INTERVISTA FRI19 - Livy Snow

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Nel fantastico mondo del rosa, eccoci con Livy Snow.

Livia è nata a Bologna e vive sulle colline bolognesi insieme a uno svariato numero di animali di molteplici razze e dimensioni. Lavora nel campo della sanità in libera professione. Scopre la passione per la lettura da giovanissima e apprezza in modo particolare il genere horror e thriller, spaziando però anche al romance e alla narrativa generale. Da questa passione per la lettura è nata in modo del tutto spontaneo anche quella per la scrittura, che è stata e rimane una costante della sua vita. Attentissima a nascondere tutto ciò che le veniva in mente di scrivere, Livia ha man mano riempito quaderni e poi file word di storie fino a che, qualche tempo fa, una serie di eventi l’ha aiutata a superare questa ormai radicata incapacità a far leggere qualcosa di proprio agli altri. Scrive principalmente romance di stampo psicologico e quasi tutte le sue opere trattano di disagio psichico nelle sue varie forme. I temi che sceglie per le sue storie non sono fra i più facili, quindi cerca di mettere nella narrazione tutta la sua sensibilità, sperando di arrivare al cuore di chi legge. Credi – Amami, finché posso amarti è la sua prima pubblicazione.

Benvenuta Livy, quando è iniziata la tua relazione con il romance?
Scrivo da una vita e l’amore è sempre stato il tema principale di ogni mio scritto. Insomma, il romance per me deve esserci, altrimenti non riesco a scrivere nulla!

Che tipi di romance ti piace leggere e scrivere?
In entrambi i casi preferisco romance di stampo psicologico. Io scrivo principalmente questo genere di storie, con preferenza per young e new adult e una buona dose di angst.

Come definiresti la tua scrittura?
Me l’hanno definita, io sinceramente non sono capace… Viscerale, cruda, personale. Se così fosse davvero ne sarei felice!

Quali sono i temi che ricorrono nei tuoi romanzi?
Il disagio psichico nelle sue svariate forme è ciò che mi interessa trattare di più nelle mie storie.

Cosa speri di suscitare nel lettore?
Emozione e compartecipazione è quello che vorrei suscitare in chi mi legge… una cosa da niente XDD

Quanto tempo impieghi solitamente nella stesura di un romanzo?
Troppo… davvero troppo. Ho una trilogia che, in primissima stesura, risale agli anni 90 e non è ancora finita!

Dove ambienti le tue storie di solito?
Per la maggior parte dei casi ambiento in Italia, in luoghi che conosco e che mi hanno suscitato emozioni. Però scrivo anche storie di ambientazione diversa.

Nei romance sei #teamprotagonistaingenua o #teamprotagonistatosta? Motiva la tua scelta di squadra.
Direi #teamprotagonistatosta lo preferisco di gran lunga, per una questione di affinità personale. Di solito, però, i veri protagonisti delle mie storie sono i personaggi maschili.

Cosa ti aspetti da questo Festival?
Mi aspetto di capire un po’ meglio come funziona questo mondo a me ancora abbastanza ignoto e di conoscere molte persone che condividono con me la mia stessa passione. Spero e credo sarà un’esperienza fantastica, a prescindere dal discorso vendite ecc…

Quali romanzi presenterai/porterai con te al FRI19? Ci saranno anche novità non ancora pubblicate? Cosa troveranno le lettrici e i lettori quando ti incontreranno?
Porterò sicuramente l’unico libro che ho pubblicato finora (Credi – Amami, finché posso amarti). Da qui al FRI non so se avrò altro, mi piacerebbe però avere il primo libro della trilogia di cui dicevo sopra, semmai riuscirò a trovare la strada giusta per questa storia un po’ particolare.

Grazie Livy, che le pagine della tua vita siano sempre rosee.
Grazie di cuore a voi per il sostegno, l’impegno e la gentilezza. Spero di avere occasione di conoscervi di persona al FRI!