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31 ottobre 2018

INTERVISTA - Vito Ricco e Josh Ewan. Storia della rockstar che parlava con gli spiriti

L'ultimo titolo di ottobre per Les Flâneurs Edizioni, l'esordio letterario di Vito Ricco: Josh Ewan - Storia della rockstar che parlava con gli spiriti, disponibile da oggi. In occasione della pubblicazione, quattro chiachiere con l'autore.

Vito Ricco (Barletta, 1982). Diplomato in ragioneria, vince nel 2015 il premio B-ink come sceneggiatore del fumetto “The Juice”. 
Nel 2017 il suo racconto Black market music viene selezionato per la raccolta “Splatter presenta: Best italian horror flash fiction”, dove verrà pubblicato assieme a racconti di autori del calibro di Poppy Z. Brite e Edward Lee. Josh Ewan. La rockstar che parlava agli spiriti è il suo primo romanzo.

Benvenuto su Peccati di Penna Vito! Quando hai scoperto la passione per la scrittura?
Grazie per avermi concesso l’intervista innanzitutto. Ho scoperto la passione per la scrittura intorno ai venticinque anni. Mi dicevano tutti che avevo una grande fantasia nell'inventare le storie e visto che leggevo molti romanzi, mi sono detto: perché non provarci? Da lì ho iniziato con i primi racconti fino a quando non sono arrivato all’idea per il primo romanzo che uscirà il 31 ottobre per Les Flaneurs “Josh Ewan: la rockstar che parlava con gli spiriti”.

Qual è stato il tuo primo testo?
La prima lettura seria è stata “Noi I ragazzi dello zoo di Berlino” a quattordici anni, il mio primo romanzo quello che ho citato prima. Per quanto riguarda i racconti potete leggere una mia flash fiction “Black Market Music”, eh sì mescolo sempre la musica con le mie storie, pubblicato nell’importante raccolta “Best italian horror fiction” dove ho avuto l’onore di essere pubblicato accanto ad una delle mie autrici preferite, al secolo Poppy Z. Brite regina dello splatterpunk.

Quale genere letterario ti è più affine? Quale invece non riesci a leggere e/o a scrivere?
Sicuramente il weird. Sono un tipo bizzarro e mi piacciono le storie bizzarre, inutile dire che King è fra gli autori che preferisco e a cui mi ispiro. Non disdegno nessun genere, però odio alcuni sottogeneri del rosa, tipo i romanzetti romantici da scaffale degli ipermercati.

Come è stato il tuo percorso verso la pubblicazione?
Dopo aver inviato il romanzo ad alcuni editori, ho ricevuto una proposta che non si è concretizzata da un editore medio. In seguito ho partecipato al concorso Io scrittore, ho superato la prima frase fra migliaia di partecipanti e lì ho capito che potevo ottenere una pubblicazione. Così dopo essermi avvalso dell’aiuto di un’ editor per migliorare il testo, lei mi ha consigliato ad un editore con cui collaborava. Lui a dire il vero non mi ha contattato subito, ma dopo uno scambio di battute su facebook ha casualmente scoperto che ero io l’autore consigliato dall’editor e mi ha fatto la proposta. Sono approdato in Les Flaneurs con intraprendenza e un pizzico di fortuna.

Come è nata l’idea di Josh Ewan? Cosa ti ha ispirato?
L’idea è nata dal mio amore per la musica rock, l’amore per il weird e da uno dei romanzi che mi ha più colpito nella mia “carriera” di lettore: Il ritratto di Dorian Gray.

Quanto c’è di te in questo testo?
C’è molto di me, dal lato oscuro, al lato eccentrico. E come il protagonista del romanzo, non mi nascondo, inseguo anche io il successo, sperando di non farmi ammaliare dagli spiriti ☺

Hai mai affrontato il “blocco dello scrittore”? Come lo hai superato?
Spesso, lo supero immergendomi nella lettura. La lettura è l’unico mezzo che noi scrittori abbiamo a disposizione per superare i momenti difficili.

Cosa vuoi comunicare con il tuo Josh Ewan?
In una società che va sempre più la perdita totale di determinati valori, voglio comunicare ai ragazzi che il successo è una bella cosa, ma solo se ottenuto senza mezzucci come fa il mio caro Josh e con le proprie forze.

Cosa pensi del Self-Publishing?
Credo che difficilmente un autore che non trova nemmeno un piccolo editore disposto a pubblicarlo può avere scritto nulla di spendibile in una pubblicazione, ma ci sono stati casi in cui questo è accaduto, vedi la Rowling. Non si può generalizzare, ma solitamente ci vado coi piedi di piombo prima di comprare un auto prodotto.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Promuovere con tutte le mie forze il mio romanzo, continuare a scrivere e soprattutto fare bene come Operatore Socio Sanitario visto che da poco ho preso l’abilitazione.

Con un grande in bocca al lupo a Vito, si conclude questa intervista. Alla prossima.

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