Dall'8 marzo in libreria Fai piano quando torni una storia di amicizia e rinascita, che non mancherà di coinvolgere il cuore dei protagonisti e dei lettori.
TRAMA
Giovane,
bella, colta, ricca: Margherita sembra avere, agli occhi degli altri,
tutto quello che una ragazza di ottima famiglia può desiderare, compreso
un lavoro che ama. Ma nella vita non tutto
è andato come sperava. Otto anni prima il suo adorato papà è mancato
all’improvviso. Poi, dopo una relazione di cinque anni, è stata lasciata
dal fidanzato. Margherita però non sa che tutto sta per cambiare:
ricoverata in ospedale dopo un grave incidente d’auto
si trova a condividere la stanza nel reparto di ortopedia con la
signora Anna, adorabile ex cuoca 76enne – vivace, testarda e invadente –
che si è rotta un femore ma non ne vuole sapere di stare ferma.
Quale
miglior diversivo, per lei, di una giovane e ombrosa
compagna di stanza? Nelle ultime settimane di convalescenza di
Margherita la signora Anna farà di tutto per stanarla, raccontandole la
sua incredibile (ma verissima) storia e travolgendola con la sua
vitalità. Sarà proprio aiutando la signora Anna nella ricerca
del grande amore di gioventù con cui intrattiene un’appassionata
corrispondenza segreta da cinquant’anni, che Margherita finirà col
ritrovare la gioia di vivere e un’insperata salvezza.Un romanzo pieno di grazia, che racconta con tenerezza e leggerezza il dolore della perdita e la fatica della rinascita
Mia madre era preoccupata, ma non era una novità: lo era sempre stata. O forse no, solo da quando papà se n’era andato. Una mattina d’agosto, otto anni prima, l’aveva tradito il muscolo che usava di più, credo per usura. Aveva un mucchio di difetti, l’avarizia no. Quando il suo cuore si è fermato senza preavviso, la mamma si è congelata. Proprio in quell’istante lì. Forse avevano fatto un patto, come quello dei fiori al mercoledì: papà le aveva portato un mazzo di gigli bianchi ogni mercoledì per più di ventisette anni. Anche quando litigavano. Io non ho mai saputo il perché del mercoledì: per me è sempre stato il giorno dei fiori.
AUTORE
SILVIA TRUZZI, giornalista, è nata a Mantova e vive a Milano. Laureata in Giurisprudenza, lavora al Fatto quotidiano dalla sua fondazione nel 2009. Ha vinto il Premio giornalistico internazionale Santa Margherita Ligure per la cultura nel 2011 e il Premio satira politica Forte dei Marmi, sezione giornalismo, nel 2013. Con Longanesi ha pubblicato, nel 2015, Un Paese ci vuole. Nel 2016 ha scritto Perché No a quattro mani con Marco Travaglio. Fai piano quando torni è il suo esordio nella narrativa.
Ciao ti ho premiata qui: http://www.ilmondodisopra.it/2018/03/il-mio-meme-per-blog-fantasiosi.html
RispondiEliminaGrazie :D
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