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30 dicembre 2018

INTERVISTA FRI19 - Paola Garbarino

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 Nel fantastico mondo del rosa targato FRI19, eccoci con Paola Garbarino.
Paola Garbarino nasce a Genova nel 1974. Studia Letteratura e Arte, si laurea in Lettere moderne con 110/110, alla facoltà di Genova, con una tesi in Storia del pensiero scientifico, sulle esperienze di pre morte. Consegue un master in Moda all’accademia di Belle arti. Insegna disegno di moda in un istituto privato di Genova, in seguito entra nella scuola pubblica e insegna Lettere per molti anni. Ama viaggiare, e da qualche anno ha lasciato l’Italia per seguire il marito all’estero. Ha vissuto in Finlandia, Corea del Sud, Inghilterra. Attualmente vive in un posto esotico, assieme al marito e alle loro due figlie. Il suo primo romanzo pubblicato è “Come la coda delle comete”, della serie new adult “Stars Saga”.

Benvenuta Paola, quando ti sei appassionata al romance?
Grazie per l’accoglienza. La scrittura è sempre stata la mia passione, ho scritto molti fantasy che, soprattutto per la lettura, resta il mio genere preferito. Nei miei fantasy c’è sempre stata una componente rosa molto forte, quindi ho deciso di scrivere un romance puro, e la cosa mi ha preso la mano, al momento ho 10 romanzi romance e 3 novelle pubblicati. I fantasy pubblicati al momento sono soltanto due, anche se ne ho tanti pronti, mi piace definirli fanta romance perché fondamentalmente sono delle grandi storie d’amore.

Che tipi di romance ti piace leggere e scrivere?
Mi piace scrivere storie d’amore col lieto fine, quindi romance per definizione, ma mi sembra un termine riduttivo, nei miei romanzi c’è anche tanta sofferenza e c’è sempre un percorso di crescita, come nelle fiabe.
Per quanto riguarda la lettura, come già detto il mio genere preferito è il fantasy, urban e paranormal soprattutto. Non ho molto tempo libero per leggere, ormai, ma quando leggo per me stessa, leggo questo. Come romance, leggo i romanzi di altre autrici italiane che stimo. L’autrice di narrativa che prediligo è Isabel Allende.

Come definiresti la tua scrittura?
Credo che nessuno scrittore possa giudicarsi da sé. Di solito nelle recensioni mi scrivono che il mio stile è inconfondibile, scorrevole, molto incalzante nei dialoghi, poetico nella prosa. Mi piace usare la prima persona, perché per me è importante la costruzione psicologica del personaggio, amo i personaggi multisfaccettati, non mi piacciono i tipi fissi delle fiabe, ognuno di noi ha lati alla luce a altri all’ombra. Mi piace il personaggio che dice una cosa ma ne fa un’altra, o ne fa una e pensa il contrario, questo è più facile da descrivere grazie alla narrazione in prima persona.

Come bilanci amore ed erotismo nei tuoi testi?
Per me sono inscindibili, se c’è l’amore, arriverà anche il sesso, mi piace mostrarlo ma non esibirlo. Le scene di sesso nei miei romanzi non sono mai superflue, hanno sempre un significato all’interno della trama, può essere il coronamento di un desiderio covato a lungo, o la fuga di un personaggio che cerca di dimenticare qualcosa d’altro.

Quali temi tendi a trattare nei tuoi romanzi?
Mi dicono che nelle mie storie esce spesso fuori il tema della genitorialità, ed è vero, anche se non premeditato, per me le storie nascono praticamente da sé, mentre scrivo, e mi portano dove vogliono loro, io posso solo cercare di tenere il passo. Nei miei romanzi però c’è sempre un senso di spiritualità e di senso del destino, che fa parte di me. E l’idea che tutti noi abbiamo un percorso da fare, costellato da ostacoli.

Quanto tempo ti occorre per scrivere un romanzo? Quanto dedichi alla revisione?
Io sono compulsiva nella scrittura, se ho l’ispirazione posso impiegare un mese a scrivere un romanzo, e impiegare di più nella revisione, perché lo rileggo molte volte, limo, amplio, cerco le citazioni di inizio capitolo che caratterizzano tutti i miei romanzi. Mi è capitato di scriverne due contemporaneamente, come nel caso di Strange Love e Baby don’t cry, in un paio di mesi li ho scritti entrambi. Se avessi tutto il giorno libero, sarei anche più veloce. Ho avuto anch’io il blocco dello scrittore, anni fa, durante la mia seconda gravidanza, con un mio fantasy non ancora pubblicato, rimasi ferma per mesi.

Quali sono le gioie e i dolori dello scrivere rosa?
Non ci sono dolori, per me, scrivere è sempre un piacere, è un mio bisogno primario, il modo in cui esprimo me stessa. Nei romance, poi, sai che, per quante prove potranno sopportare i protagonisti, ci sarà il lieto fine. Una limitazione è che devi restare in certi ambiti, mentre nel fantasy puoi spaziare, creativamente parlando sono migliori, puoi inventare un nuovo mondo, regolato da leggi fisiche e giuridiche differenti. Dal punto di vista della scrittura, preferisco il fantasy, ma nei romance si può dare maggior spazio al sesso.

Nei romance sei #teambadboy o #teamgoodboy? Motiva la tua scelta di squadra
Dipende dal libro e dal personaggio. Da ragazzina, nella vita reale, mi piacevano i cattivi ragazzi, ma poi non lo erano, lo sembravano e basta, credo di essere rimasta così anche nei personaggi di carta: mi piace il tipo tormentato, che dentro ha un mondo da scoprire. Il classico principe azzurro senza macchia e senza paura non lo reggo, si trova soltanto nelle fiabe. Uno dei miei personaggi preferiti di carta è del paranormal romance Dark elements, di Jennifer Armentrout, Roth, e, beh, è un demone, però è straordinario.

Cosa ti aspetti da questo Festival?
Mi aspetto di passare una bella giornata con altre amiche autrici, tra cui Vera Demes con cui ci scriviamo spesso ma che non sono riuscita ancora a incontrarla di persona; con Elle Eloise, con cui condividerò il tavolo e che ho già conosciuto personalmente, una persona adorabile; e poter conoscere tante lettrici che mi hanno scritto.


Quali romanzi presenterai/porterai con te al FRI19? Ci saranno anche novità non ancora pubblicate? Cosa troveranno le lettrici e i lettori quando ti incontreranno?
Ho quindici romanzi pubblicati, porterò certamente qualche copia di ognuno ma non posso eccedere, quindi se qualcuno volesse un cartaceo in particolare farebbe bene a contattarmi prima, in teoria le copie che porto dovrebbero servire per chi ancora non mi conosce: Probabilmente ci sarà un nuovo romance che uscirà in esclusiva per il festival, ci sto lavorando, ho varie cose in ballo.
I lettori mi troveranno al tavolo con Elle, quindi in una volta sola potranno conoscere due brave autrici italiane.

Grazie Paola, che le pagine della tua vita siano sempre rosee.
Grazie a voi per il tempo che mi avete dedicato 😊

1 commento:

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