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30 novembre 2023

RECENSIONE - Il regno delle Fiere di Kerri Maniscalco (Il regno dei malvagi #3) | Mondadori

ATTENZIONE, alla fine del post c'è uno spoiler, è segnalato prima così potete fermarvi in tempo.

Il regno delle Fiere di Kerri Maniscalco speravo fosse migliore dei precedenti e gli ho dato fiducia...
 
Il romanzo parte con contenuti se****li così de botto, senza senso, e il se**o è abusato, trattato anche in modo abbastanza esplicito, usato quasi come riempitivo, inserito dove non richiesto.

La trama mi è sembrata un mischione di elementi fantasy: tra creature, culture e non so che altro… ho percepito la storia come poco credibile, nel mio cervello non filava non mi è parsa sensata… Ingredienti mal amalgamati. (Spiego nella parte spoiler.)

Unica nota positiva che ho trovato è stata l’idea dell’autrice di ribaltare la situazione come fosse Alessandro Borghese, ma questo non ha salvato il romanzo.
 
I protagonisti sono poco accattivanti, Emilia è diventata quasi ninfomane, Ira dipende da lei, per me
ha il carisma di una patata che non è diventata gnocco. La novità che ha dato vigore alle vicende è stata Vittoria, crudele, sicura, e portatrice di informazioni, forse anche troppe, tipo Wikipedia. 
 
Non ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi (ad esempio i malvagi), né l’ambientazione. 
Il lato fantasy mi ha fatto storcere il naso e il romance non mi ha preso per niente, il rapporto tra Emilia e Ira non mi ha trasmesso nulla, nonostante il loro legame si intensifichi quello che mi è arrivato dei due è solo l'intesa tra le lenzuola… o altrove. 
 
La narrazione è in prima persona al passato, lo stile dell’autrice è semplice, ma l'alternarsi di flussi di informazioni, a incontri se****li, unitamente a un ritmo lento, rendono la lettura poco piacevole, almeno per me. Certo, troviamo anche uccisioni, sangue, vendetta, ma sono gocce in mezzo al mare che non salvano l'intero testo. C'è anche un filone mistery simile al primo romanzo e mi è sembrata proprio una ripetizione.
 
Ovviamente è questione di gusti, non escludo che agli amanti di romance e spicy, young adult e new adult, questo romanzo possa piacere. 
 
La mia modesta opinione è che forse limitando gli elementi fantasy a pochi e coerenti, il romanzo avrebbe potuto spiccare maggiormente. Aggiungere di volta in volta carne al fuoco, ma sempre senza troppi approfondimenti o leganti, non ha dato spessore ma creato solo confusione.
 
Se vi è piaciuta questa trilogia ne sono lieta, il primo per quanto avesse problemi mi aveva intrattenuta e fatta sorridere ma il secondo e il terzo mi hanno demolita.
 
 
SEGUE SPOILER 
 
 
 
 
 
 
 
 
L’inferno è come un reame, non mi richiama un aldilà di peccatori, e poi è un porto di mare, ci passano demoni, licantropi, vampiri... c’è qualunque cosa e in più salta fuori il girone della vendetta, le cui regine sono dee… dee negli inferi insieme ai peccati capitali, dove il diavolo è un peccato capitale. Per me è un boh. Per esempio, si fosse parlato di Ade, avrei visto inserite meglio delle dee, come non lo so, ma in effetti non so neanche cosa c'entrino qui, come delle dee abbiano un girone... ripeto: boh.
Emilia e Vittoria passano da streghe a dee e nel giusto contesto lo avrei anche concepito, ma non nell’inferno con i peccati capitali che fanno ridere per quanto siano poco infernali. L'ho trovato davvero un minestrone.



Emilia è sconvolta da ciò che ha scoperto sulla gemella Vittoria. Ma, prima di affrontare i fantasmi del passato, brama di rivendicare il suo re, l'affascinante Principe Ira. Non vuole solo il suo corpo, anela al suo cuore e alla sua le uniche cose che l'enigmatico demone non può concederle.

Quando un illustre membro della Casata dell'Avarizia viene ucciso, prove schiaccianti incastrano proprio Vittoria, ed Emilia è decisa ad andare fino in fondo e scoprire chi sia quella sorella che credeva di conoscere.

Insieme a Ira metterà in atto un peccaminoso gioco di inganni per trovare l'omicida e placare i disordini che stanno nascendo tra streghe, demoni, mutaforma e le creature più pericolose di le Fiere. Emilia era stata quando si ha a che fare con i Malvagi, nulla è come sembra. Ma se i veri cattivi fossero sempre stati più vicini di quanto credesse?



Testo fornito dall'editore

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