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22 febbraio 2019

SEGNALAZIONE + Domande all'autore - Fermo! Che la scimmia spara di David Cintolesi | Porto Seguro

Cosa vi colpisce prima di questo testo? Sicuramente il titolo, non trovate? Bene, scopriamo qualche curiosità su Fermo! Che la scimmia spara di David Cintolesi, ma prima le informazioni di rito...


GENERE: Narrativa, racconti
PREZZO: cart. 12,66 €
PAGINE: 209

SINOSSI
Cosa succederebbe se la notte di due ragazze sotto allucinogeni si trasformasse improvvisamente in un set di un film horror, con zombi assassini e cantanti che si tramutano in bestie cannibali? Se un ragazzo, senza arte né parte, fosse tormentato dalla sua pornostar preferita? E se tua moglie ti stesse osservando di nascosto da delle telecamere, e la tua sorte dipendesse da un dipinto di Banksy? E se la notte di due ladri strampalati, durante l’ultimo colpo prima di cambiare vita, fosse minacciata da un serial killer che taglia i piedi alle sue vittime?
Dieci racconti che mescolano tutti i generi: grottesco, commedia, pulp, horror, thriller, noir ma che trovano, in una vena ironica, il loro punto in comune. Dieci storie apparentemente isolate fra di loro: le scorribande stile “Telma e Louise”, il tradimento sospettato o vissuto, la violenza sulle donne e la violenza fra donne, la difficoltà di vivere la sessualità e l’aberrante mondo della droga; e ancora le imprese di un efferato killer taglia-piedi, la fine surreale di una bravata allo zoo o la svolta di uno studente universitario, trasformatosi da vittima in carnefice. Dieci storie diverse, ma tutte accomunate da una vena ironica nero shocking.

David Cintolesi è nato a Firenze nel 1988, dove vive tuttora. È studente universitario iscritto al corso “P.r.o.Ge.A.S.” (Organizzazione e Gestione di Eventi Imprese per l’Arte e lo Spettacolo) al terzo anno, e per pagarsi gli studi svolge saltuariamente piccoli lavoretti. Dopo aver avuto alcune esperienze nel campo della musica come cantante singolo e con gruppi, con i quali ha inciso demo e realizzato concerti, ha capito che la scrittura narrativa e la vita degli altri era ciò che gli interessava veramente. E, influenzato dai romanzi di Stephen King, Niccolò Ammaniti e i minimalisti americani, ha deciso di provare a raccontare storie. L’8 novembre 2018 è uscito il suo primo libro di racconti, dal titolo Fermo! Che la scimmia spara.

Fermo! Che la scimmia spara, come mai questo titolo? Qual è la sua origine?
Il titolo nasce da un’opera dello Street Artist americano Banksy. Sì, esatto, quello di cui non sappiamo niente men che meno che faccia abbia. Ma non ci importa. Lo amiamo proprio per questo, come amiamo Elena Ferrante e i Daft Punk. Prima ancora di decidere di scrivere il libro, avevo scritto un racconto in cui a un certo punto un quadro esplodeva. Ancora non sapevo quale. Poi, facendo delle ricerche ho scoperto quest’opera poco nota di Banksy e, ho pensato che fosse perfetta per la storia che volevo raccontare. Il titolo nasce da questo.

Come è nata l'idea di Fermo! Che la scimmia spara?
Durante un corso universitario di Teorie e tecniche della Comunicazione pubblica. Prima di allora, avevo già scritto qualche racconto, ma erano ancora acerbi e spesso senza logica. Poi è successo che, ho iniziato a leggere antologie di racconti per capire come si scrivessero, come andassero impostati. E durante questo corso, che alla fine è stato a tutti gli effetti un corso di scrittura creativa, ho ripreso in mano due storie che secondo me lavorandoci sopra potevano funzionare e, le ho riscritte. Il professore del corso ci aveva chiesto a noi studenti di portare per l’esame un racconto di massimo tre cartelle che fosse socialmente utile, che riguardasse non noi ma gli altri. Così, ho scritto una storia che parlava di una prostituta che incontrava un cliente speciale. Da lì sono nati tutti gli altri racconti. Volevo parlare degli ultimi, delle personalità borderline, delle varie forme di violenza. I personaggi che ho descritto sono persone perfettamente integrate all’interno della società, a cui però ad un tratto scatta un fatale click e, le loro vite prendono pieghe inaspettate.

Perché un lettore dovrebbe leggere Fermo! Che la scimmia spara? Chi è il tuo lettore ideale?
Dovrebbe leggerlo perché sono dieci racconti ognuno diverso dall’altro, che affrontano tematiche credo molto attuali di interesse generale. Il mondo della droga nei giovani, la violenza domestica, la violenza sulle donne, la noia, il tradimento. Ma anche la vendetta nelle sue mille sfaccettature. Penso possa piacere a chi ama i colpi di scena, lo stile cinematografico crudo e minimalista un po’ alla Ellis o alla Palahniuk, se vogliamo citare degli esempi. A chi non piace prendersi troppo sul serio, perché comunque è un libro anche divertente, e a chi crede che certe cose capitano solo nei romanzi. Forse con questo si ricrederà.

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