Titolo: Sotto un sole nero
Autore: Ivano Mingotti
Editore: Ded'A
Il romanzo all’inizio ha destato il mio interesse, ma poco alla volta questo è andato calando, e spiegherò di seguito il perché.
Di positivo c’è l’idea, un futuro post disastro ambientale, dove
la dittatura opprimente di un duce (Ductor) rovina la vita della popolazione oltre
i limiti dell’immaginazione, le persone sono ridotte a cose di parziale
importanza. Il modo in cui è scritto “Sotto un sole nero” è di facile comprensione, quindi molto
fruibile, e riesce a trasmettere ansia con le ripetizioni di alcune parole e
frasi, proprio come se una persona traumatizzata ripetesse le stesse battute per
affrontare lo shock. Questo modo di narrare funziona per un po', poi diventa
pesante, e quello stato di angoscia e di trauma sembra diventare il parlato di
un balbuziente che da enfatizzante passa a ridondante e, per me, a irritante.
Lo stile del romanzo introspettivo, ricorda quasi un diario
in alcuni momenti. Il testo e diviso in brani ognuno con un titolo che ne riflette
il tema, un po’ come i libri di brani poetici a scuola. Potrebbe essere
innovativo, ma da un lato leva unità all’opera con un’eccessiva frammentazione.
Per me questi punti sono a sfavore, perché preferisco una stesura più unitaria, un unica
trama che coinvolge più personaggi, più azioni e vicende, dialoghi e situazioni
sentimentali di qualsiasi sorta: amore, amicizia, passioni, tradimenti, e in “Sotto
un sole nero” questo mi è mancato, ho vissuto il romanzo con distacco, forse
anche perché il romanzo si è rivelato non rientrare nei miei gusti personali e
quindi non è riuscito a coinvolgermi. Fatta
eccezione di una paio di passaggi, come ad esempio quello di un bambino che
perde sua madre; non scendo nei dettagli per non spoilerare, ma questo
frammento di testo mi ha toccato particolarmente.
Con queste premesse, il mio voto non può essere alto, anche
se “Sotto un sole nero” secondo me ha del potenziale che sicuramente sarà apprezzato
da lettori più affini a questo tipo di scrittura e di genere.
by Nel
TRAMA
In un presente alternativo, un governo totalitario sembra
gestire la vita dell'intera popolazione umana. I "cittadini" vivono
in un regime di terrore e di ferree regole dettate dal Ductor. Apparentemente
salvatore della specie, dopo il disastro ecologico, il Ductor
"protegge" il popolo sotto un sole nero, nel silenzio e
nell'alienazione in cui sono ridotti, sotto un regime che marcia per le strade
"Per la pace. Per la quiete. Per il sangue dei nemici". Ma
un'ulteriore minaccia da parte di invasori esterni sembra minare questo
equilibrio. Nove vite si intrecciano, ci raccontano e ci conducono verso un
epilogo inaspettato.
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