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9 novembre 2018

INTERVISTA FRI19 - Alessandra Cigalino

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Bentrovati nell’angolo rosa del blog targato FRI19, oggi parleremo con Alessandra Cigalino.
Alessandra Cigalino vive a Pavia e lavora a stretto contatto con il marito nell’attività di famiglia. Da quando ha scoperto la scrittura, una Domenica di Novembre del 2012, non riesce più a farne a meno, bramando ogni attimo a disposizione per poter dar libero sfogo alle innumerevoli storie che richiedono di prender vita tramite i tasti del suo pc. Adora leggere, viaggiare, ascoltare musica, pattinare e ovviamente scrivere. Il suo motto è “per ogni sogno mancato o perso bisogna sempre averne tanti altri di scorta”. I libri, per lei, sono sogni a occhi aperti. Perché i “libri” rendono “liberi”.
Benvenuta Alessandra, il romance è il tuo primo amore come genere letterario?
Ciao, Ornella. Grazie di cuore per l’opportunità.
A essere sincera, il mio primo amore come genere letterario è stato il “legal thriller”, in quanto sono stata cresciuta a “pane e John Grisham”, per via di mia madre, accanita lettrice di questo genere. Inoltre, sempre grazie a lei, mi sono appassionata anche agli “Harmony”. Ma fin da adolescente ho amato i romanzi classici di Jane Austen (Orgoglio e Pregiudizio è il mio preferito), passando al genere paranormale, fino ad arrivare a conoscere il genere romance contemporaneo, grazie a meravigliose autrici italiane.

Quando hai scoperto l’amore per il romance?
Il primo romance contemporaneo in assoluto che ho letto è stato “Tutta colpa di New York” di Cassandra Rocca, e non vedo l’ora di incontrarla al Festival per ringraziarla di persona. Da quel momento in poi, oltre a finire in un battibaleno tutta la sua “trilogia di New York”, è nato in me il desiderio di leggere romance in continuazione, scoprendo così nuove meravigliose autrici.

Com’era il tuo primo testo rosa?
Per quanto riguarda i miei scritti, il mio primo testo rosa è una Saga, composta da tre volumi e tre spin-off, young adult di genere paranormale, che parla di quanto l’amore non conosca differenze di alcun tipo, riuscendo ad abbattere ogni tipo di ostacolo posto lungo il cammino. Ma nei tre volumi di questa Saga mi permetto sottolineare l’importanza dell’amore non solo tra due ragazzi, ma anche quello verso la famiglia e verso i principi cardini e i valori sui quali deve essere basata la propria esistenza.

Attualmente come definiresti i tuoi testi? Qual è la loro caratteristica predominante? Che so, magari ironia, erotismo, dramma… raccontaci un po’ le tue sfumature di romance.
Oltre alla Saga paranormal di “Infinity”, ho scritto anche romanzi di genere romantic suspense per la Casa Editrice Rizzoli, presenti nella collana Youfeel. Inoltre, alcuni racconti brevi sono presenti in antologie a scopo benefico (Un Natale speziato Harem – Ti racconto una canzone – Il sole di Kelly), mentre il racconto breve F.A.T.A. di genere distopico ha vinto la “menzione ad onore” nel concorso IncPiII ed è presente nella raccolta “Abisso” della Plesio Editore.
Ma in ogni mio libro o racconto vive la caratteristica predominante dell’amore e del rispetto verso il prossimo. Nei romanzi della collana Youfeel, ad esempio, gli agenti della SPY, un’organizzazione segreta preposta a debellare la criminalità di un noto clan della mafia di Miami, tendono a escludere l’amore dalle loro vite, ma devono poi rendersi conto, provandolo sulla pelle, che l’amore non chiede il permesso, ma entra prepotente nel cuore, senza preavviso. E ciò non è mai un male.
Sull’amore è basata tutta la mia vita. Ecco che, forse forse, il mio “essere” fuoriesce nei miei scritti. Io sono una romantica cronica, ma grazie alle storie che nascono in me e prendono vita tramite i tasti del pc cerco sempre di sottolineare l’importanza di un sentimento a volte etichettato in modo errato, a volte dato per scontato, a volte costretto a lottare contro ostacoli brutali imposti dal destino.

Cosa pensi del panorama romance italiano?
Il panorama del romance italiano è molto vasto e ricco di autrici e autori degni di nota che non hanno nulla da invidiare alle “penne” straniere.

Ti hanno mai criticato per le tue letture o testi scritti?
Per quanto riguarda le letture nessuno mi ha mai criticato. Solo mia nipote di dodici anni tempo fa mi ha chiesto: “Zia, ma perché leggi così tanto?” e io le ho risposto: “Perché mi nutro di emozioni”. All’inizio non ha compreso, ma quest’anno ha iniziato a leggere, grazie ai libri imposti dalla sua scuola, e abbiamo scoperto che adora il “giallo” e il “Thriller”, ma alla fine ha compreso quello che intendevo dire.
Critiche sui miei scritti sono arrivate nel 2014, dopo la pubblicazione del primo volume della Saga paranormal di Infinity. E posso dire che alcune, quelle costruttive e serie, sono state indispensabili per riprendere in mano il mio testo, revisionarlo, editarlo nuovamente e poterlo così presentare in modo migliore ai lettori.

Qual è la parte più bella di scrivere romance?
La parte più bella di scrivere romance è quando l’emozione durante la scrittura ti trasporta in un’altra dimensione, nella quale i protagonisti prendono vita senza chiedere il permesso, ma urlando a squarciagola al cuore dell’autore tutto ciò che hanno da dire. E quando l’amore si insinua nelle vite dei personaggi, ecco che l’emozione aumenta a dismisura, vivendo insieme a loro tutto ciò che accade.
Ma oltre a questo posso dire con assoluta certezza che un’altra parte bella di scrivere romance è l’aver potuto conoscere persone che condividono la mia stessa passione, che mi capiscono. E da quel lontano Agosto 2014 ho scoperto persone meravigliose che amano i miei personaggi tanto quanto li amo io. Con alcune di loro ho instaurato una vera e propria amicizia. E spero di poterle abbracciare tutte un giorno. Magari al Festival il 29 Giugno.

Nei romance sei #teamtriangolo o #teamtraingoloNO? Motiva la tua scelta di squadra.
Se nel #teamtriangolo si parla della protagonista che è indecisa tra due uomini, allora dico sì. Ma se si parla di un rapporto a tre, con la protagonista che ama di nascosto due uomini, allora dico no. Come dicevo prima, nei miei testi, oltre all’amore, vige il rispetto verso il prossimo. Ecco che le mie protagoniste non “metterebbero mai un piede in due scarpe”.

Cosa ti aspetti da questo Festival?
In primis, di incontrare tantissime autrici che adoro (avrò un trolley solo per i loro libri) e di poter finalmente abbracciare tutte le persone meravigliose di cui ti parlavo prima, che mi sono state accanto sin dall’inizio o che ho avuto la fortuna di conoscere lungo il cammino.

Ma oltre a questo sono convinta che questo Festival sia un’ottima occasione per divulgare l’importanza del “Made in Italy” in ambito letterario, in ambito romance sotto ogni sfumatura. Il Festival del romance italiano credo proprio sia un’ottima vetrina per le autrici e gli autori.

Pensi che con più eventi dedicati al rosa si possa dare prestigio a un genere spesso ritenuto di serie B?
Le serie B, a parer mio, esistono solo nei campionati sportivi di calcio italiano. In ambito letterario esistono solo libri di generi diversi, in base al “gusto” del lettore. Ma ciò che non deve mai mancare in un libro è il fattore determinante: ossia quello di donare emozioni. E credo fermamente, con tutta me stessa, che eventi dedicati al romance, come il Festival del romance italiano, possano dare prestigio e onore a storie capaci di catturare il cuore del lettore. E spero con tutta me stessa che di eventi come questo si possa riempire il calendario di ogni anno a venire, nella speranza di poter aggiungere anche la giornata della Domenica la “prossima volta”.

Quali romanzi presenterai/porterai con te al FRI19? Ci saranno anche novità non ancora pubblicate?
Cosa troveranno le lettrici e i lettori quando ti incontreranno?

Porterò con me l’intera Saga paranormal di Infinity, con edizione cartacea inedita per l’occasione. Non mancheranno i gadget, le sorprese e i confetti “verdi” che non mi abbandonano mai a ogni presentazione in Libreria. E soprattutto non mancheranno i miei “abbracci”. Inoltre, se tutto andrà come spero, ci potrebbe essere una novità non ancora pubblicata…

Grazie Alessandra e buon evento in rosa!
Grazie di cuore a te, Ornella, per la tua disponibilità. Buon evento in rosa anche a te, cara!
Un abbraccio a te e a tutte/i!

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