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12 ottobre 2023

RECENSIONE - Promesse vane di Lexi Ryan | Mondadori

Cosa mi aspettavo da questo romanzo? Una copia di ACOTAR. Mi ha ricordato ACOTAR? No. 

Volevo leggere un fantasy leggero, che mi intrattenesse, e con del romance... l'ho trovato.

La protagonista non mi è stata antipatica, rarità.
Brie è una sorta di Cenerentola ca**uta
: con sua sorella fa da serva alla zia e alle cugine per ripagarle di un debito i cui interessi aumentano di giorno in giorno e per questo di notte si trasforma in ladra. Ho apprezzato che la sua priorità fosse la sorella e non l'interesse amoroso della porta accanto...Il mondo umano in cui si muovono i personaggi ha la magia e poi vi è il mondo dei Fae che sembrano essere mostri da tenere lontano, soprattutto secondo Brie.
La terra dei fae è più problematica di quella degli umani, è in atto una sorta di guerra fredda, e Brie si trova nel mezzo di azioni politiche, manipolazioni e due fae...
Il triangolo no, non l'avevo considerato... e invece sì.

La trama funziona, ha le giuste dinamiche, ma i personaggi hanno poco carisma, a parte la protagonista sono tutti piuttosto insipidi e i rapporti che si sviluppano, amore, attrazione, amicizia poco incisivi. Non so, mi sono ritrovata tutti "amici" dal niente e lo stesso triangolo manca di passione.

Per quanto riguarda le vicende a volte le spiegazioni necessarie mi sono parse un po' confuse e c'è un momento nel mezzo del romanzo in cui la protagonista resta in attesa, non accade nulla di eclatante e l'ho trovato insensato visto le urgenze e le pressioni a cui era sottoposta. Fortunatamente lo stile dell'autrice è semplice, la lettura scorre e non ci si annoia troppo nell'attesa di passare oltre.
Il momento più importante del romanzo, quello di scontro, è velocissimo, si risolve troppo facilmente. Delusione...

Nel complesso il romanzo intrattiene, si legge in tempi rapidi e lo consiglio agli amanti del genere, però se dovessi fare un paragone con ACOTAR, per contenuti (storia e personaggi) vincerebbe ACOTAR ma per scrittura la Ryan mi è parsa più piacevole da leggere, più fluida, più contenuta nelle descrizioni.


Se c'è una certezza nella vita di Brie è che odia i Fae con tutta se stessa e che preferirebbe morire di fame per strada piuttosto che avere a che fare con loro. Quando però la sorella Jas viene venduta come schiava a Mordeus, il sadico re Fae di Unseelie, per ripagare un debito, non può che rivedere la sua posizione. Per riportarla a casa, infatti, è costretta a stringere un patto proprio con il sovrano delle ombre: dovrà introdursi nella corte nemica, la corte del Sole, e, una volta dentro, rubare tre oggetti magici che un tempo gli erano appartenuti. Accedere al palazzo dorato è un'impresa tutt'altro che semplice, però, tanto che l'unica possibilità per riuscirci sembra essere spacciarsi per una delle pretendenti del principe Ronan, erede al trono. Determinata a portare a termine la sua missione senza farsi distrarre dal cuore, decide infine di accettare l'aiuto di una banda di disperati, di cui ignora però le vere intenzioni. A mano a mano che la conoscenza con il loro capo Finn si approfondisce, Brie si ritrova a combattere con se stessa per resistere al suo fascino seduttivo. In bilico tra due corti ugualmente pericolose, Brie sarà costretta a decidere di chi fidarsi e a chi offrire la propria lealtà. E quindi il proprio cuore.

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