La regina degli scacchi è una serie piaciuta a tantissimi, il mio parere: bella ma non entusiasmante, non mi ha fatto trepidare per l'attesa.
La regina degli scacchi ha un ritmo lento che a volte viene enfatizzato dalla ripetizione di
alcune scene che aggiungono monotonia, ad esempio quando si susseguono
le notti in cui la protagonista da bambina vede gli scacchi sul
soffitto.
Gli scacchi non mi hanno mai attratto e l’attenzione su di
essi ovviamente ha indebolito la mia di attenzione, sicuramente per gli appassionati è stato un punto di forza.
La conclusione è prevedibile,
da quando la protagonista dice di voler affrontare il campione russo, ho capito
come si sarebbe conclusa la serie.
Nonostante queste consiedarazioni ho trovato note positive:
l’attrice mi è parsa brava, la scenografia ben fatta, ho apprezzato due
personaggi secondari (uno dei quali determinanti) che tornano nell’ultimo episodio (se ricordo bene) e
hanno reso quella puntata commuovente, e affermerei che proprio l’ultima
puntata sia la migliore perché diversa, punto di svolta del della
protagonista che finalmente appare umana e non solo genio di ferro, si palesa una sua evoluzione e una sua liberazione dalle dipendenze.
Sicuramente una serie ben fatta, ma apprezzarla o meno, e quanto, dipende molto dai gusti personali.
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