Reduce dai trionfi europei, in particolare in Francia, dove è stato
definito “il Simenon italiano”, Varesi prende spunto dalla drammatica
vicenda di “Igor il russo” e costruisce una trama avvincente e
mozzafiato in cui non manca l’analisi dei cambiamenti della nostra
psicologia sociale, minata da questa oscura paura dell’altro che vediamo
sempre più diffondersi.
Da oggi in libreria: La paura dell'anima.
Soneri cerca di tenersi fuori, di salvare la sua vacanza, ma è inutile. Anche perché nei giorni seguenti il paese viene invaso dai carabinieri. È proprio in quei boschi, infatti, che si è nascosto il criminale più ricercato d’Italia, il serbo Vladimir, macchiatosi di rapine e omicidi e poi datosi alla macchia. I carabinieri, questa volta, sono convinti di averlo in pugno. L’unica cosa che lo spiegamento di forze dedicato alla caccia all’uomo riesce a ottenere è tuttavia il diffondersi della paura nel paese, tra gli abitanti, nell’animo dello stesso Soneri, stravolgendo la vita di Montepiano, le abitudini, i rapporti umani. Il serbo comincia ad apparire agli occhi della popolazione come una figura quasi leggendaria: tanto spietato, quanto apparentemente inafferrabile, capace addirittura di prendersi gioco di polizia e carabinieri con beffardi messaggi sui social network.
Da oggi in libreria: La paura dell'anima.
GENERE: Thriller
PREZZO: ebook 9,99 € | cart. 18,50 €
PAGINE: 324
PREZZO: ebook 9,99 € | cart. 18,50 €
PAGINE: 324
SINOSSI
Il commissario Soneri non vedeva l’ora di lasciare l’afa agostana di
Parma, e fuggire insieme ad Angela a Montepiano, sul suo amato
Appennino. Troppo bello per essere vero. Infatti pochi giorni dopo il
loro arrivo, la quiete del paesino viene squarciata da un grido
proveniente dal bosco. Un uomo del paese ha ricevuto un colpo di pistola
a una gamba, ma non ricorda nulla: né chi gli ha sparato, né per quale
motivo. Soneri cerca di tenersi fuori, di salvare la sua vacanza, ma è inutile. Anche perché nei giorni seguenti il paese viene invaso dai carabinieri. È proprio in quei boschi, infatti, che si è nascosto il criminale più ricercato d’Italia, il serbo Vladimir, macchiatosi di rapine e omicidi e poi datosi alla macchia. I carabinieri, questa volta, sono convinti di averlo in pugno. L’unica cosa che lo spiegamento di forze dedicato alla caccia all’uomo riesce a ottenere è tuttavia il diffondersi della paura nel paese, tra gli abitanti, nell’animo dello stesso Soneri, stravolgendo la vita di Montepiano, le abitudini, i rapporti umani. Il serbo comincia ad apparire agli occhi della popolazione come una figura quasi leggendaria: tanto spietato, quanto apparentemente inafferrabile, capace addirittura di prendersi gioco di polizia e carabinieri con beffardi messaggi sui social network.
Valerio Varesi è uno dei più amati scrittori italiani, e il commissario Soneri, protagonista dei polizieschi che hanno venduto centinaia di migliaia di copie e che ha ispirato la celebre serie televisiva Nebbie e delitti, può ormai essere definito come un antesignano della moderna figura dell’investigatore letterario. Nato a Torino nel 1959, Varesi vive a Parma e lavora nella redazione de la Repubblica di Bologna. I suoi romanzi, tra i migliori esempi europei di «noir sociale», sono tradotti in Inghilterra, Germania, Polonia, Spagna e Francia, dove stanno riscuotendo grande successo.
Parallelamente Varesi ha iniziato la propria ricognizione della recente Storia italiana con tre romanzi generosi e appassionanti: La sentenza, Il rivoluzionario e Lo stato di ebbrezza, recentemente raccolti nel volume Trilogia di una Repubblica.
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri commenti sono la linfa vitale del blog, lasciate un segno ツ