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27 ottobre 2018

SEGNALAZIONE + INTERVISTA - La suocera sul petto e altre storie vere di Alessio Biondino | Ianieri Edizioni

La suocera sul petto è un album di racconti ispirati a vicende realmente accadute. Storie d’aiuto e di solidarietà, che arrivano dalla mia esperienza professionale, dagli incontri che ho avuto durante mia attività di articolista presso una testata giornalistica che si occupa di informazione sanitaria e da alcune notizie curiose che mi hanno particolarmente colpito, emozionato o divertito.
Alessio Biondino


GENERE: Racconti
PREZZO: cart. 13,50 €
PAGINE: 112

SINOSSI
La suocera sul petto e altre storie vere è un album di vicende realmente accadute, che hanno ispirato il racconto di quegli attimi di ordinaria quotidianità in cui c’è bisogno immediato di una mano tesa. La suocera sul petto è l’insolita metafora della vita, di ciò che da un momento all’altro può renderla assai complicata o metterla a rischio: con leggerezza e ironia, Biondino narra quelle situazioni in cui la solidarietà si ritrova, naturalmente, a sgorgare. Un libro delicato e profondo, che ricorda a tutti – con un sorriso realista – la fragilità della condizione umana, da cui nessuno può prescindere, ma che è comunque, sempre, occasione di incontro e di scoperta.

Alessio Biondino (Roma, 1978), infermiere con il vizio dello scrittore. Lavora soprattutto nell’ambito dell’assistenza domiciliare a malati complessi. Nel 2014 ha pubblicato il romanzo Buonanotte, madame, ispirato al suo percorso assistenziale vissuto assieme a una paziente malata di SLA. Dal 2016 collabora con la rivista «Nurse Times».

Benvenuto su Peccati di Penna Alessio Biondino! Quando hai scoperto la passione per la scrittura?
Durante le scuola elementare. Adoravo scrivere i “temi” ed ero anche piuttosto bravo. Mi piaceva molto raccontare e giocare coi termini, con le parole e coi verbi. Poi, però, negli anni, non ho più fatto molto caso a questa mia passione. Accantonandola. Anche perché indirizzai i miei studi verso la scienza. Fino a che, però, non è riesplosa tutta insieme.

Qual è stato il tuo primo testo?
“Buonanotte, madame”, un romanzo che ho pubblicato nel 2014. È ispirato alla mia reale esperienza di infermiere a contatto con malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica, ma soprattutto è ispirato a lei… ‘Madame’ Rosa, la protagonista. Donna capricciosa, spietata, con una travolgente voglia di vivere, di resistere e di ridere.

Quale genere letterario ti è più affine? Quale invece non riesci a leggere e/o a scrivere?
Amo la narrativa in generale e più che certi generi… Sono alcuni stili di scrittura ad annoiarmi. Non sono un fan dei periodi prolissi, delle parentesi infinite e delle riflessioni perpetue. Adoro la scorrevolezza. Le metafore. E i modi più pittoreschi per trasmettere emozioni.

Come è stato il tuo percorso verso la pubblicazione?
Mi sono affidato sin da subito (intendo dal primo libro) ad una agenzia letteraria. E tuttora è insieme ai miei agenti che pianifico le strategie più opportune per divulgare al meglio i miei scritti.

Come è nata l’idea de La suocera sul petto? Cosa ti ha ispirato?
La suocera sul petto è un album di racconti ispirati a vicende realmente accadute. Storie d’aiuto e di solidarietà, che arrivano dalla mia esperienza professionale (sono un professionista sanitario), dagli incontri che ho avuto durante mia attività di articolista presso una testata giornalistica che si occupa di informazione sanitaria e da alcune notizie curiose che mi hanno particolarmente colpito, emozionato o divertito.
Sono le storie di eroi silenziosi che spesso erogano il loro aiuto al prossimo per lavoro o per volontariato, come soccorritori, medici, vigili del fuoco e soprattutto infermieri; o, semplicemente, persone che si trovano lì per caso e si sentono in dovere di farlo.
Storie di cittadini, pazienti, assistiti che si innestano inevitabilmente in quelle di chi si prende cura di loro, a volte dando vita a situazioni emozionanti, ma anche assurde, imbarazzanti, misteriose e divertenti, che colorano di una travolgente umanità le giornate che i protagonisti dell’aiuto e gli “aiutati” si ritrovano a vivere.

Quanto c’è di te in questo testo?
Molto. Oltre alle storie vissute in prima persona è che perciò, inevitabilmente, parlano anche di me, nel mio modo di scrivere e di raccontare c'è sempre tanto della mia personalità, della mia vita, delle mie emozioni, dei miei pensieri e del rapporto che ho col mondo che mi circonda.


Hai mai affrontato il “blocco dello scrittore”? Come lo hai superato?
Sono convinto che per scrivere servano storie da raccontare… e queste non arrivano mai a comando. L'ispirazione non da preavvisi. E un'idea può arrivare in ogni momento, quando meno te lo aspetti. Personalmente, dal 2014 (anno di pubblicazione del mio primo libro) al 2017 non ho avuto più ispirazione. Poi ho scritto di getto La suocera sul petto, che è stato pubblicato lo scorso 20 settembre e ora ho già ripreso a scrivere. Come si supera un blocco? Beh… Vivendo. E leggendo tanto!

Cosa vuoi comunicare con il tuo La suocera sul petto?
Attraverso le emozioni e i sorrisi dei protagonisti, La suocera sul petto vuole ricordare a tutti la fragilità della condizione umana, da cui nessuno può prescindere, ma che è comunque, sempre, occasione di incontro, di scoperta… Di vita. E perché no? Di parecchie risate!

Cosa pensi del Self-Publishing
Credo che sia un ottimo strumento per togliersi una soddisfazione, qualora si abbia un libro nel cassetto, ma... Chi si autopubblica nella speranza di diventare uno scrittore “vero” e famoso, dovrebbe sempre tenere a mente che è molto difficile e che in pochissimi ce l’hanno fatta.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Un'altra storia, cullata da ondate improvvise di ispirazione, ha recentemente preso forma nella mia testa e perciò… Sto scrivendo un nuovo libro, stavolta un romanzo. Che spero vedrà la luce il prossimo anno.

Grazie a Alessio Biondino per averci dedicato il suo tempo. In bocca al lupo e buona scrittura!

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