labbra socchiuse passi solo un filo d’aria.
Oltre a essere poco comune ai miei occhi da lettrice a volte
fatico a seguirla e mi confonde. Non so il perché di questa scelta, che per me
ostacola e allontana più che avvicinare alle vicende. Per i miei gusti non è
l’ideale. Inoltre, ci si districa tra
presente, ricordi e salti nel passato, e anche in questi casi la narrazione in
seconda persona non agevola, in pratica: io la boccio su tutta la linea ma non è detto che non possa piacere.
In conclusione, Dark Games è un romanzo interessante, avvincente con personaggi
giovani e misteri da scoprire… ma con qualche nota stonata.
❤❤❤₁/₂
TRAMA
Una ragazza senza nome e senza memoria si sveglia sui binari della
metropolitana e l’unica cosa che è in grado di ricordare è che qualcuno
la vuole morta. Con sé ha solo uno zaino e un coltello e sul polso ha
uno strano tatuaggio con un uccello nero. Sunny deve scoprire chi è
davvero e perché qualcuno sta cercando di ucciderla. Sente che la sua
vita è in pericolo e l’istinto le dice che deve darsi da fare per
salvarsi. Non è facile riuscire a capire cosa stia succedendo.
Probabilmente è in corso una caccia all’uomo… E la preda è lei.
❤❤❤₁/₂
A girl wakes up on the train tracks, a subway car barreling down on her. With only minutes to react, she hunches down and the train speeds over her. She doesn’t remember her name, where she is, or how she got there. She has a tattoo on the inside of her right wrist of a blackbird inside a box, letters and numbers printed just below: FNV02198. There is only one thing she knows for sure: people are trying to kill her.
On the run for her life, she tries to untangle who she is and what happened to the girl she used to be. Nothing and no one are what they appear to be. But the truth is more disturbing than she ever imagined.
The Maze Runner series meets Code Name Verity, Blackbird is relentless and action-packed, filled with surprising twists.
English small-Review
TITLE: Blackbird
AUTHOR: Anna Carey
TITLE: Blackbird
AUTHOR: Anna Carey
Blackbird takes up the theme of the hunt between people and this reminds Hunger Games, but it is not a fantasy but a YA thriller. The story is very interesting, everything is haunting on the protagonist's memory loss. She knows nothing of herself and is the prey of a group of people without knowing why. His adventure brings her closer to two peers, Ben and Izzy, and there is a romantic brackets unobtrusive. Curiosity drives the reading but the story in the second person is an element that bud completely. In conclusion, it is a good novel but with some downsides.
❤❤❤₁/₂
SYNOPSIS
A girl wakes up on the train tracks, a subway car barreling down on her. With only minutes to react, she hunches down and the train speeds over her. She doesn’t remember her name, where she is, or how she got there. She has a tattoo on the inside of her right wrist of a blackbird inside a box, letters and numbers printed just below: FNV02198. There is only one thing she knows for sure: people are trying to kill her.
On the run for her life, she tries to untangle who she is and what happened to the girl she used to be. Nothing and no one are what they appear to be. But the truth is more disturbing than she ever imagined.
The Maze Runner series meets Code Name Verity, Blackbird is relentless and action-packed, filled with surprising twists.
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