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18 ottobre 2018

RECENSIONE - Miseri Resti Sepolti di Miriam Palombi | Dark Zone Edizioni

Non leggevo qualcosa di genuinamente horror da tempo a favore di altri generi che mi piacciono e sono forse più commerciali, poi mi è "capitato tra le mani" Miseri Resti Sepolti di Miriam Palombi che, grazie alla cover, ha attirato la mia attenzione. Quindi mi sono detta: perché no? Il periodo è anche giusto. Halloween sta arrivando.
Essendo una raccolta non posso parlarvi della trama, ma in generale posso dirvi che ogni racconto è proprio come dovrebbe essere una sequenza da film horror e riesce a richiamare nel lettore sensazioni di disgusto, di angoscia, di... orrore. 
Al centro di Miseri Resti Sepolti ci sono: devianze umane, vittime e carnefici, bassi istinti e sentimenti di vendetta, elementi che si colgono fin dal primo testo. Un mix che dà luogo a non poche e diverse vicende.

Miriam Palombi è stata davvero in gamba, la scrittura è accurata, presenta vividi dettagli, è descrittiva nel modo giusto ed è un'opera scorrevole, nonostante il genere non risulti leggero. Inoltre, essendo una raccolta, è possibile centellinare il testo sera dopo sera, certo magari prima di andare a dormire non è proprio l'ideale se si è impressionabili, ma è facilmente inseribile in ogni tipo di break, quindi una lettura gestibile in diversi tempi.

Con Miseri Resti Sepolti i resti forse non sono proprio tutti sepolti, il passato non è proprio passato e i morti non è detto non possano farsi valere.


Ossessione. Perversione. Follia. Queste sono le deviazioni che muovono un assassino. Ma cosa succederebbe se le vittime avessero la possibilità di tornare dall’oltretomba e vendicarsi in un modo orribile quanto quello in cui sono state uccise? Vittima e carnefice sarebbero poi così diversi tra loro? Se potessimo guardare nei loro occhi, vedremmo lo stesso cupo abisso. Divisi in vita, uniti nella morte.



Testo fornito dall'editore/autore

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