Mala vida di Cristel Caccetta emana uno strano carisma, un infuso di angoscia e di dolore, di perenne tormento e di voglia di trovare il proprio posto nel mondo che vada al di là della mera sopravvivenza. Questo è il mondo di Carla, appena ventenne con una infanzia infelice, contaminata di "mala vida" dove la sua unica gioia è rappresentata dal fratello che in un ambiente marcio come la criminalità le ha fatto da padre, molto più che il padre stesso, ma sbagliando anch'egli e alla fine, a suo modo, abbandonandola a una esistenza triste e carica di pena e sensi di colpa.
Dalle prime pagine ho sentito il tormento di questa giovane protagonista, ho compreso la sua diffidenza, il suo essere sfuggente, alla ricerca di una libertà che è anche una scusa per sfuggire ai legami che possono deluderla e aggiungere pena al suo universo interiore.
Nonostante il peso del testo, degli argomenti, la scrittura è molto fluida, a tratti solenne, l'ho trovata anche empatica, un'empatia spinta dalla narrazione in prima persona a mio parere molto efficace.
I personaggi sono peculiari, le situazioni inusuali, così come i contesti. C'è uno spaccato di umanità che alterna luci e ombre: la vita di strada, lussuria nascosta nei portoni, locali dai clienti variopinti, e un linguaggio talvolta anche molto reale. Ho amato la dolcezza di Paul, subito catturato dalla tristezza di Carla; ho stimato Veronica per la sua umanità e Blue per la sua vena artistica.
Dalle prime pagine ho sentito il tormento di questa giovane protagonista, ho compreso la sua diffidenza, il suo essere sfuggente, alla ricerca di una libertà che è anche una scusa per sfuggire ai legami che possono deluderla e aggiungere pena al suo universo interiore.
Nonostante il peso del testo, degli argomenti, la scrittura è molto fluida, a tratti solenne, l'ho trovata anche empatica, un'empatia spinta dalla narrazione in prima persona a mio parere molto efficace.
I personaggi sono peculiari, le situazioni inusuali, così come i contesti. C'è uno spaccato di umanità che alterna luci e ombre: la vita di strada, lussuria nascosta nei portoni, locali dai clienti variopinti, e un linguaggio talvolta anche molto reale. Ho amato la dolcezza di Paul, subito catturato dalla tristezza di Carla; ho stimato Veronica per la sua umanità e Blue per la sua vena artistica.
Il percorso di Carla fa riflettere sulle strade che intraprendiamo, sul peso del passato e del background personale che sono forti influenze e in parte determinano non solo i comportamenti ma anche il futuro.
Mala vida di Cristel Caccetta non è un romanzo da cuor leggero ma forse sta proprio in questo il suo fascino, questa cupezza è il suo punto forte.
Carla ha vent’anni e sogna la libertà. Odia l’amore da cui scappa per
non esserne dipendente, odia la mancanza d’amore che la fa sentire sola e
la costringe alla continua ricerca di altro, ma soprattutto odia la sua
famiglia: collusa con la malavita, l’ha privata dell’amor proprio e
dell’affetto di suo fratello Claudio, l’unico sentimento in grado di
farla sentire completa. Giunta a Roma da un piccolo paesino del Salento,
disillusa ma affamata di vita, Carla cerca sé stessa nella stravagante
umanità che incontra. In tutti ritrova una parte di sé: in Paul il
dolore di chi ha sofferto profondamente, in Veronica il desiderio di
guarire le vittime innocenti degli abusi, in Blue il coraggio di
sperimentare un mondo a colori e in Marco la capacità di vedere l’anima
delle persone... Ma forse quello che Carla cerca davvero è perdersi per
non soffrire più e dimenticare la violenza subita. Alla fine scoprirà
che per liberarsi davvero dai propri fantasmi e dalle proprie paure non
basta fuggire ma chiudere una volta per tutte i conti con il passato.
Un romanzo sull’inesorabile navigare che è la vita, sulla possibilità, benché sia inverosimile, di governarne il vento, manovrare le vele e improvvisamente invertire la rotta...
Un romanzo sull’inesorabile navigare che è la vita, sulla possibilità, benché sia inverosimile, di governarne il vento, manovrare le vele e improvvisamente invertire la rotta...
Testo fornito dall'editore
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