Titolo: Il lamento di Euridice
Autore: Luana Semprini
Editore: Ute Libri
Un romanzo, è il caso di dire: breve ma intenso. Una via di mezzo tra un racconto e un romanzo, con descrizioni brevi ed efficaci, e centralità data alla storia conduttrice.
Una trama misteriosa, con protagonista un personaggio inquietante e accattivante come Malco, e una ragazzina qualunque come Erika.
La normalità e il paranormale sembrano vivere in due dimensioni parallele, dove il comune resta nelle ore diurne e il paranormale nelle ore notturne, trovando incontro nelle voci sentite dai protagonisti, le voci di spiriti inquieti. Appunto "Il lamento di Euridice".
La storia mi è piaciuta molto, ho visualizzato bene il personaggio di Malco, meno quello di Erika, e ancora meno i personaggi di contorno, ma non ne ho sentito la mancanza, perché la mia attenzione era tutta per i protagonisti.
La lettura è molto piacevole, ha stimolato la mia curiosità e mi ha tenuta ancorata al reader fino all'esaurimento batterie.
Scritto in modo semplice e curato; testo scorrevole è dir poco. Si legge d’un fiato! L'unica pecca è proprio la berevità e il suo essere fin troppo sintetico su alcuni punti. La stesuranon ha particolari carenze, l'unico difetto è il ripetersi in poche pagine di una frase in particolare, che mi ha creato un effetto di ridondanza, ma a parte questo nulla da ridire sulla stesura di questo splendido e leggero Paranormal Romance.
Io l’ho adorato! E in un futuro spero di rivederlo, magari con l'aggiunta di alcuni dettagli e capitoli.
By Nel
❤❤❤❤❤ -
TRAMA
Erika e i suoi amici decidono di trascorrere alcune settimane nella
casa di montagna di Daniel per una vacanza post maturità. Una casa
isolata, affiancata da un bosco al di sopra del quale si trova un
piccolo cimitero sconsacrato, nient’altro che poche lapidi malmesse. I
ragazzi si recano a visitarlo, curiosi, ma Erika è la sola che avverte
una voce lamentosa e disperata. Da quel momento in poi la voce diventerà il suo pensiero principale tanto da indurla a tornare al cimitero la stessa notte, da sola. Qui incontra un personaggio inquietante, un ragazzo di nome Malco che inizia a tormentarla, convincendola che anche lui sente una voce e di aver bisogno di lei per potersene liberare. Erika non gli crede, pensa che sia pazzo. I giorni passano ed Erika si accorge di essere sempre più tormentata da quella voce disperata e cede alle pressioni di Malco. Si incontrano più notti, in una radura in mezzo al bosco, e lui le racconta cose a cui Erika non vuole credere. Malco le parla della sua infanzia passata tra uno psicologo e l’altro, la solitudine, la convinzione di tutti, anche della sua famiglia, della sua pazzia a causa della “voce”. Ma è veramente pazzia quella di Malco? È follia il suo ostinarsi a perseguitare Erika e a chiamarla “Euridice”? E sarà follia l’attrazione malata che spinge Erika sempre più a fondo?
Il confine tra sanità e pazzia non è altro che un infido pozzo in cui è facile cadere.
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri commenti sono la linfa vitale del blog, lasciate un segno ツ