Benvenuti al Review party dedicato ai viaggi del tempo di Jill Cooper con il secondo volume di The Rewind Agency: Plugged. Vi siete persi il primo? Lo trovate qui: Quindici Minuti.
Voi cosa fareste se poteste tornare indietro per 15 minuti?
Io penso che tornerei a uno dei momenti che hanno tuttora influenza sul presente, seppur passati: una lite, una brutta separazione, un non detto... In pratica, metterei un cerotto su qualcosa che anche a distanza di tempo continua a ferirmi seppur in modo blando.
Io penso che tornerei a uno dei momenti che hanno tuttora influenza sul presente, seppur passati: una lite, una brutta separazione, un non detto... In pratica, metterei un cerotto su qualcosa che anche a distanza di tempo continua a ferirmi seppur in modo blando.
Plugged è il seguito di Quindici Minuti di Jill Cooper: un libro fantastico!
Con Plugged le peripezie di Lara continuano tra realtà,
finzione e viaggi temporali, è per quanto esaltante, per queste caratteristiche
l’incipit l’ho trovato ostico. Non c’è una dolce introduzione che riprenda il
finale e si passa di scena in scena creando disorientamento nonostante le
sequenze siano divise dai classici ***. Ammetto di essermi persa.
Fortunatamente, come un’illuminazione, arrivo a un punto in cui comprendo le
dinamiche della storia e allora, finalmente, tutto scorre con chiarezza, però,
ad essere sincera, qualche accortezze sull’inizio l’avrei avuta, ma oltre
questo piccolo intoppo il romanzo non ha
deluso le mie aspettative.
Plugged è un testo che non dà modo di annoiarsi, fermarsi, i
personaggi sono sempre in movimento, le vicende si susseguono a un ritmo
sostenuto, quasi fosse una corsa contro il tempo.
La protagonista rispetto a Quindici Minuti è molto cresciuta, maturata dopo le sofferenze a cui è stata sottoposta ed è meno lunatica, meno adolescente, come se la sua giovinezza fosse stata bruciata.
Il lato romantico non manca, e io adoro la coppia formata da Lara e Don, anche se mi è rimasto l’amaro per quel passato ormai cancellato nel primo volume di Jill Cooper che vedeva Lara legata a Rick, che nella nuova dimensione temporale reale è un personaggio davvero pessimo.
Oltre ad aver apprezzato il ritmo incalzante, ho adorato lo stile scorrevole e semplice, una scrittura che nonostante la leggerezza riesce a trasmettere bene le sensazioni della protagonista non risultando affatto pesante. Mi è piaciuto anche un nuovo personaggio, anche se secondario: il senatore Marcus O’Reily, che rappresenta un po’ la nemesi politica di Patricia James e le sue idee sulla Rewind. Di Marcus conosciamo sprazzi del suo passato di adolescente e di diversi presenti fino a quello che vige e risulta cambiato proprio da Lara che ha fatto visita all’uomo più volte nel tempo per organizzare il suo piano (ammetto di averli anche shippati insieme).
Insomma, Plugged di Jill Cooper è ricco di azione, è originale, e anche se l’epilogo non ha l’exploit che mi aspettavo (abbastanza soft rispetto al resto più deciso), direi che questa serie è il giusto mix di sci-fi e thriller, uno YA che immerge in un’avventura appassionante e si lascia leggere d’un fiato.
La protagonista rispetto a Quindici Minuti è molto cresciuta, maturata dopo le sofferenze a cui è stata sottoposta ed è meno lunatica, meno adolescente, come se la sua giovinezza fosse stata bruciata.
Il lato romantico non manca, e io adoro la coppia formata da Lara e Don, anche se mi è rimasto l’amaro per quel passato ormai cancellato nel primo volume di Jill Cooper che vedeva Lara legata a Rick, che nella nuova dimensione temporale reale è un personaggio davvero pessimo.
Oltre ad aver apprezzato il ritmo incalzante, ho adorato lo stile scorrevole e semplice, una scrittura che nonostante la leggerezza riesce a trasmettere bene le sensazioni della protagonista non risultando affatto pesante. Mi è piaciuto anche un nuovo personaggio, anche se secondario: il senatore Marcus O’Reily, che rappresenta un po’ la nemesi politica di Patricia James e le sue idee sulla Rewind. Di Marcus conosciamo sprazzi del suo passato di adolescente e di diversi presenti fino a quello che vige e risulta cambiato proprio da Lara che ha fatto visita all’uomo più volte nel tempo per organizzare il suo piano (ammetto di averli anche shippati insieme).
Insomma, Plugged di Jill Cooper è ricco di azione, è originale, e anche se l’epilogo non ha l’exploit che mi aspettavo (abbastanza soft rispetto al resto più deciso), direi che questa serie è il giusto mix di sci-fi e thriller, uno YA che immerge in un’avventura appassionante e si lascia leggere d’un fiato.
Lo consiglio.
❤❤❤❤½
TRAMA
Lara Crane è bloccata nella sua mente, in un flusso di
linee temporali dove la sua vita è perfetta, proprio come
l’ha sempre desiderata.
Ma non è reale. È stato tutto creato da coloro che
vogliono usare i viaggi nel tempo per le loro ambizioni
personali. Per portare a compimento i loro esperimenti e
trasformarla in una mortale assassina temporale.
Se Lara vuole sopravvivere e fermarli, dovrà rischiare di perdere la sua mente e la sua anima, e uscire da una prigione talmente perfetta da realizzare l’unico sogno che abbia mai avuto.
Se Lara vuole sopravvivere e fermarli, dovrà rischiare di perdere la sua mente e la sua anima, e uscire da una prigione talmente perfetta da realizzare l’unico sogno che abbia mai avuto.
ho divorato il primo e questo già è nel carrello da un po
RispondiEliminal'ho trovato davvero originale