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16 ottobre 2023

RECENSIONE - Destini incrociati di Lexi Ryan (Promesse vane 2) | Mondadori

Destini incrociati di Lexi Ryan avrebbe potuto essere migliore del primo aggiungendo ciò che mancava ma non è andata così.

La protagonista che si era dimostrata forte e ca**uta alla fine casca nei cliché del genere: è speciale, è la salvatrice e la vogliono tutti... che ci sta fino a un certo punto, ma tre regnanti Fae tutti invaghiti di lei, mi è parso un po' eccessivo. Il terzo re nel solo ruolo di alleato e amico avrebbe funzionato lo stesso, anche perché l’ho trovato più particolare e carismatico rispetto ai due protagonisti e quell’interesse verso Brie è stato quasi fastidioso, forzato. Nota a favore di Brie è il suo potere, quello mi è piaciuto molto, soprattutto il suo lato più oscuro, ma non è stato sfruttato, al contrario il suo imbambolarsi sui due contendenti è quasi costante e l'ho gradito meno.
Mentre nel primo libro la missione di Brie era recuperare oggetti magici, nel secondo si entra nel vivo della lotta e della liberazione dei Fae e anche qui ho trovato una certa confusione nel trattare gli elementi legati al potere, al passato, alla magia.
Nelle vicende invece il romanzo mi è parso un po' ripetitivo: le paturnie amorose, i salvataggi... scene simili ma non uguali, insomma la storia non è stata particolarmente avvincente, ho sperato fino alla fine in un colpo di scena che mi sconvolgesse; invece, è stato tutto abbastanza prevedibile e anche deludente per certi risvolti. Sono arrivata a desiderare che tra i due pretendenti vincesse il terzo, viste le allusioni del terzo Fae...

I personaggi secondari per me restano sempre poco efficaci, non percepisco il cameratismo, la vicinanza, l'affiatamento, anche perché nel primo volume lo sviluppo dei rapporti è stato istantaneo. Per fare un esempio, nella serie della Maas si sente il "fare gruppo" il lettore fa amicizia con i personaggi e li conosce per gradi così come la protagonista.

La lettura mi ha intrattenuto ma non è riuscita a soddisfarmi, come se avessi partecipato a una festa restando però accanto a una parete a scambiare chiacchiere a distanza con chi più si avvicinava.

Consiglio la dilogia a chi cerca un fantasy romance leggero, ma non mi sento di consigliarlo a chi ha letto la serie di ACOTAR ed è in cerca di qualcosa che lo ricalchi.

Quando seppe che la sorella Jas era stata venduta al re dei Fae delle ombre, Brie pensò che la sua vita non sarebbe potuta andare peggio di così. Ma ora, intrappolata in una ragnatela di bugie che lei stessa ha tessuto, dal momento che, innamorata contemporaneamente di due principi, non può più fidarsi di nessuno dei due, la sua esistenza non le appare certo più semplice.

La guerra ormai è alle porte della corte di Unseelie, eppure Brie non è ancora in grado di scegliere da che parte stare. Come potrebbe farlo, visto che non è capace di comprendere nemmeno se stessa? Più precipita, più le appare chiaro che le profezie non mentono e che lei - che le piaccia o meno - ha un ruolo da giocare nel destino del regno fatato.

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