Con La memoria che resta di Chiara Panzuti è arrivata la fine di Absence, serie che mi ha suscitato diverse emozioni.
Confermo l'originalità dell'opera e l'abilità dell'autrice nello scrivere e descrivere gli eventi, non cadendo mai in passaggi difficili da assimilare. La narrazione è in prima persona e si alterano i punti di vista, elemento che dona dinamismo al testo.
La storia, di romanzo in romanzo, ci mostra la crescita e il cambiamento dei personaggi, palesando sempre più forza e dramma nei contenuti. Faith è il personaggio che attraversa, forse, il cambiamento più rilevante. Dopotutto è la protagonista.
Absence, il primo, sembrava un romanzo teso più al fantasy che allo sci-fi ma, con il tempo, la serie ha rivelato in tutta la sua energia la componente fantascientifica e in Absence 3 La memoria che resta anche una sfumatura da spystory dove entrano in gioco complotti e governi.
Nel mio caso, ho voluto completare la lettura della trilogia perché avendo letto i primi due libri non mi andava di lasciare il percorso incompleto e... mi aspettavo qualcosa di diverso, non nei contenuti ma nello svolgimento.
Il ritmo, per mio gusto, l'ho trovato troppo lento, mi aspettavo più velocità, un andamento più frenetico, trovandomi al tomo conclusivo della trilogia che nelle vicende ha sempre mantenuto un passo poco celere. Onestamente, ho faticato ad andare avanti, ho percepito alcune pagine di troppo come a voler tergiversare verso la conclusione, che comunque mi ha soddisfatta. Ho apprezzato non l'esser caduti nella banalità, aver mantenuto fino alla fine quel clima di oppressione e negatività che dopo tanti eventi nefasti non è stato mandato all'aria in modo incoerente, dimenticando il passato.
Ad oggi, posso dire che Absence non si è rivelata una trilogia propriamente nelle mie corde, siccome il genere sci-fi non è tra i miei preferiti ma, nonostante ciò, ho apprezzato i testi e, se li ho apprezzati io, chi ama gli YA e ovviamente la fantascienza li adorerà. Come primo target di riferimento indicherei adolescenti e giovani adulti, vista l'età dei protagonisti, ma i libri possono essere apprezzati anche da i lettori più in là con l'età, considerando la mia... XD
Confermo l'originalità dell'opera e l'abilità dell'autrice nello scrivere e descrivere gli eventi, non cadendo mai in passaggi difficili da assimilare. La narrazione è in prima persona e si alterano i punti di vista, elemento che dona dinamismo al testo.
La storia, di romanzo in romanzo, ci mostra la crescita e il cambiamento dei personaggi, palesando sempre più forza e dramma nei contenuti. Faith è il personaggio che attraversa, forse, il cambiamento più rilevante. Dopotutto è la protagonista.
Absence, il primo, sembrava un romanzo teso più al fantasy che allo sci-fi ma, con il tempo, la serie ha rivelato in tutta la sua energia la componente fantascientifica e in Absence 3 La memoria che resta anche una sfumatura da spystory dove entrano in gioco complotti e governi.
Nel mio caso, ho voluto completare la lettura della trilogia perché avendo letto i primi due libri non mi andava di lasciare il percorso incompleto e... mi aspettavo qualcosa di diverso, non nei contenuti ma nello svolgimento.
Il ritmo, per mio gusto, l'ho trovato troppo lento, mi aspettavo più velocità, un andamento più frenetico, trovandomi al tomo conclusivo della trilogia che nelle vicende ha sempre mantenuto un passo poco celere. Onestamente, ho faticato ad andare avanti, ho percepito alcune pagine di troppo come a voler tergiversare verso la conclusione, che comunque mi ha soddisfatta. Ho apprezzato non l'esser caduti nella banalità, aver mantenuto fino alla fine quel clima di oppressione e negatività che dopo tanti eventi nefasti non è stato mandato all'aria in modo incoerente, dimenticando il passato.
Ad oggi, posso dire che Absence non si è rivelata una trilogia propriamente nelle mie corde, siccome il genere sci-fi non è tra i miei preferiti ma, nonostante ciò, ho apprezzato i testi e, se li ho apprezzati io, chi ama gli YA e ovviamente la fantascienza li adorerà. Come primo target di riferimento indicherei adolescenti e giovani adulti, vista l'età dei protagonisti, ma i libri possono essere apprezzati anche da i lettori più in là con l'età, considerando la mia... XD
In questo episodio conclusivo della serie di Absence, la squadra Gamma è
di nuovo riunita, ma i rapporti sono tesi e le liti frequenti: Jared e
Christabel non si fidano più di Faith, dopo il periodo che ha trascorso
con gli Alfa sull'isola di Bintan; Scott è l'unico a non dubitare della
sua lealtà. Decisa a proteggere i suoi amici e a conoscere il vero scopo
del gioco spietato che li ha resi invisibili al mondo, Faith segue le
indicazioni della mappa lasciatale da Ephraim, prima dell'ultima prova a
Clyde River. Raggiunge così la squadra Alfa a Iqaluit, Canada, dove la
ragazza comincia a scoprire la vera identità di Davon ? l'uomo in nero
?, i fantasmi che abitano l'impetuosa Abigail e la natura della sua
attrazione verso Ephraim. A poco a poco tutti i tasselli andranno
finalmente al loro posto, componendo il disegno crudele congegnato
dall'Illusionista, un uomo ossessionato dal proprio passato e divorato
dal desiderio di vendetta. Nella prova finale, il suo piano perverso
condurrà Faith e i suoi amici a scontrarsi con i propri limiti, il
dolore e la morte, ma soprattutto svelerà loro il valore dell'amicizia e
la forza interiore maturata da ciascuno durante quell'atroce
esperienza. Tornare a essere visibili è davvero essenziale per
realizzare se stessi? Fino a che punto l'essere riconosciuti dagli altri
determina la nostra esistenza?
Testo fornito dall'editore
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